Aspettando Godot

Angelo Cennamo

Al netto delle cicloniche esternazioni di Daniela Santanchè, la pasionaria che vorrebbe azzerare il partito per ricominciare tutto da capo, il centro destra somiglia ad uno di quei centauri finiti in sala di rianimazione dopo uno scontro frontale sulla tangenziale : non dà segni di vita, è immobile e con l’elettroencefalogramma piatto. I due soli medici che possono riportarlo in vita ( Berlusconi e Alfano) parlottano tra di loro giocando allo scaricabarile, ne osservano le ferite profonde, studiano le terapie da somministrare, provano ad allargare il consulto ad altri primari (Casini), ma intanto il malato muore. Dal 2011 ad oggi , il Pdl ha inanellato una serie di insuccessi pari solo a quelli del Milan di Massimiliano Allegri : la rottura con Fini, il bunga bunga, la caduta del governo, lo scandalo della Regione Lazio con Batman e Ulisse, gli arresti al Pirellone. E non si sono ancora svolte le elezioni in Sicilia. Di fronte ad un disastro di simili proporzioni, c’è chi come Giuliano Ferrara invita il segretario Alfano a compiere un clamoroso parricidio : l’unica svolta possibile per risalire nei sondaggi, dice il direttore del Foglio, sarebbe quella di superare la stagione del padre padrone per innaugurare un nuovo corso. Persa per persa ( tra le fila del Pdl non c’è un solo parlamentare che speri di vincere le prossime elezioni), si tratterebbe di un’operazione politica prima o poi inevitabile, tanto vale attuarla subito. Rinnovamento, dunque. Il che significa, innanzitutto, sciogliere definitivamente il partito per costruirne uno nuovo, a cominciare dalle sue fondamenta, ed affidarlo ad un leader scelto democraticamente attraverso le primarie. Berlusconi ha fondato e plasmato a sua immagine e somiglianza il centro destra della seconda Repubblica; ne è stato il capo carismatico indiscusso, la sua anima, la sua bandiera. La storia ci dirà con quali meriti e con quali demeriti. Quel centro destra oggi non si è indebolito, semplicemente non esiste più. Non esiste più il materiale politico, sociale ed economico intorno al quale esso si è edificato ed ha maturato i suoi numerosi consensi. Allo stesso modo, molti dei protagonisti di quell’esperienza ci appaiono perlopiù logorati da una stagione che volge al termine e che non sembra voler concedere altre prove d’appello. Ma per essere vincente il rinnovmento non dovrà limitarsi alla sostituzione dei volti noti, sarebbe ingenuo il solo pensarlo. Perchè la nuova creatura possa scuotere l’elettorato come un tempo fece la sua antesignana, occorrerà lavorare sui contenuti, superando prima di tutto quell’ambiguo compromesso che in nome del partito liberale di massa accettarono malvolentieri gli ex forzisti e gli ex aennini. Insomma, si faccia bene attenzione alla distinzione tra le parole “moderati” e “liberali” : confonderle significherebbe aver perso altro tempo prezioso.   

 

13 pensieri su “Aspettando Godot

  1. Secondo lei (penso che lei sia un elettore di centrodestra), se si verificassero le condizioni politiche (sconfitta alle primarie, lamentele contro presunti boicottaggi, stracci che volano assortiti), Renzi potrebbe essere il leader del centrodestra?

  2. caro avvocato la storia non potrà che confermare il fallimento del brlusconismo e di tutti i suoi pruriti. la storia farà un paragone tra il nostro piccolo arcoreccio e i suoi amici primi ministri tutti decaduti e molti di loro passati pure per le armi. da questo paragone risulterà chiaro che in democrazia il diritto alla vita è sacrosanto e berlusconi lo conferma.
    per il resto, a mio parere, ho l’impressione che questa classe politica e di sostenitori destrosi si sono assuefatti all’idea del miracolo e dell’uomo che ci pensa lui basta che dica di difendere i loro ideali, anche se poi fa il contrario. io vi auguro una rifondazione di contenuti che rifugga da superate, e assurde, nostalgie ideologiche assumendo un percorso partecipato e aperto che chiami le persone per bene, e bacchettone, a partecipare alla nascita, vera, di un partiro liberale e moderato. sarebbe il compimento delle seconda repubblica che manca per passare alla terza.

  3. Una volta chiesi a Renzi se non avvertisse il disagio di chi ha scelto di fare politica nel partito sbagliato. Mi rispose che non aveva nessuna intenzione di lasciare il Pd e che le sue battaglie, lui, le giudicava di sinistra. Da allora però sta provando a “stanarmi” con le sue newsletters. Ci riuscirà? Chissà.

