Capaccio: sede coordinata agrario annessa liceo scientifico “Piranesi”

Scoppiata la polemica in questi giorni sull’accorpamento della sede coordinata di Capaccio dell’Istituto Agrario con il Liceo Scientifico “Piranesi”, come da delibera regionale n.26 del 23 aprile 2012. pubblicata in questi giorni. La dirigente scolastica dell’istituto “Lamia” di Salerno, Carmela Bove, a cui attualmente è annessa la sede di Capaccio, scrive una lettera aperta al Ministro Profumo per evitare che questo accorpamento con il Liceo di Capaccio diventi effettivo. Una questione affrontata a suo tempo da Eugenio Guglielmotti, assessore alla P.I. del Comune di Capaccio fino al gennaio 2011, che già da tempo aveva auspicato questo accorpamento: “Con la delibera regionale è stata presa finalmente una decisione giusta e consapevole – spiega Guglielmotti – cioè unire l’Istituto Agrario con il Liceo “Piranesi”,  perchè consentirà una ripresa strutturale e didattica dell’agrario, che rappresenta un’importante risorsa di sviluppo per il territorio. Sono anni che le serre annesse all’agrario sono abbandonate a se stesse, praticamente inaccessibili, anche a causa di cedimenti strutturali. I quadri elettrici con fili scoperti, rappresentano un ulteriore pericolo per l’incolumità degli alunni e degli addetti ai lavori. Stiamo parlando di un’intera azienda che ha una grande valenza didattica, ma che non è mai stata sfruttata come avrebbe dovuto. C’è bisogno di una presenza costante nella scuola, di un dirigente che segua ogni giorno le attività didattiche. L’annessione al “Piranesi” sarà un grande vantaggio per tutti: studenti, docenti e genitori, e si inserisce perfettamente nel programma di razionalizzazione delle autonomie scolastiche. Avere una sede centrale a tanti chilometri di distanza, come il Lamia, ha reso solo più difficoltosa la gestione della scuola, con una dirigente spesso lontana dalla sede, la quale invece dista solo 900 metri dal “Piranesi”. Soddisfatti anche molti genitori: “Con la sede centrale a Capaccio, avremo la possibilità di incontrare il preside più spesso e ottenere certificati più velocemente senza dover fare 40 chilometri”.