Bracigliano: amministrative, Iuliano “Programmi concreti e non sterili accuse!”

Rita Occidente Lupo

“Non dovevamo venire a Casale ed invece ci siamo! Ci dicevano che la frazione blindata contro la nostra lista, come qualche striscione voleva lasciarci intendere, ma noi siam venuti lo stesso. Per parlare al cuore della gente, dei programmi e dei nostri candidati: Poi sarete voi cittadini a decidere chi votare!” Così Gianni Iuliano, candidato sindaco per la lista “Un cuore per Bracigliano” grintosamente dall’alto della piazza, nella frazione antica del paese, dove un tempo agonizzavano opere pubbliche e lavori di somma urgenza. “L’acqua, il metano, la luce elettrica, portati qui durante i miei sindacati, con la realizzazione d’una piazza e parco giochi, ma tanto altro ancora da operare!”  L’ex senatore, in una serata di calda primavera, concomitante al comizio dello sfidante Antonio Rescigno, con la lista “La Svolta” in un’altra frazione del paese. “L’accavallarsi dei comizi- ha incisivizzato il sindaco uscente Ferdinando Albano– palesa scarsa democraticità. Ci dicevano di non venire in tale territorio, ma noi abbiamo accettato la sfida, perchè i residenti, sempre molto disponibili ed accoglienti. Mentre noi pensiamo ai programmi, dall’altra parte ci si presenta solo in occasione di campagne elettorali: per il resto del lustro, scompaiono coloro che oggi gridano tanto. E che ci criticano perchè portiamo i camici bianchi del servizio, della discrezione, che connota il nostro ingresso nelle case. La nostra fedeltà al giuramento ippocratico non ci molla! Se penso a quanto mi son esposto per gente strisciante! Ma chi sono queste vipere? Ricordo nel 1985, 16 candidati conseguirono totalmente100 voti. I signori dell’altra lista, dubito che vogliano uno scontro democratico, giacchè si sovrappongono a noi. Vorrei esser attaccato per ciò che ho fatto male, non per astrazioni! ” “Giacchè noi intendiamo creare una svolta, in termini di impegno per le fasce sociali e per i giovani, nonchè per il diritto allo studio e le pratiche sportive, appannaggio delle diverse fasce d’età- ha ricordato Mariolina Siniscalchi candidata che, da docente, continuerà ad occuparsi del rapporto scolastico-“. Giacchè l’educazione civica, uno degli obiettivi che Iuliano intende perseguire, per far sì che legalità ed interazione, fruibili da ogni ceto e fascia sociale. In tale ottica, gli striscioni provocatori, prima del comizio, pazientemente rimossi, per nulla funzionali alla provocazione: “Dove sono finiti 195.000€ per la realizzazione del campo di calcio di Casale???” I caratteri cubitali non hanno minimamente scomposto nè l’affollata piazza, plaudente a battute alterne, gl’interventi di Iuliano, nè i candidati, che si son solo limitati a ripiegare gli striscioni come souvenir. Amareggiati dello svilimento a cui sarebbe pervenuta la politica, per niente edificante per i giovani “che vorrebbero tutt’altro per il proprio futuro, drizzando il cannocchiale ai colletti bianchi sia dei Palazzi del potere nazionale, che di quelli di casa propria. Così, Iuliano, senza batter ciglio, ha iniziato ad elencare i vari interventi che intende attuare anche per la frazione, srotolando il programma; sorvolando d’incedere nella reiterante querelle di primogeniture da strappare a qualunque costo. Per l’ex vicepresidente della provincia, il paese richiede tempestiva mediazione, tra gli spaccati critici a carattere economico e l’amministrazione civica dalla parte della gente. “L’abbattimento del muro, per l’ulteriore ampliamento della piazza, la riduzione di tasse per le tasche dei cittadini già oberati dalla prima rata Imu a giugno, la possibilità d’introitare, per sopperire alle spese pubbliche alle quali si andrà incontro, grazie all’assestamento definitivo dello storico Palazzo gentilizio locale- ha punteggiato con essenzialità, dando il polso di come vivere il futuro- .Governare, diverso da amministrare: il primo, per il proprio tornaconto, mentre il secondo, per la gente!”. Nell’amarcord che ha reso Casale,  decisamente  all’avanguardia anche nel campo architettonico, grazie a Giovanni Basile, ancora immobiili da recuprare, strade da ampliare: feedback su una piazza, un tempo in pasto alle ortiche! Picchiettate alla Comunità Montana, che l’ex senatore resse agli albori: “Quegli operai dell’ente montano assunti- in riferimento alle 100 unità accennate da Rescigno quando capeggiava l’ente– mi chiedo oggi che fine abbiano fatto. In quanto al presidente, certamente non ha svolto tale mansione gratuitamente. E non si voleva mollar la poltrona, contrariamente a me, che faccio e continuerò al di là del ruolo, a far politica per amore della gente, del rapporto sociale, non per interessi personalistici, giacchè non ho obiettivi personali da raggiungere. Tant’eè vero che rinunceremo all’indennità, perchè quei soldi serviranno a cantierizzare opere per il paese! In quanto alle false paure sulle schede contraffatte, nessuna tema: impossibile votarle se contraddistinte!Per me i cittadini tutti uguali, al di là del voto che esprimeranno, per cui fate la scelta opportuna, nella piena consapevolezza dei diritti e doveri civici. Non un piacere corrisposto, quello rientrante nel diritto civico! Ancora una volta la nostra richiesta di raffronto con l’altra parte, senza risposta. Noi, che non ascriviamo interessi personali alla campagna elettorale, vorremmo invitare anche i colletti bianchi nazionali nel nostro territorio, per far capire come in piccoli contesti, sia talmente sentita la politica, che ricarica. Sempre a contatto col territorio, non lascerò orfano, come giammai fatto, chi ha bisogno d’interloquire per legittime richieste o per sfoghi peronali. Svariate iniziative vedranno il paese rifiorire: questa la vera svolta! In termini propositivi, per Palazzo De Simone, gara d’appalto pubblica, aperta a tutti, per far sì che il fiore all’occhiello dell’aristocratica famiglia d’un tempo, possa fungere da volano turistico, con salotti e cenacoli culturali, nonchè caffè letterari. La cultura, anima d’un popolo, punta d’iceberg, che ho sempre portato in dote, non come ruota di scorta, dalle stanze parlamentari, a quelle braciglianesi, assertore più che mai che non sia ancillare alla politica per la crescita esponenziale della coscienza civica.”