Salerno: Polizia, aggressioni tra extracomunitari

Nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione e repressione dei reati in genere, personale della Sezione Volanti, diretti dal V.Q. Agg.to D.ssa Rossana TRIMARCO, nella serata della scorsa domenica interveniva  in via G. Santoro, dove un cittadino tunisino, residente da tempo in questo centro cittadino, riferiva che mentre era intento ad acquistare dei tabacchi presso un distributore automatico, improvvisamente veniva avvicinato da un altro extracomunitario il quale, senza alcuna esitazione, lo afferrava per il collo e, dopo averlo temporaneamente immobilizzato, si impossessava del portafogli. Rilevata la carenza di danaro, l’aggressore reagiva scagliandosi contro la vittima che, con non poche difficoltà, si divincolava dalla presa dell’uomo il quale, a sua volta, decideva di desistere dal proseguire l’atto delittuoso e si dileguava dal luogo. Di lì a breve gli operatori di Polizia, grazie ad una accurata descrizione del responsabile del misfatto, offerta dalla parte offesa, fermavano in via F.lli De Mattia, poco distante dal luogo teatro del gesto criminoso, il cittadino magrebino M.A., di anni 27, già annoverante numerosi pregiudizi penali e più volte inosservante all’obbligo di abbandonare il territorio nazionale. La raccolta di incontrovertibili fonti probatorie imputabili all’artefice materiale del tentativo di rapina, aggravato dalle lesioni personali sofferte dalla malcapitata vittima, consentiva di sottoporre in stato di arresto l’uomo che, previe disposizioni impartite dal P.M. di turno, veniva associato provvisoriamente nelle camere di sicurezza della Caserma Pisacane, in attesa del giudizio per direttissima da celebrarsi all’indomani innanzi al Tribunale di Salerno. A seguito dell’udienza di convalida tenutasi nella mattinata di ieri, 1° ottobre, il giudice monocratico della Prima Sezione Penale applicava nei confronti di M.A. la custodia cautelare in carcere e, nel rispetto del dispositivo giudiziario, si adempiva all’esecuzione della stessa mediante la consequenziale traduzione dell’imputato presso la Casa Circondariale di Fuorni.