Vietri Sul Mare: salotto letterario, il direttore Rita Occidente Lupo tra lavoro e “Dicitincello Vuie”

Un altro salotto letterario, presso l’Art Caffè Russo di Vietri Sul Mare, voluto dal nostro direttore Rita Occidente Lupo, che ha intervistato l’ing. Francesco Terrone, direttore e fondatore della Sidelmed, sulla delicata tematica occupazionale, partendo da liriche a tema. La serata, aperta dalle dolci note pizzicate alla chitarra da Mimmo Ranieri, ancora una volta ha rivisitato il repertorio partenopeo, allietando il nutrito parterre d’ospiti, che ha acclamato alle liriche, decantate da Albina Di Domenico. “Quello del lavoro oggi- ha proluso Terrone-un problema che fa raddrizzare le tensioni e che ancora non lascia intravedere sereni scampoli futuri. Nella mia azienda, centinaia i dipendenti che tentano di non perdere, in termini di professionalità e d’impegno, quanto conquistato. Amplio sempre ulteriormente le fila d’una ditta nazionale che offre lavoro a tanti, non senza enorme ingegno manageriale da parte mia. Poi, nei ritagli di tempo, graffio versi ed emozioni dove mi capita.” Terrone ha riferito anche della sua pregressa esperienza al Nord, allorquando il cognome stesso fu un discrimine. Da allora, tanta acqua sotto i ponti: oggi, la Sidelmed accreditata per la sicurezza sull’ intero Stivale! “I giovani e la scuola, in proiezione dell’impegno lavorativo- ha rimaracato la dirigente scolastica AnnaMaria Grimaldi-costituiscono un grosso enigma, in quanto oggi la scuola non offre  garanzie future. Pertanto l’apprendimento non diventa più trampolino di lancio, anzi appare alquanto sterile, per chi intende posporlo nell’immediato ad un utile economico.” “Che in tale periodo, difetta notevolmente- ha rimarcato la dott. Lola Tonin– giacchè i sacrifici economici vanno fatti a partire dalle stesse famiglie, che non possono più vivere la serenità economica d’un tempo”. Di qui la Tonin ha snodato la sua pregressa esperienza lavorativa, tra luci ed ombre ed il suo ruolo nel volontariato africano, dove la carenza di strutture, ala solo la falange della solidarietà. Che in ogni caso deve continuare ad esistere, specialmente quando si guarda alla vita sotto un’ottica diversa- ha tratteggiato l’on. Guido Milanese– in quanto si vivono dal di dentro situazioni in cui il ruolo politico resta alquanto decisivo per degli aspetti. Nel senso che il servizio deve far funzionare la volontà, ma non sempre il primo, in ossequio alla seconda. Invece occorre rivisitare il concetto stesso di politica, per svilupparne le fondamenta. “In un momento nevralgico per il Paese- ha aggiunto il direttore Lupo– e che vede genuflessi tanti per carenza lavorativa, con la conseguenza di gesti estremi contro la vita stessa. Occorre recuperare la dimensione umana e spirituale dell’uomo, perchè solo in questa vera crescita democratica!”