Bracigliano: Giovanni Cardaropoli, giovani in politica,

Francesca Carrano

Ed oggi uno sguardo alla realtà giovanile di Bracigliano con l’assessore Giovanni Cardaropoli. Assessore ci ricorda il suo ruolo? Sono assessore al contenzioso, servizi cimiteriali, ricostruzione ex legge 219, politiche comunitarie e giovanili, manutenzioni beni comunali, rifiuti solidi urbani, protezione civile e sicurezza. Attualmente non tesserato con nessun partito ma in precedenza col PD. Classe 1982, giovane e già un’esperienza amministrativa alle spalle, perchè è importante il ricambio generazionale in politica? Si giovane ma che ha iniziato a fare politica già ai tempi del liceo. Sono stato eletto per la prima volta come consigliere comunale all’età di 25 anni e i primi 5 anni di amministrazione sono stati fondamentali per la mia crescita politica (ho fatto come di solito si dice:”le ossa”). Oggi il ricambio generazionale in politica è fondamentale perché c’è bisogno di nuove idee, persone volenterose che come unico obbiettivo hanno il bene della comunità. Quali sono le attività e i progetti che vuole realizzare per i giovani del paese? Prima di tutto è fondamentale far ripartire il forum dei giovani dando loro una sede dove potersi incontrare e un piccolo contributo per sostenere le proprie attività e questo già è stato fatto. Poi è importante avviare lo sportello informa giovani presso il quale i ragazzi hanno la possibilità di avere informazioni sul mondo del lavoro, della scuola, della cultura, del divertimento e di tutto ciò che riguarda il mondo dei giovani, ed anche per questo ci siamo già attivati. L’obbiettivo primario infine è quello di evitare che i nostri giovani possano allontanarsi dal paese perché non trovano spazio nel mondo del lavoro ma anche del divertimento. I giovani, secondo lei, si sentono parte della “svolta” che l’amministrazione vuole realizzare? Si, sono convinto di questo perché sono coinvolti in toto dall’amministrazione, anzi i giovani sono stati, sono e saranno i protagonisti della svolta. Nel suo precedente mandato era al fianco del sindaco Albano, alle ultime elezioni, invece, si è candidato con Rescigno, perchè? Cosa non ha funzionato nella scorsa amministrazione? L’ho ribadito anche in campagna elettorale. 5 anni fa ho sposato un progetto politico che si è dimostrato un fallimento. In 5 anni non mi è stato concesso spazio per mettere in mostra le mie qualità e la voglia di fare, come dicevo prima mi sono fatto le ossa da solo. Poi nel momento della formazione delle liste ho capito che Iuliano voleva riproporre la stessa squadra che in 5 anni ha mal governato il nostro paese e per questo ho deciso insieme al gruppo di amici che mi sosteneva e tutt’ora mi sostiene, di sposare il progetto politico di Antonio Rescigno, ed oggi ti posso dire con convinzione, che di quel progetto mi sento parte integrante. Da cosa nasce l’impegno politico? Quanto peso hanno le direttive di partito sul suo mandato e quanto c’è di suo?Nasce dalla voglia di fare qualcosa di buono per la propria comunità, di creare  per i nostri figli un futuro migliore. Non mi sono fatto mai condizionare dal partito sulle scelte che ho fatto, ho intrapreso una mia strada e quella porterò avanti perché per una crescita politica personale a volte è importante anche fare delle scelte diverse da quelle che ti vorrebbero imporre. Cosa pensa delle unioni dei comuni e delle comunità montane? Sono davvero un’opportunità per i piccoli centri? L’unione dei comuni la vedo utile per ottenere dei risparmi su alcuni servizi, ad esempio come quello della vigilanza e dei rifiuti solidi urbani. Poi non ci dimentichiamo che “l’unione fa la forza”. Le comunità montane oggi sono diventate terra di nessuno. La regione non ha più interesse a finanziarle non tenendo conto che ci sono tante persone che vivono di quello stipendio. Se non c’e più volontà di farle funzionare è meglio chiuderle. E delle autonomie comunali e del federalismo? Se il federalismo è ben fatto io sarei pure d’accordo, ma non possono fare che prima ti danno e poi ti tolgono. Se ci deve essere autonomia ci deve essere in tutto e a quel punto i comuni virtuosi che lavorano in un certo modo avranno sicuramente dei vantaggi. In questi ultimi anni c’è stato un forte incremento dell’emigrazione, i giovani vanno via per studiare e lavorare. Bracigliano sta tornando a svuotarsi come negli anni’70, davvero non c’è nessuna opportunità per chi rimane?Te l’ho detto prima, l’obbiettivo è quello di trattenere i giovani nel paese e per questo è importante lavorare per dare loro tutte le opportunità per farli restare. Io sono molto fiducioso perché ci stiamo muovendo lungo la strada giusta. Cosa vuole dire a quegli elettori che non l’hanno votata? Quando vieni eletto consigliere, devi essere al servizio di tutti e a maggior ragione per chi non mi ha votato impegnarsi in maniera particolare in modo da fargli cambiare idea la prossima volta. A parte gli scherzi a loro dico che il mio impegno va oltre il voto perché tutti i cittadini hanno gi stessi diritti. Riuscirà l’amministrazione a realizzare la svolta? Sicuramente si perché è un’amministrazione forte e unita che ha come unico obbiettivo il bene comune e poi è guidata da un sindaco “lavoratore”, capace e concreto.