Kuwezekana essere possibile

Padre Oliviero Ferro

“Inawezekana yak ama unaweza kunisaidia, è possibile che tu mi possa aiutare?”. Lo dicevo a qualche giovane che se ne stava beato a chiacchierare sul muretto intorno alla casa parrocchiale. Mi guardavano con un sorrisetto per farmi capire che non avevano tempo. Avevano da fare tante cose, da chiacchierare, da scambiarsi le ultime notizie. Con un po’ di pazienza, rifacevo la domanda. Nessuna risposta. Alla terza volta, qualcuno di malavoglia si avvicinava e mi chiedeva che cosa ci avrebbe guadagnato. Visto che la “guerra “ era cominciata, rispondevo per le rime. “la gloria” oppure “la soddisfazione di aver fatto un po’ di bene”. Lo sguardo non prometteva niente di buono. Ritornavano al loro posto, alle loro chiacchiere. Pazienza. Facevo io quello che avevo chiesto. Dopo un po’ ritornavo al medesimo posto. Erano ancora là. Uno mi si avvicina e mi chiede se era possibile la domenica fare una partita di calcio nel campo di pallone della parrocchia e se davo loro le maglie e il pallone. Facevo finta di non sentire. Poi, andandomene via, gli rispondo:”Haiwezekani”(non è possibile). E così avevamo pareggiato. Alla prossima “kama itawezekana (se sarà possibile).