Salerno: l'interminabile processione di Maria SS. del Carmine



Tra pietà religiosa e devozione, anche quest’anno l’Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine, ha concluso i festeggiamenti in onore della Regina del Monte Carmelo, con il rito processionale, che ha attraversato le strade di Via Carmine, tra una moltitudine che ha fatto ala al solenne corteo e gli ottoni del complesso bandistico di Vietri sul Mare. La Madonna del Carmine, che reca tra le mani l’uva e lo scapolare, dispensiera d’ogni grazia non solo per i suoi devoti, ma per quanti s’affidano a Lei con fede. Di tale convinzione anche quanti, ogni anno, in religioso silenzio, tra preghiere a voce alta e richieste silenziose nel proprio cuore, anche scalzi seguono la statua della Vergine, per impetrare grazie per sè o per i propri cari. Il polso d’una religiosità pulsante, ancora viva, emerso al termine del rito, dopo oltre 4 ore di cammino a piedi, nonostante il caldo ed i metri d’asfalto in più quest’anno, rispetto a quelli degli anni precedenti. Infatti, qualche sosta in più, altre vie che hanno salutato tra petali di fiori e coperte ai balconi, il passaggio della Vergine, hanno richiesto un maggiore seguito, che comunque anche le rappresentanze istituzionali, non hanno glissato fino al termine, coi tre giri di routine, prima di rientrare in Chiesa, per ritornare nella nicchia dell’altare maggiore.  Una pratica alla quale i portatori, che all’inizio hanno coralmente recitato la preghiera ed al termine il ringraziamento, non si sottraggono. Tra benedizioni e richieste, Maria accolta da scroscianti applausi, anche da chi da sempre attende tale appuntamento, per affidarsi alla Regina del cielo, capace d’impetrare ogni grazia! Ma le ore di processione, quest’anno, alle 23,30 il rientro nell’omonimo Santuario del Carmine, hanno registrato più di qualche lamento. I confratelli dell’Arciconfraternita, come le consorelle carmelitane, quest’ultime con tanto di abito in cotone o panno marrone e bianco, super accaldate: inoltre, l’età avanza, commentava più di qualcuna, che al rientro cercava di guadagnare lo scanno, stremata! Ma anche la folla, che un tempo preferiva seguire il simulacro, stavolta ha optato per applaudire al passaggio, anzicchè sottoporsi al rito penitenziale. In quanto alla presenza istituzionale, la Provincia assente! Mentre il Comune salernitano, come sempre, dal vicesindaco Eva Avossa, al presidente del consiglio Antonio D’Alessio, con diversi consiglieri. Anche la Regione, con Enzo Fasano e Gianfranco Valiante ed il parlamentare on. Tino Iannuzzi. Insomma, un parterre che in bella mostra salutava a destra ed a manca. Una vetrina, la religiosità, per chi si dà ulteriore visibilità, pur masticando semmai poco la fede o disertando per il resto dell’anno la vita di fede! Un rito civile o religioso, vien da chiedersi per le processioni, quando annoverano presenze istituzionali prima degli ottoni?
Foto di Tonino Rinaldi e Florinda Rizzo