I cani ucraini e gli italiani ipocriti

Giovanna Rezzoagli

In vista dei prossimi campionati europei che si terranno in Polonia  ed in Ucraina, queste nazioni stanno cercando di operare un vero e proprio restyling della loro immagine. Forse sono ancora in pochi quelli che non sanno come si sta operando la famosa pulizia, specie in Ucraina. Semplice: a colpi di fucile, o di bocconi avvelenati quando la preda è più veloce. Sono già trentamila i cani randagi  uccisi in Ucraina nelle ultime settimane: spettacolo indecoroso da offrire ai calciatori e a coloro che li seguiranno, portando soldi. Bene, benissimo. Questa è la situazione, che è doveroso ricordino coloro i quali si siederanno di fronte allo spettacolo del calcio europeo. Probabilmente a nessuno importerà, figuriamoci: ma vogliamo mettere la sorte di qualche cane pulcioso o rognoso in confronto alle tecniche di gioco dei piedi dorati del momento? Saranno, immagino, tanti quelli che vivranno solo le vicarie sensazioni, quelle che rendono il calcio l’oppio dell’italiano quadratico medio, di fronte alle partite. Non un briciolo di dispiacere, un filo d’inquietudine perché, pur sapendo quanto sangue è stato versato, immolato al dio denaro cui il calcio si prostra, si sarà comunque davanti al magico quadrato. Figuriamoci se in un del tutto utopistico sussulto  di dignità, l’Italia non partecipasse al campionato in segno di protesta, o se noi italiani boicottassimo i prodotti sponsor delle partite o spegnessimo proprio i tv. Utopia allo stato puro. Mica siamo come la Merkel che senza troppi giri di parole ha dichiarato che non presiederà alle partite della Germania se non verranno prestate cure decorose all’ex premier ucraino Yulia Tymoshenko. No, il campionato europeo andrà avanti imperterrito, probabilmente al fischio d’inizio saranno motre oltre centomila creature, il cui sangue è rosso come il nostro. Ma chissenefrega: io ho il tv utimo modello, gli amici, la birra e gli spaghetti, cosa voglio di più? Nulla, ipocrita italiano quadratico medio, non volere di più: tanto, il fatto di avere una coscienza che potresti anche usare non te lo suggeriranno di certo in tanti…

2 pensieri su “I cani ucraini e gli italiani ipocriti

  1. Invece qualcuno ha dato dell’ipocrita a chi ha difeso i cani dicendo che per uno stato povero il massacro di animali porta denaro. Il nostro sistema giuridico ha finalmente contemplato il maltrattamento degli animali come reato. Purtroppo le pene per i delitti contro la persona e contro gli animali sono ancora una burletta. Come al solito la saggezza viene dalle donne come Angela Merkel o l’ex ministro Brambilla che apprezzo e stimo anche se dell’altra compagnia.
    Il dio denaro vince sempre finché uno stupido gioco di squadra coinvolge il pubblico violento degli stadi.

  2. Gentile Corina, quanto ha ragione. In Italia abbiamo una buona legge, purtroppo manca la volontà di attuarla con prontezza. La Brambilla per me è un’ottima persona, non mi importa il suo colore politico, la stimo come persona. Di una donna come la Merkel avremmo un gran bisogno, politicamente parlando, ma in Italia, con tutti i parrucconi misogini che ci sono in giro, è ben lontana questa realtà. Per quanto riguarda il calcio, io sono sempre stupita dalla realtà delle dinamiche di gruppo che lo animano. Posso solo dire che il rapporto tra progresso in senso culturale ed intellettivo di una nazione e tempo dedicato a sport di squadra come il calcio risulta essere inversamente proporzionale.
    Come ho risposto poco fa ad un altro commento, mi consenta anche lei di ripetere: che schifo.

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