Una Resistenza…indimenticabile!

di Rita Occidente Lupo

La Resistenza. La Liberazione. 25 aprile 1945. Il tempo s’inorgoglisce. Ed annota l’eroico coraggio italiano. Per riscattare la dittatura nazista e fascista. I giovani, le donne e quanti sentono il proprio Paese, la propria terra, invasa, devastata. Rinasce la voglia di sentirsi italiani. All’insegna d’un tricolore grondante sangue. Gli accartocciati manuali di storia s’impegnano. Nel formare le nuove generazioni, ad una coscienza in cui emerge la sovranità popolare, non solo chiamata alle urne. Bensì di chi sa che ogni conquista, sacrificio e lotta. Oggi, i giovani, dai banchi di scuola, bandiscono l’amor patrio. Nell’odierna società multietnica, poco avvertita l’urgenza nazionalista. L’Unione Europea, un grande mosaico in cui ognuno guadagna spazi non virtuali. La massiccia emigrazione ha reso mari e monti non più frontiere invalicabili. E gl’Italiani…a guardare! Un esodo senza limiti, boccheggiante. Rari gli autoctoni. La scuola, un tempo,  alimentava il concetto di patria. L’orgoglio di sentirsi Italiani, non solo risorgimentali. Oggi, la costante ricerca di lavoro ovunque, l’urgenza di dover conoscere le lingue, la voglia di allungare il proprio cannocchiale oltre orizzonte. Lo Stivale, un Paese di troppi.  Un modo per guardare a ritroso nel tempo? Scoprire l’eroismo di chi, alla Resistenza, consacrò l’esistenza! Da non obliare!

24 pensieri su “Una Resistenza…indimenticabile!

  1. QUANTI ITALIANI, TUTTI, E PARTICOLARMENTE QUANTI MERIDIONALI HANNO DATO LA VITA PER L’ITALIA…. MILIONI DI LORO SONO MORTI PER NOI. TUTTI QUESTI CI HANNO REGALATO UNA ITALIA BELLA, POPOLARE, DEMOCRATICA. NON SI PUO’ DIMENTICARE NULLA DI TUTTO QUELLO CHE E’ STATO SACRIFICIO UMANO… FINIAMOLA, NOI CONTEMPORANEI, DI DARCI ADDOSSO COME DEGLI STUPIDI IGNORANTI… MENTRE NOI LITIGHIAMO I NOSTRI CUGINETTI EUROPEI SE LA RIDONO E CI STANNO FACENDO UN C… GRANDE QUANTO IL TRAFORO DEL MONTEBIANCO. CARI POLITICI PENSATE, PRIMA DI PARLARE E SACCIRE, CHE SIETE… ITALIANI… E OGGI DOVREMMO GRIDARE AL MONDO IL NOSTRO ORGOGLIO… VIVA L’ITALIA – VIVA GLI ITALIANI.
    FORZA FINI SEI L’UNICO POLITICO CHE SI STA PASSANDO LA MANO SULLA COSCIENZA… IL FEDERALISMO E’ UN ATTACO ALL’UNITA’ NAZIONALE E L’ATTACCO AL PORTAFOGLIO NAZIONALE E’ PEGGIO DELL’ATTACCO ARMATO… NON DIMENTICHIAMO LE ARMI CHE LA LEGA AVEVA NASCOSTE…. QUESTI SCASSERANNO TUTTO E PROVOCHERANNO GROSSI PROBLEMI DI SICUREZZA NAZIONALE.
    Bianca Rossi Verdi

  2. ….ma lei non si rende conto di ciò che scrive?
    Tutte le nefandezze che ha elencate, sono il logico frutto che ha dato la sua resistenza.
    in bocca al lupo

  3. Caro Lupo Solitario proprio perchè è SOLITARIO non si rende conto del modo di come si esprime, innanzitutto. Quindi si è qualificato da se…, povero LUPO, viva un pò tra la gente la solitudine è una cosa brutta da vivere, se le piace… allora se la goda… tutto da solo
    BRV

