Baby Ucraina

Giovanna Rezzoagli

L’ultima esternazione che è stata trasmessa da Radio Padania ha dell’incredibile, ma anche una grande potenziale pericolosità sociale. “Bene, così potrà tornarsene  casa sulle sue gambe”. Pierluigi Pellegrin, conduttore di una trasmissione di Radio Padania, ha commentato con questa frase il riuscito intervento chirurgico a cui è stata sottoposta una bimba ucraina affetta da una grave patologia. La bimba era giunta a Treviso grazie all’operato di una onlus cittadina, che si occupa di prestare aiuto sanitario a bimbi che, nei loro Paesi di origine, non avrebbero potuto avere accesso a cure adeguate. Grande imbarazzo per il neo segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che si è affrettato a porgere sentite scuse alla famiglia della piccola e ai responsabili dell’ onlus trevigiana. Non è certo la prima dichiarazione a sfondo razzista di un esponente della Lega, e nemmeno sarà l’ultima. Viene spontaneo il paragone col partito ellenico Alba Dorata che, cavalcando le miserie che ha portato la grande crisi, è riuscito nell’intento di aumentare i propri simpatizzanti. In Italia, complici i tanti scandali che hanno coinvolto il mondo leghista, probabilmente gli approcci xenofobi non avranno molti proseliti. Tuttavia è bene non sottovalutare questi rigurgiti nazionalistici che hanno dell’assurdo se si pensa che siamo agli inizi del terzo millennio e che ormai le distanze tra popoli e Paesi si misurano in ore. Almeno geograficamente. In termini di evoluzione socio-culturale siamo distanti anni luce. Pericolosamente distanti, poiché l’integrazione è l’unica via percorribile ai fini di garantire un futuro di civiltà a chi ci seguirà. Sembra utopistico questo ragionamento, se solo si seguono cinque minuti di qualsiasi telegiornale, eppure è logico. La vicenda di baby ucraina deve indurre alla riflessione. Foto julienews.it

4 pensieri su “Baby Ucraina

  1. Signora Giovanna,
    mi sembra che il vero problema, al di là di qesto caso particolare, sia a monte.
    Da qualche parte leggevo: “L’Italia del Settentrione è fatta. Non vi sono più lombardi, né piemontesi, né toscani, né romagnoli, noi siamo tutti italiani. Ma vi sono ancora i napoletani […] V’è molta corruzione nel loro Paese. Non è colpa loro, povera gente. Sono stati così mal governati […] Non si pensi di cambiare i napoletani con l’ingiuriarli […] ma non dobbiamo lasciargliene passare una […] io li governerò con la libertà e mostrerò che cosa possono fare di quel bel paese.”.
    A dire il vero, forse il sud era meglio governato, ma è passato troppo tempo e la storia l’ha scritta il nord …
    Erano già queste le premesse dell’unità d’Italia, ma mi risulta anche una frase di Cavour ben più pesante e razzista.
    Questo è l’attuale pensiero della Lega. Per il resto “strafalcioni” nel parlare ne ha fatti più Silvio Berlusconi e don Livio Fanzaga …
    Con stima
    Joseph

  2. Il vero problema è quello di chiudersi nel proprio orticello pensando che sia il mondo. Siamo tutti uguali, nessuno ha il diritto di sentirsi migliore di un altro. Nessuno. Questo, signor Joseph, è quello che credo. Il resto, sono solo chiacchiere, che sgorgano da bocche che non val nemmeno la pena nominare.

  3. Gentile amica Dr Giovanna,
    Certe esternazioni di qualche politico non riflettono affatto il carattere benevole del resto dei cittadini italiani. Comprendo anche il pensiero del Dr Joseph che porta a riflettere sul fatto che , soprattutto al Nord, è raro confrontarsi con un nativo del luogo: prima venne invasa dai meridionali, oggi dal resto del “terzo mondo”. Ovviamente , il discorso non è in nessun titolo di natura razzista o di incomprensione verso quella povera gente che soffre , che espatria per risolvere, almeno in parte , le proprie disperazioni sociali che gli vennero offerte dal proprio Paese nativo , ma dovremmo altrettanto capire che tanti nascituri di questa sempre amata Italia vengono egualmente malmenati con fatti e con parole offensive da parte di chi si crede di essere superiore e che non perde l’occasione per disprezzare e umiliare quella classe bisognosa che proprio non sa a quale santo miracoloso rivolgersi.
    Auguro a quella ragazza e a quanti come lei che soffrono di avere nel prossimo futuro tempi molto migliori. Cordialità
    Alfredo

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