Salerno: a Giovi ritorna la Festa della Madonna dei Campi

MariaPia Vicinanza

Un altro giro di calendario ed un altro mese mariano, ancora all’insegna della spiritualità e della tradizione, che specialmente in certi contesti, sa d’antico, ma anche di contemporaneo. A Giovi, frazione collinare di Salerno, la fine del mese delle rose, all’insegna della gastronomia e della preghiera, grazie alla festa dei Campi, in onore della Vergine, presso l’omonima Chiesa, ammantata dalla storicità. Da circa 750 anni, il culto alla Madonna, in tale tempio, intrecciato a leggende e spiritualità. La festa di Santa Maria dei Campi si svolge il lunedì di Pentecoste, perchè in tale periodo ricominciava il lavoro agreste. A maggio, infatti, si canta l’inno e si recita la preghiera d’intercessione sui vigneti, le famiglie, gli animali. Tale devozione è sentita anche nelle valli del Picentino e del Sele. Antica consuetudine la benedizione della terra, intrecciata alla tradizione popolare di racconti d’eventi speciali attribuiti alla Vergine, che sarebbe apparsa ad una pastorella. Da allora, non mancarono prodigi straordinari: in tempi di difficoltà, venivan fatte suonare le campane, per placare le tempeste o per far sparire, dai campi, infestazioni di cavallette. Oggi, la festa religiosa, si tinge anche di uno spaccato folkloristico popolare, con la tradizionale lotta dell’angelo e del diavolo, che si riporpone anche in altre realtà come Rutino e Gesualdo. Non assente la chicca gastronomica con “Il catanazzo”, sorta di cibo dei poveri, a base di pane, piselli e pomodorini: il tutto, contornato da panini, vino e dolcezze, per allietare serate all’insegna del fresco e dell’allegria. Un invito aperto a tutti che, la Parrocchia S.Croce e S.Bartolomeo, dal 19 al 28 maggio, rivolge per rivisitare la tradizione e curiosare tra leggenda e spiritualità, in un solleticnte gusto di sapori genuini.

Un pensiero su “Salerno: a Giovi ritorna la Festa della Madonna dei Campi

  1. M io nonno, Domenico Vicinanza ( z’ Min’c ) negli anni 50, recitava la parte del diavolo che duellava con l’angelo.Le ultime rappresentazioni alle quali ho assistito le ho trovate alquanto cantilenose. Non sarebbe l caso di cambiare regista? Oltretutto ritengo sia molto difficile, specialmente per l’angelo ,recitare con quella cadenza e tono anormali. Lo fa ,ma temo che si sottoponga a uno sforzo immane e poi è sgradevole a sentirsi, Non è naturale. Non trovate?

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