Roma: chiusura uffici postali nei piccoli centri, Fasano scrive al ministro

Il sen. Enzo Fasano scrive al Ministro dello Sviluppo Economico a proposito delle sempre più frequenti chiusure degli uffici postali. In particolare, nell’atto ispettivo a risposta scritta, il senatore del Pdl chiede al ministro quali azioni intenda adottare per evitare la «eliminazione degli uffici postali nei piccoli centri, in particolare nella frazione Arenabianca del comune di Montesano sulla Marcellana, o quantomeno di contenere le eventuali chiusure/riduzioni dei servizi sul territorio della provincia di Salerno».Il sen. Fasano, infatti, ha sposato la causa della piccola frazione di Montesano dove il locale sportello di Poste Italiane funziona a giorni alterni. A tale già precaria situazione si aggiunge che, da più di un anno, si verificano disservizi e conseguenti disagi: si registrano chiusure dello sportello senza preavviso alcuno. «Gli uffici chiusi o a rischio chiusura costituiscono punto di riferimento per pagare le bollette, riscuotere la pensione, depositare i risparmi e usufruire di tanti altri servizi – si legge nell’interrogazione – In particolare, l’ufficio postale di Arenabianca rappresenta un’esigenza insopprimibile per la fruizione di servizi essenziali per una serie di motivi: la maggior parte dell’utenza ha un’età anagrafica mediamente avanzata; esistono difficoltà logistiche per raggiungere l’ufficio più vicino, non essendo disponibile il necessario servizio di trasporto; lo stato della finanza locale non consentirebbe l’attivazione di servizi di trasporto da utilizzare per il raggiungimento dello sportello postale più vicino». Ad aggravare il tutto, il fatto che «con i continui piani di dimensionamento dei servizi primari ed essenziali sul territorio montano si concorre ad agevolare lo spopolamento delle aree interne e più decentrate. In particolare, la chiusura del suddetto ufficio postale contribuirebbe ad aggravare la situazione di isolamento di aree già da tempo provate da quello stillicidio di tagli e riduzioni di servizi che stanno portando i cittadini allo stremo delle loro forze materiali e finanziarie». Da qui l’intervento del sen. Fasano che ha anche chiesto al Ministro «di consentire la ridiscussione del piano di riorganizzazione con la collaborazione e il contributo delle istituzioni locali attraverso un confronto con le reali esigenze del territorio».