Facebook anche sotto la soglia minima?

Alessio Ganci

Questa è la trovata ultima di Mark Zuckerberg: aprire Facebook anche ai minori di tredici anni. L’amico scopre l’acqua calda, non ci vuole molto ad iscriversi barando sulla data di nascita. Il nostro lo sa, così come ben sa che gli utenti preadolescenti sono tanti: si tratta di studiare il modo per rendere legale il tutto, onde evitare guai giudiziari. In termini di marketing la scelta è furba: si amplia il bacino di utenti, e Facebook ne ha bisogno visto il boom di Google Plus. I pericoli sono però davvero troppi per auspicare la riuscita del progetto. La privacy su Facebook è risibile: qualunque hacker sa come entrare  e sfruttare ciò che cerca, bisogna vedere se in bene o in male. Il furbo Zuckerberg, dopo il deludente approdo a Wall Street, deve rinverdire le sorti del suo regno, tanto più che ora si è sposato. E soprattutto visto che il gradimento di Facebook è in calo e che negli Stati Uniti un utente su tre si dice annoiato dal social network. Di certo ci sarà che, se davvero verranno creati i profili di minori di tredici anni, Facebook attirerà ben più utenti, non necessariamente animati da nobili intenti di socializzazione.

 

2 pensieri su “Facebook anche sotto la soglia minima?

  1. Non c’è limite al bisogno di conoscere mordie fuggi il prossimo. Il fare tanti soldi tramite il più infimo dei social-networks sta a significare che la ricerca del futile paga sempre. Meno male che c’è chi attraverso la rete ha anche buone idee.
    Complimenti per l’articolo. E’ sintetico, breve, scritto bene e senza “effetti pirotecnici” di cui questo giornale abbonda.
    Carla

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