    Michele, non credo che Berlusconi abbia fallito ( se non in parte). Credo, piuttosto, che gli italiani autenticamente liberali siano quattro gatti, e per quattro gatti non puoi fondare un partito liberale di massa. E’ stato eccessivamente ottimista.

  4. Angelo Cennamo, il fatto è che il Renzi non ha scelto niente: ci s’è trovato, partendo da una situazione come da foto: http://www.altracitta.org/wp-content/uploads/2009/06/renzipistellidemita.jpg .

    Adesso ha trovato spazio e, attraverso la sua propaganda (un po’ morettiana, un po’ grillina, un po’ berlusconiana e piuttosto furba), se dovesse perdere le primarie, potrebbe “rivendersi” nel centrodestra.

    Quello che volevo capire da lei era se l’elettorato di centrodestra lo accetterebbe come leader o meno. Dalla sua risposta mi pare di capire (almeno per quanto la riguarda) di sì.

  5. infatti dott. cennamo, gli italiani, suo malgrado, non sono liberali.
    Molti li vorrebbero all’inglese, altri alla tedesca o peggio ….., ma purtroppo, per voi tutti, gli italiani sono all’ITALIANA.
    Chi ha pensato di poter cucire addosso ai nostri compatrioti un vestito già usato e becero ( liberlal/ liberista) si troverà, come “donna Eleonara” “appeso” a piazza del mercato.
    L’anno della grande svolta, il 1994,gli italiani stanchi delle ruberie e dell’inganno cattocomunista avevano votato…”Fascista” senza tentennamenti, poichè non conoscevano veramente “testa di catrame”, il “berlusca” : in lui avevano visto l’uomo della “PROVVIDENZA” (scic!!), IL NUOVO DUCE.
    Ho già riportato quando un gruppo di cittadini ex comunisti mi dissero ad un comizio del segretario del MSI dn nel 1994:…”questa volta votiamo fascista”.
    Mi dispiace per voi che non lo avete capito ed in verità, quanto da me scritto, non lo aveva capito neanche lui,l’uomino di Arcore.
    Il danno maggiore che questo sistema politico ha prodotto in questi venti anni( pensate che il DUCE in soli 15 anni fece un IMPERO, mentre i vostri istrioni, “testa di catrame” e “mortadella” sono riusciti a far fallire la nostra patria mettendola immano alla Massoneria e alle banche a loro collegate) è stato la perdita di identità di ogni politica.
    Vorrei che qualcuno mi spiegasse cosa centra Ventola con i comunisti e la sinistra in genere.
    Cosa centra un omosessuale con Marx-Lenin-Mao e cosa centra La Santanchè, La Russa e Bocchino con la Destra italiana?
    Voi cercate la terza repubblica?
    La troverete nella “TERZA VIA”, quella che si pone in alternativa al consumismo ed al materialismo ateo, con lo “Stato Organico” SOCIALE e CORPORATIVO.
    in bocca al lupo

  6. Lupo solitario, credo che a Palmiro Togliatti Vendola sarebbe apparso veramente bizzarro! :-)))

  7. caro lupacchiotto, disincantato e puro, come ben sai, pur ammirandoti per la tua fanciullezza ideologica, non condivido una lettera di quello che scrivi. ma, nemmeno oso controbbarterti, volevo farti notare che a parte le storie dell’impero (sic.) e del mussolini che non si era arrichito (ri sic.), il fascismo è stato un movimento molto sostenuto della massoneria e molto massonico.
    per la cronaca.
    un abbraccio fraterno laico e frocissimamente vendoliano

  8. x Gabriella& michelezecca
    Probabilmente, ancora una volta, non ha letto bene quanto ha postato.
    La Storia è Storia anche se è scritta dai vincitori e dai denigratori.
    Comunque la massoneria si è sempre foraggiato nella manciatoia socialista e liberale.
    Tuttavia si parlava d’altro: si parlava del fallimento di sessantacinque anni di democrazia.
    in bocca al lupo

  9. gagrielluccia….cara……….lei ha detto bene, almeno una volta;…..Benito Mussolini, il DUCA d’Italia, …ERAAAAA….socialista.
    in bocca al lupo

  10. maronnnnnnnnn che ho scrittttt…………pardonnnnn.:
    no DUCA, Ma DUX!!!!!
    in bocca al lupo

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