Funghi e loro proprietà terapeutiche

Giovanna Bergamasco

Quando si parla di funghi immediatamente ci torna alla mente il profumo che emanano ed insieme il gusto squisito che stuzzicano il nostro palato. Infatti, se a proposito dei tartufi qualcuno mostra una qualche perplessità o addirittura avversione a causa dell’effluvio non a tutti gradito che essi effondono, la stessa cosa non accade quando si pensa ai funghi che sono innegabilmente apprezzati per il sapore e la ghiotta golosità delle pietanze con le quali vengono preparati. I funghi appartengono al regno vegetale ma non hanno foglie, fusti, fiori o radici e, pertanto, si riproducono per mezzo delle spore, piccoli corpi microscopici dalla cui germinazione si forma il micelio che è un intreccio di minutissimi filamenti, detti ife, seminascosti nel terreno o sotto lo strato delle foglie. Il vero fungo è appunto il micelio, mentre quello che comunemente viene indicato con il nome di fungo non è altro che il carpoforo, ossia il frutto. Sono le alte temperature, congiunte all’umidità atmosferica, i fattori climatici favorevoli alla nascita dei funghi e si deve al naturalista fiorentino Pier Antonio Micheli (1679-1737), il merito di aver scoperto le spore e di avere smentito la teoria della generazione spontanea dei funghi che dominava incontrastata negli ambienti scientifici del suo tempo. Il Micheli fu botanico di corte del Granduca Cosimo III de’ Medici e questa importante carica gli permise di girare in lungo e in largo attraverso la Toscana e di viaggiare in diverse regioni italiane, così come di recarsi all’estero dove fu conosciuto e apprezzato negli ambienti scientifici europei. Scrisse un’opera di grande rilievo nella cultura naturalistica del ‘700: Nova Plantarum Genera in cui venivano descritte numerose specie di piante, compresi i funghi e pertanto proprio con lui ebbe inizio la moderna micologia. Forse è bene specificare che il termine micologia deriva dalle parole greche: fungo (múkes, μύκης) e scienza (lógos, λόγος) e che il campo di studio della micologia è l’intero regno dei funghi: dai macromiceti, che possono raggiungere ragguardevoli dimensioni, ai micromiceti, molto più numerosi dei primi ed infinitamente più piccoli. Accade dunque che in determinate condizioni ambientali (temperatura, umidità, ecc.), le ife che compongono il micelio tendono a raggrupparsi ed a formare un carpoforo e quelli che noi comunemente chiamiamo funghi, altro non sono che la fruttificazione di un micelio la cui funzione è quella di portarsi al di fuori del substrato, produrre nuove spore e permetterne la più ampia diffusione. E’ interessante quindi notare come i carpofori (o funghi, nella loro più comune accezione), per venire alla luce debbano vincere una serie di resistenze prodotte dalla consistenza del terreno o del legno, così come dai residui di cui è cosparso lo stesso terreno come rametti, sassolini, fogliame, ecc. Soltanto funghi resistenti e compatti come alcune Russole o certi Lattari vengono su dal terreno con il cappello già parzialmente aperto e perciò sono in grado di sollevare e portare sul cappello terriccio, fogliame ed altri detriti vegetali. Or dunque al cercatore esperto e competente è sufficiente l’osservazione del terreno per scorgere il fungo anche quando è ancora nascosto o scoprirlo soltanto rimuovendo con un bastoncino il terriccio e la paglia che lo ricoprono. Ma i funghi non sono semplicemente prelibati ma anche benefici alla salute e recenti studi metterebbero in luce le capacità terapeutiche dei funghi confermando così,  con la micoterapia, quanto sostengono giapponesi e cinesi che già da 2000 anni credono nelle potenzialità di questo organismo vegetale. I funghi contengono una sostanza indispensabile al sistema immunitario, il Selenio che non deve essere carente nel nostro organismo altrimenti si determina un aumento del rischio di malattie infettive e oncologiche. Nei funghi champignon sono state trovate Niacina e Riboflavina: la prima, è la vitamina B3 che partecipa all’aumento dell’Emoglobina la quale determina la buona ossigenazione del sangue, ed è necessaria per un’efficiente attività del sistema nervoso centrale. L’altra, la Riboflavina è la vitamina B2 che è utile per gli occhi e migliora l’ossigenazione delle cellule. La Niacina e la Riboflavina hanno un ruolo importante per il sistema immunitario dell’organismo tanto che alcuni studi hanno dimostrato che hanno ottime proprietà antibatteriche e antivirali. I funghi contengono anche molti Sali minerali (potassio, fosforo, calcio, ferro, rame, zolfo) e sono capaci di agire come un vero e proprio antibiotico naturale e fanno in modo che il livello degli anticorpi nell’organismo resti elevato. Altri benefici per la salute derivanti dal consumo dei funghi sono costituiti dalla possibilità di tenere sotto controllo il colesterolo e la pressione. Alcuni funghi come ishiitake”, sono originari dell’Estremo Oriente e il loro nome deriva da “Shii” (quercia) e “Take” (fungo) perché crescono sui tronchi degli alberi.  I funghi shiitake contengono molte vitamine B1, B2, B6, B12 e D2 e altre sostanze che si rivelano importanti nella prevenzione del colesterolo nel sangue; nella prevenzione dei radicali liberi e aiutano a combattere il cancro. Per finire, gli anziani e i soggetti che hanno poco selenio dovrebbero dedicarsi al consumo regolare di funghi. Un fungo microscopico ma molto conosciuto è il lievito di birra. Il lievito drena l’ intestino e rigenera il sangue ed è ricco di principi attivi, minerali, vitamine, e viene utilizzato contro anemie, intossicazioni alimentari, colite, stipsi e acne. Tornando però al puro e semplice piacere di gustare un buon piatto di funghi, è bene sapere che non è difficile trovarli perché nascono dappertutto: nei prati, nei giardini, nei parchi, nelle aree boschive distrutte dagli incendi, e perfino nell’arido asfalto stradale. Certo che l’ambiente ideale dove raccoglierli è il bosco, a qualsiasi latitudine e altezza (fino a quasi 2.000 metri), e nessun’altra esperienza è in grado di fornire maggiore soddisfazione all’uomo come quella di  avviarsi nei boschi di buon mattino in un giorno d’estate con una colazione al sacco e un paniere di vimini dove – se si avrà fortuna – saranno conservati i funghi appena trovati. E dunque, proprio perché i funghi sono simili a un tesoro nascosto tornato per avventura alla luce, la gioia di scoprirli è tanto grande che è paragonabile quasi ad alcune emozioni talvolta rare, e perciò inaspettate, che ci fanno ancor più gioire e battere il cuore perché ci sono capitate all’improvviso o per caso.