Avellino: rissa tra detenuti, ferito Assistente Polizia Penitenziaria

Resta alta la tensione nelle carceri italiane. Nel cortile passeggi della Casa Circondariale di Avellino Bellizzi Irpino, due detenuti napoletani sono venuti alle mani. Ad avere la peggio un detenuto di 29 anni che è stato prontamente soccorso e trasportato al Moscati di Avellino. Ferito con un corpo contundente ha rischiato addirittura che il taglio alla gola, per pochi millimetri, poteva incidere la carotide e quindi morire dissanguato. Se l’ha cavata con 15 punti di sutura, ma comunque resta ricoverato in ospedale. Solo il pronto intervento del pur esiguo personale di Polizia Penitenziaria addetto alla sorveglianza ha evitato conseguenze più gravi. Una situazione di alta tensione nel carcere di Avellino, l’ennesima, rispetto alla quale il Sindacato più rappresentativo dei Baschi Azzurri, il SAPPE, esprime “preoccupazione e allarme”. La situazione è ben oltre il limite della tolleranza. Lo dimostra chiaramente l’inquietante regolarità con cui avvengono episodi di tensione ed eventi critici nelle carceri italiane perennemente sovraffollate a tutto discapito dell’operatività e della sicurezza dei Baschi Azzurri”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. “Sono da encomiare gli Agenti intervenuti, che hanno impedito che la situazione potesse ulteriormente degenerare. Questo  di Avellino è l’ennesimo evento critico che si verifica in un carcere del Paese ed è davvero troppo. Dove sono le istituzioni? Cosa pensano di fare per tutelare gli agenti di Polizia Penitenziaria, pesantemente sotto organico?”. Il Sappe rinnova l’invito alle Istituzioni di “arrivare a definire, come sosteniamo da tempo, circuiti penitenziari differenziati in relazione alla gravità dei reati commessi, con particolare riferimento al bisogno di destinare, a soggetti di scarsa pericolosità o che necessitano di un percorso carcerario differenziato (come i detenuti con problemi sanitari e psichiatrici), specifici circuiti di custodia attenuata anche potenziando il ricorso alle misure alternative alla detenzione per la punibilità dei fatti che non manifestano pericolosità sociale.

Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria