Salerno: Pdl, diffida per il Crescent

Invito diffida alla sospensione e/o al ritiro del permesso di costruire n. 7/2011 (Sub Comparto 1 – CPS – 1) rilasciato alla soc. Crescent srl, per la realizzazione di parte dell’edificio della sub umi 2, nell’area di S. Teresa del Comune di Salerno. I sottoscritti, Avv.Anna Ferrazzano, Dott. Roberto Celano e Dott. Raffaele Adinolfi in qualità di Consiglieri comunali, rappresentano quanto segue: Premesso che: dalla documentazione tecnica e non, depositata agli atti in uno al ricorso presentato al T.A.R. Salerno, dall’associazione “Italia Nostra” Onlus contro il citato permesso di costruire n. 7/2011, culminante con la Sentenza n. 1770/2011, sarebbero emerse palesi ed inconfutate illegittimità, relative: all’utilizzo quale superficie edificatoria, conteggiata ai fini volumetrici, di superfici di mare, spiaggia e fascia fluviale del torrente Fusandola in violazione delle norme prescritte dal Ruec e dalle Nta del Puc (per circa 8.000 mq); all’assenza del prescritto parere dell’Autorità di Bacino Destra Sele per i singoli e specifici interventi in fase esecutiva; all’assenza del prescritto parere della Soprintendenza ai Beni Ambientali ai fini del controllo di legittimità assegnatole dal codice dei beni Culturali ai fini paesaggistici; ad ulteriori violazioni delle prescrizioni urbanistiche del Puc e del Pua e relative norme di attuazione come ad esempio il non consentito rilascio di più permessi di costruire per la medesima Sub Umi, etc. Considerato che: con il contratto del 15.12.2010, per notaio G. Monica di cessione di area e dei connessi diritti edificatori alla soc. Crescent srl; (art. 2pattuizioni collegate”, lett. g) in caso di abusiva edificazione il Comune di Salerno, dovrà comunque pagare il valore delle opere eseguite (oltre a quanto versato), alla soc. Crescent srl.; l’associazione “Italia Nostra” Onlus contro il citato permesso di costruire n. 7/2011, culminante con la Sentenza n. 1770/2011, ha proposto appello al Consiglio di Stato (già notificato alle parti), avverso alla citata Sentenza n. 1770/2011, con contestuale richiesta di sospensione dell’esecuzione del detto permesso di costruire n. 7/2011; l’area interessata è di rilevante delicatezza e fragilità anche ai fini idrogeologici, in quanto il p.di c. in oggetto, prevede incredibilmente, l’edificazione su parte dell’alveo del torrente Fusandola (oggi deviato), tristemente noto ai salernitani per l’alluvione del ’54; non è dato comprendere come, quando e quali saranno gli altri soggetti titolari o beneficiari dei diritti edificatori necessari al completamento organico del megaedificio, visto il necessario rilascio di molteplici ulteriori e indefiniti permessi di costruire; è opportuno nelle more della imminente discussione della richiesta cautelare, la sospensione dei lavori; Tanto premesso e considerato, i sottoscritti, nell’interesse delle casse comunali e quindi della cittadinanza Invitano e diffidano– Il Dirigente p.t. del detto servizio, a sospendere i lavori de quo, in attesa della definizione dell’ istanza cautelare proposta in Consiglio di Stato. Avvisano, inoltre, che la presente è da intendersi quale avviso di danno, anche a carico del detto organo competente del servizio urbanistica, in quanto eventuali risarcimenti non potranno ricadere sull’intera comunità salernitana.

Salerno,  16 maggio 2012                                      

 

                                      Avv. Anna Ferrazzano- Capogrppo Pdl

 

                                        Dott. Roberto Celano – Cons. comunale Pdl

 

                                         Dott. Raffaele Adinolfi – Cons. comunale Pdl

Un pensiero su “Salerno: Pdl, diffida per il Crescent

  1. Cara Direttrice,
    al di la delle ns. posizioni avverse al Crescent, credo che le preoccupazioni manifestate dai Consiglieri comunali di Salerno firmatari di detto documento possono risultare reali.
    Buon senso vorrebbe in questo caso che una seria Amm.ne comunale proceda con cautela onde evitare che el conseguenze giudiziaria vadano poi a cadere sulla gestione economica del Comune e quindi sulle tasche dei contribuenti. La corsa a voler dare a tutti i costi il via alle grandi opere , anche per fini elettorali, quasi sempre fa fare passi falsi a molte Amm.ni comunali, con il rischio che un fermo amm.vo poi ci lasci solo delle cattedrali nel deserto. Credo che i cittadini soprattutto quelli che pagano le tasse debbano aprire bene gli occhi ed attrezzarsi anche per poter chiedere dopo il risarcimento danno a questi amm.ri da strapazzo. Onofrio Infantile 16 maggio 2012

I commenti sono chiusi.