Il sisma dei Liguri

Salvatore Ganci

Chiavari – Alle 9.02 un boato scuote il Tigullio, le valli, il Golfo Paradiso. Un secondo di paura unisce Sestri a Chiavari, a Rapallo, a Recco. Poi la terra respira. Riprenderà a tremare alle 12.56. Senza far danni a parte una paura diffusa che la gente esorcizza scherzandoci su e tenendosi pronta. L’eco del terremoto che ha devastato il Modenese è arrivata sino in Liguria, come prevedibile e previsto anche per le prossime scosse. “. Il titolo è lo stesso apparso sulla prima pagina de “Il Secolo XIX” edizione on line del 29 maggio 2012, mentre il testo è tratto dalla pagina interna del “Levante”, dove pressoché tutte le scuole sono state evacuate. Casualmente ero proprio fuori dal Liceo “F. Delpino” in attesa di iniziare il lavoro di catalogazione di strumenti scientifici. Ho assistito a due evacuazioni, e non erano “esercitazioni”. Paradossalmente sul marciapiede di fronte, dove stazionavo, poco o nulla.  Eppure uno studente uscito diceva: “Prof, è come se in corridoio passasse un treno”. Non stento a crederci: l’edificio dei primi anni del ‘900 è straordinariamente elastico. Non altrettanto elastici due strumenti in vetro già catalogati mesi addietro e integri. Un galvanometro di Nobili presentava una venatura per tutto il cilindro di vetro ed “esploso” in più punti. Eppure nessun oggetto lo aveva colpito all’interno dell’armadio. Una venatura con perdita d’acqua nel cilindro di in un “diavoletto di Cartesio”. Interessante fenomeno di probabile “risonanza” con l’onda sismica arrivata in mattinata su un vetro spesso poco meno di un millimetro e vecchio quasi di 200 anni. Un danno probabilmente rimediabile da due “artisti del vetro” genovesi.  Un problema primario (i nostri beni culturali) continuamente ignorato. L’aspetto amaro è avere preso atto come una via stretta come la via del Liceo fosse intasata da auto in parcheggio selvaggio, causa un negozio all’angolo, e da sempre ignorate dai vigili urbani. L’altro aspetto amaro è il rilievo dato da questo giornale [Il Secolo XIX] alla minacciata chiusura del tribunale che avrebbe visto manifestazioni “pro tribunale” di quattro gatti addetti ai lavori. La possibile chiusura renderebbe “inutile” uno splendido palazzone nuovo e antisismico costruito per il nuovo tribunale. Sarebbe splendido realizzare un polo scolastico sicuro, ma in Italia, si sa, i piccoli poteri politici valgono di più delle reali necessità. Specie quelle dell’Istruzione.

 

2 pensieri su “Il sisma dei Liguri

  1. Cara Direttrice,
    in Italia c’è un solo problema : faccendieri finanziari e politici e Governi sono un tutt’uno.
    Per loro le calamità e i disatri ambientali sono come una manna dal cielo.
    Perciò non c’è da meravigliarsi se, nonostante le tante disgrazie che colpiscono questi territori, diversamente da quanto avviene da altri Paesi civili(quali il Giappone e gli stessi USA ecc.) a distanza di oltre un ventennio non è cambiato -e non cambierà mai- niente per quanto riguarda la tutela del territorio.
    Anzi, avvalendosi della gravità gravità dell’attuale crisi economica che investe anche il nostro Paese, anche l’attuale Governo Italiano e la stessa Regione Campania non fanno altro che togliere vincoli alla edificazione selvaggia anche all’interno dei Parchi,attorno i alle aree di grande importanza archelogica, nelle aree interessate dall’attraversamento di fiumi e torrenti, sul litorale marino.
    Si svuotano di poteri e di risorse economiche Sovrintendenze, Presidenze dei Parchi,le Autorità di Bacino. Si riparla di infrastrutture e Grandi opere da fare ma non si danno nè garanzie nè prova sulla necessità, l’utilità, il ritorno economico, la tutela del territorio e del Paesaggio. In questo Paese sembra quasi che parlare di V.A.S (Valutazione Ambientale Strategica) o di Bilanci socio/ambientale sia una bestemmia.
    Inoltre il Patto di Stabilità Interno che pesa sui bilanci comunali e Condiziona le Amm.ni locali per quanto concerne l’accesso al credito bancario per gestione diretta dei servizi pubblici spinge Queste ultime a puntare tutto sulle sanzioni automobilistiche e sugli oneri di edificazione.

    Ma l’attuale Governo Italiano cosa fa?

    Invece di preoccuparsi della tutela del territorio e del paesaggio (come se le calamità naturali non avessero insegnato niente a nessuno!) continua imperterrito per la sua strada nella continua svendita dei nostri territori, favorendo la speculazione finanziaria, edilizia ed immobiliare con il potenziamento dell’Autority per la concorrenza istituendo un gruppo di lavoro giuridico all’interno dell’Avvocatura di Stato per premere e mettere maggiormente sotto controllo le gestione dirette dei servizi pubblici con capitale interamente pubblico (vedi le SpA. in house) con ampi poteri sostitutivi per la messa in gara di detti servizi e con l’uso distorto che sta facendo dell’Autority per l’Energia e il Gas per quanto riguarda la ridefinizione delle nbuove tariffe idriche senza tener conto che il popolo italiano ha votato a tutti e due i refendum sull’acqua, reintroducendo gli incentivi per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai privati.
    A nostro avviso sarebbe stato più opportuno, proprio per il nostro territorio è soggetto sempre più a gravi rischi sismici e ad alluvioni che questi poteri fossero stati dati proprio alle Autorità di Bacino e alle Sovrintendenze, agli Enti Parco, alle CR per la messa in sicurezza delle falde acquifere dove sono attive cave estrattive ( che oggi stranamente è completamente scomparsa non solo dalla normativa naz.le ma anche della Regione Campania!). Sarebbe stato più opportuno anche ci fosse stato più controllo sui Piani regolatori nei Comuni classificati come zone rosse a seguito di fenomeni sismici.
    Mi domando :
    con questi chiari di luna ci potrà essere mai un futuro più sicuro per Noi tutti?
    Onofrio Infantile !
    Ven. 1° giugno 2012

  2. Gentile commentatore, il suo più che un commento è un vero e proprio contributo di idee che leggo volentieri. Io ho solo messo in evidenza quelle “piccole cose” che discendono dalle grandi e cioé:
    a) in una cittadina ligure che ha la sede dei vigili urbani di fronte alla via incriminata nessuna multa è stata data a chi ostruisce la strada, nonostante continue segnalazioni tra cui una PEC;
    b) Un palazzone dei primi del ‘900 è sismicamente insicuro e in 40 anni nessuno ha seriamente pensato a un “campus”, Chiavari ospita tutte le scuole di ogni ordine e grado. E’ una piccola città degli studi;
    c) ha un patrimonio di apparecchiature scientifiche che richiederebbero cura ed attenzione. Un patrimonio invidiabile a cui nessuno è interessato. Interessano di più le feste patronali estive, la movida e le notti bianche.
    Tutto qui. Grazie del suo commento
    Salvatore Ganci

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