Nessun obbligo di denuncia per i vescovi per casi di pedofilia

Salvatore Ganci

Non c’è obbligo di denuncia per i vescovi di fronte a presunti casi di pedofilia ma l’indicazione che è «importante» la «cooperazione» con le autorità civili. È questo in sintesi il contenuto delle Linee guida sui casi di abusi elaborate dalla Cei e presentate oggi nell’ambito dei lavori dell’assemblea generale dei vescovi, esattamente allo scadere dei tempi previsti dalla Congregazione per la dottrina della Fede. “. Questa in buona sostanza la comunicazione fornita da “Il Secolo XIX” on line presente in prima pagina della sezione “Italia” fino alle ore 19 del 23 maggio 2012 e, a questa notizia, sono seguiti interessanti commenti. Per l’articolo si veda:  http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2012/05/22/APWFDSZC-denuncia_obbligo_vescovi.shtml#axzz1uTmN6dEt. In pratica l’arcivescovo ha significato il concetto che un Vescovo non può diventare un “pubblico ufficiale” e non si può non concordare con l’arcivescovo. Lascio al lettore l’interpretazione di un passo “fumoso” dove si parla di “rispettive competenze nel rispetto della normativa concordataria e civile”. Come lascio al lettore la considerazione che tutte le norme dell’epoca fascista sono state azzerate: tutte tranne una.

3 pensieri su “Nessun obbligo di denuncia per i vescovi per casi di pedofilia

  1. Avevo già letto di questa splendida uscita del cardinale Angelo Bagnasco. Mi stupisco persino che il suo articolo compaia su questo giornale dove impazzano sedicenti mezzi teologi laici ed esperti dell’aldilà. Che, in fin dei conti sia un giornale onesto? Purtroppo ha ragione ad affermare che delle norme fasciste la più gravosa per noi è rimasta in vigore. Mi auguro che, essendo in territorio italiano, i nostri magistrati siano bene attenti ai segnali di allarme che provengano da sacrestie, oratori, centri giovanili cattolici ecc.

  2. Tipico esempio di ipocrisia clericale: auspicano ma non obbligano. Perciò avranno sempre un alibi.
    A proposito dei bimbi, credo di ricordare che Gesù dicesse cose un po’ diverse rispetto al testo della CEI. Ma quello era un anticonformista che camminava scalzo e aveva una grande considerazione dei bambini, specie se si dava scandalo, mica indossava scarpe Prada: come dargli credito finché Bagnasco parla in suo nome?

  3. Ecco, quest’articolo dimostra che la linea editoriale è in via di miglioramento. Trovo assurdo che i rappresentanti della chiesa siano esautorati dall’obbligo di denuncia. Oso dire che un sacerdote o vescovo o papa che non denuncia un reato di cui viene a conoscenza è connivente.

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