Tragica immigrazione

di Rita Occidente Lupo
Altra tragedia in mare: di nuovo tomba di vite allo sbaraglio. Detriti esistenziali, attaccati all’ultima spiaggia della salvezza. Una cronaca che non cessa di rimandare la disperazioe immigrata: nel tentativo di sopravvivere, alla morte certa! Ancora morti, che tingono di rosso le acque mediterranee: 54 libici, attaccati all’urlo della vita, deceduti dopo giorni tra le acque, per disidratazione. In un anno, non si noverano più le migliaia di vite, affidate allo skipper di fortuna, sulle stipatissime carrette del mare. Malgrado i permessi di soggiorno regolamentati e ridotti, ancora il nostro Paese, la Terra “promessa” non solo dei balocchi.  Non si riesce ad arrestare quest’esodo massiccio, a regolamentare flussi ad intermittenza in alcuni giorni, che alterano anche la mappatura demogarfica italiana. Ma la tragedia è che, nella tragedia, insistono altri drammi, come quello di non riuscire a comprendere come occorra sempre più tempo per attraversare il mare, senza che durante il tragitto, muoiano bambini, vengano dispersi in mare tanti, per sovraffollamento …l’ultima moneta, quella del sogno, ancora non soddisfa il Caronte di fortuna!