Salerno: istituito Sistema museale provinciale, al via rete museale

La Giunta provinciale ha istituito il Sistema museale della Provincia di Salerno. Il provvedimento è stato deliberato venerdì, assieme all’approvazione dello schema di protocollo d’intesa da sottoscriversi con la Regione Campania. Il Sistema museale costituisce un modello organizzativo che potenzia gli elementi relazionali tra le strutture museali del territorio, attraverso forme di cooperazione e di integrazione finalizzate a garantire un maggiore coordinamento e un migliore funzionamento dei musei e dei servizi resi all’utenza. La Provincia di Salerno, in qualità di soggetto capofila, potrà dunque coinvolgere altri Enti locali e altri soggetti giuridici, pubblici e privati, titolari di musei, collezioni e raccolte, attraverso forme convenzionali o associative, per garantire la condivisione di procedure e di iniziative. La costituzione dei sistemi museali è promossa dalla Regione Campania tra le istituzioni di aree culturalmente omogenee e la stessa Regione rileva le condizioni di ogni museo e indica i livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni e delle dotazioni. La Provincia di Salerno, in quanto titolare di 6 musei di interesse regionale, possiede i requisiti previsti per poter istituire un Sistema museale. Hanno, infatti, il riconoscimento regionale la Pinacoteca Provinciale e il Museo archeologico provinciale di Salerno, il Museo provinciale della Ceramica a Raito, il Museo archeologico provinciale dell’Agro Nocerino a Nocera Inferiore, il Museo archeologico provinciale dell’Alta Valle del Sele a Oliveto Citra, il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale e Padula. «Abbiamo attivato un processo virtuoso per la fruizione e la valorizzazione del patrimonio museale dell’intero territorio – spiega l’assessore provinciale alla cultura Matteo Bottone – Garantire il diritto alla cultura è, da sempre, una delle priorità dell’amministrazione guidata dal presidente Cirielli. Rafforzare la rete di collaborazioni e di interscambio tra i musei permetterà una maggiore qualificazione dell’offerta, innescando meccanismi virtuosi di promozione del territorio in chiave sistemica».