Poveri anziani!

di Rita Occidente Lupo
Nel Paese più “vecchio” d’Europa, anziani in crisi: il 55% degli over, con un reddito inferiore ai 1000€ al mese e tra questi il 25% non raggiunge neanche i 500€. Di qui la solitudine, che spesso offre il fianco alla depressione, di quanti si vedono costretti perfino a rubare, nei supermercati! Siamo il Paese che detiene la percentuale più alta di over 80, secondi dopo la Germania, per quanto riguarda la percentuale di over 65. Regione più vecchia, la Liguria. Sono maggiori le donne, a vivere in tale disagio e distribuite sullo Stivale, dalla Valle d’Aosta, alla Sicilia. Servizi sociali pubblici, carenti, specialmente nei periodi festivi, rendono ancora più surriscaldate certe giornate. Che non vantano neanche sostegni economici: di qui la scelta di far capo anche a mense di fraternità, per alleggerirsi della spesa quotidiana o ad organizzazioni, capaci di poter contribuire anche economicamente al saldo delle utenze mensili. Una popolazione che avanza in età, la nostra, regredisce in qualità di servizi, a causa del sistema nazionale, che non fa i conti con l’allungamento dell’età media.  
 

 

Un pensiero su “Poveri anziani!

  1. Gentile e Nobile direttrice Dottoressa Rita occidente Lupo,
    Sono uno di quegli ottantenni che percepisce la misera pensione di 600 euro al mese., per tale motivo , e per non tirare eccessivamente la cinghia, continuo a lavorare, si, lavorare senza un reale profitto, ma per dimostrarlo mi allontanerei di molto al suo articolo.
    La questione basilare, gentile dottoressa Lupo , non la imputerei neppure alla pensione al minimo perché, quindici anni fa, quando la stessa mi venne concessa, aveva un valore quasi triplo di quello di oggi. allora la pensione poteva anche soddisfare, . ma visto che il carovita ha galoppato senza mai fermarsi, specialmente noi con pensioni al minimo siamo divenuti dei veri poveracci e divelti e mortificati come pezzenti dopo una lunga vita di lavoro, e tutto questo per colpa dei nostri governanti che non hanno saputo allineare stipendi e pensioni alla reale svalutazione. Ecco perché il nostro Paese è in crisi. Lo è perché buona parte della gente non ha il becco di un quattrino da spendere, che vuol dire: prodotti invenduti; fabbriche che falliscono e disoccupazione in aumento. Quale futuro? Che iddio ci assista.
    Cordialità Alfredo Varriale

I commenti sono chiusi.