Riceviamo e Pubblichiamo: Siano, fuochi d’artificio
Caro Direttore, La notte del 17 Agosto 2012, ho assistito alla prima parte dello sparo di fuochi d’artificio organizzato nel comune di Siano. La manifestazione attira molte persone, del posto e, credo, dei comuni vicini, ed è motivo di entusiasmo per chi vi partecipa. Nel mio caso, l’entusiasmo è stato immediatamente smorzato dalla vista di fuochi di artificio accompagnati da incendi e lampeggianti di mezzi impegnati a controllare le fiamme. L’area della collina dalla quale i fuochi vengono lanciati viene, infatti, sacrificata agli incendi per fare spazio ad uno spettacolo effimero, che dura il tempo di una serata, mentre la vegetazione, per quanto banale possa essere considerata, ha tempi molto più lunghi per manifestarsi, ma effetti molto più duraturi e positivi. Le fiamme che ho visto divampare sono state ancora più assurde ai miei occhi in un periodo nel quale le colline e le montagne della Campania, così come della Valle dell’Irno, sono sotto l’attacco da criminali che, per pochi o molti soldi, si sono organizzati, come fanno da anni, per provocare incendi e distruzione. Non sono interessato a sapere se ci sono alternative alle modalità individuate per lo sparo dei fuochi di artificio. Credo che le istituzioni locali dovrebbero privilegiare salute e futuro delle comunità ecologiche (che comprendono gli esseri umani e non umani) che governano, piuttosto che manifestazioni usa e getta come quelle rappresentate dai fuochi di artificio. Mi chiedo perchè non partire anche da questo tipo di iniziative, apparantemente minori, per cambiare il modo di stare nella propria comunità, rispettandone tutte le componenti, ripeto: sia umane, si extra umane. Grazie.
Gennaro Avallone
(ricercatore di sociologia all’Università di Salerno)