Eboli: nuovo Psi, area Pip, si faccia chiarezza

 

 Dopo il sequestro di un fabbricato industriale, dal valore di oltre 2,5 milioni di euro, per un’accusa di  associazione a delinquere di stampo camorristico, leggiamo oggi dai giornali di un ulteriore sequestro di edificio produttivo in area PIP, questa volta, per la presenza di amianto sotterrato. Per dovere di chiarezza e  rispetto nei confronti dei tanti imprenditori della stessa area PIP che hanno investito nella nostra zona industriale, è opportuno che l’amministrazione Melchionda chiarisca una volta per tutte le questioni, già più volte poste dal Gruppo NPSI in numerose interrogazioni consiliari rese vane dalle mancate risposte dell’amministrazione, delle cessioni di rami di azienda e in merito al mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione pari ad oltre 1 milione di euro (soldi dei cittadini ebolitani) per lavori di ampliamento e ristrutturazione della stessa azienda oggi sotto accusa per aver sotterrato materiale in amianto forse proveniente da quegli stessi  lavori di ristrutturazione e ampliamento. Se venisse accertato la provenienza di quell’amianto dai lavori di manutenzione, saremmo di fronte all’ennesimo comportamento omissivo, superficiale e di mancato controllo del territorio. In attesa delle delucidazioni richieste e nella speranza che le due aziende chiariscano presto la loro posizione con le autorità competenti, ci chiediamo se è mai possibile che mentre il sindaco e la sua maggioranza targata PD tartassano i cittadini ebolitani, contemporaneamente “accondiscendono” silenziosamente a tali violazioni.

Il gruppo consiliare del nuovo psi Eboli  Fido Santo Veneramdo,Ennio Ginetti,  Massimo Cariello