L’Italia continua a tremare…

di Rita Occidente Lupo

Ancora l’Italia balla e mette in ginocchio, nel cuore della notte, sottraendo alla vita tra le braccia di Morfeo. Come un ladro, un sisma, ha colpito stavolta l’Emilia, alle prime luci dell’alba di ieri e continua ad agitare la terra con altre scosse, tuonando la sua voce idro-geologica, in un Paese che deve alla sua giovane età, la precarietà della dorsale appenninica. Ormai sembra che lo Stivale debba per forza di cose fare i conti con la precarietà del territorio, con gli eventi sismici, che da un bel pezzo seminano lutti e tragedie un po’ ovunque. Se la geografia mondiale, proietta tsunami e cicloni, al di là dell’Atlantico e rende anche le mete pacifiche, preda di eventi catastrofici, l’Italia non viene trascurata dal terremoto, un tempo appannaggio degli occhi a mandorla. Regioni che ancora guardano alla ricostruzione, come l’Abruzzo, che sollevano la dignità di un percorso, nella consapevolezza che il futuro transiti per i nervi della convivenza, ancora con tanto da rimandare in termini di responsabilità civiche. Ma ogni evento naturalistico, che semina sgomento, lutto, panico, non può non ascrivere la sua pagina di vittime anche in termini psicologici: ancora una volta, decessi dovuti allo sgomento dell’evento inaspettato, ad un qualcosa che, come un ladro, strappa via i giorni, senza preavviso. Ancora non si riesce a prevenire i terremoti nel Paese, a far funzionare a dovere le sale sismiche che, chissà perchè, assurgono alla cronaca solo nel day after, quando bisogna contare i danni. E numerare le vittime! Nella nostra Italia, da un bel pezzo non più dei balocchi, tra suicidi e terrorismo, la forza della natura contribuisce ad elevare il tributo della perdita di vite umane!