  4. Come da copione il Venticinque Aprile invece di riunire continua a dividere gli italiani. Le ragioni sono molteplici e di diversa natura: storiche, politiche, culturali, biografiche, umorali, ecc.
    Per alcuni (la maggioranza?) è la data che segna la nascita di una nuova Italia, un’Italia appunto liberata da una dittatura criminale che ha gettato milioni di giovani in un’avventura folle e suicida, in una guerra che solo dei fanatici e dei pazzi potevano pensare di vincere, una guerra perduta già nel gennaio del 1941 con l’entrata degli Stati Uniti nel conflitto (se non addirittura prima con la mancata invasione dell’Inghilterra e con la successiva invasione tedesca dell’Unione Sovietica). A quel punto la cosa più saggia sarebbe stata quella di concordare immediatamente l’armistizio, senza dover subire i bombardamenti sulle nostre città (veri e propri atti di terrorismo contro la popolazione civile)e l’invasione angloamericana prima e tedesca subito dopo l’8 settembre del 43. E non mi si dica che non si poteva prevedere allora come sarebba andata a finire, con l’Inghilterra padrona del Mediterraneo e gli Stati Uniti padroni dell’aria!. Ad ogni modo la battaglia decisiva per le sorti della guerra in Europa è stata quella che per mesi si combattè attorno e dentro Stalingrado tra la fine del 1942 e l’inizio del ’43. Da quel momento in poi i tedeschi (e ,ahimé, gli italiani loro poveri alleati) non poterono far altro che ritirarsi lasciando sul terreno uomini e mezzi. A quel punto la guerra era vinta, e vinta, piaccia o non piaccia, da Stalin! Non era ancora finita, è vero, ma era solo una questione di tempo. Le armi segrete? Le avevano gli americani, anche grazie agli scienziati tedeschi e italiani ebrei fuggiti dalla Germania nazista e dall’Italia fascista. Ma sul terreno la guerra è stata vinta dall’Armata Rossa. Perché non ricordarlo? Questo non significa essere stalinisti, ma semplicemente obiettivi. E quello che successe poi è un’altra storia.

  5. ANCORA UNA VOLTA ….MI PREME PRECISARE CHE “lupo solitario” che ha scritto l’intervento in precedenza non è il sottoscritto.

    -“lupo solitario” Primo Carbone.

    Tutti possono darsi il nomignolo che desidera, tuttavia sarebbe “elegante” e LEALE precisare chi è la persona che scrive.
    ————–
    Per quanto mi riguarda ho già dato per un avvenimento luttuoso, demagogico e vile che oggi qualche “cieco” o in cattiva fede vuole ricordare.

    Fini è un infame traditore, che è stato bravo a soffiare l’amante a Gaucci, ex patron del Perugia calcio e ci ha fatto, probabilmente, anche dei figli.
    Questa “signora” probabilmente si sarà concesso al finito nazionale solo dopo che ha avuto in dote, donando successivamente al fratello, la casa a Monte Carlo.
    Questo mascalzone, ancora una volta ha saputo approfittare della posizione che occupava: questa volta è riuscito a farsi una sc…o.pxxa a spese dei sacrifici di centinai di camerati che avevano rinunciato anche a mangiarsi una pizza pur di contribuire per il sostentamento del MSI.dn.

    Voglio concludere questo mio intervento con una nota storica:

    Il fascismo al potere

    Se analizziamo il passato e cerchiamo di capire come si è arrivati alla lotta di liberazione, dobbiamo rivisitare gli anni che hanno visto la dittatura nascere e svilupparsi in un regime dalle caratteristiche sempre più totalitarie.
    1922. E’ bene non dimenticare che il fascismo andò al potere nel rispetto delle norme costituzionali di allora, cioè nel rispetto dello Statuto Albertino, che prevedeva che il Re chiamasse una persona a formare il Governo. Il Re chiamò Mussolini; Mussolini presentò il suo governo, il suo programma, ed ottenne la fiducia.
    Quindi, la nascita della dittatura è avvenuta nel pieno rispetto delle norme.
    Di Oscar Luigi Scalfaro
    ————
    GLI EROI SONO TUTTI GIOVANI E BELLI

    IO NON HO TRADITO.

    in bocca al lupo

  6. Meglio VIVERE SOLI CHE IMMERSI NEL “LETAME” DELLA TUA DEMOCRAZIA.

    “Ritto sulla cima del mondo, SCELGO, una volta ancora, la sfida alle stelle!…”

    in bocca al lupo

  7. Ma, signor lupo, ma che significa “nel rispetto delle norme”? L’assassinio Matteotti le pare il rispetto di una norma? L’olio di ricino? Le leggi razziali! Ma mille volte viva chi ci ha LIBERATI PER SEMPRE da questo orrore!

  8. Lei, gentile direttrice N.D. Rita Occidente Lupo , ci propone , come è giusto che sia, , il quesito della “resistenza” da parte del popolo italiano , dopo gli anni nefasti che avevano dissanguato il popolo italiano. Momento in cui l’Italia , tramite il Generalissimo Badoglio, in bene o in male , aveva scomodato il , futuro Presidente degli Stati Uniti , generale Ike Eisenhower , per condurlo sulla via dell’armistizio condizionato. Non so quanti ricorderanno di persona tali giorni di indescrivibile fame e di miseria che, , in quegli anni terribili , incombevano sulle spalle della squallida sofferenza dei cittadini. Si, è bene festeggiare la ricorrenza della “Libertà” , ma , a parer mio, bisognerebbe ricordarsi anche di quei ragazzi morti per la patria , (fascisti o non fascisti), ed anche di quei bimbi (oggi vecchi) che hanno subito tutto il male del mondo per motivi di guerra.
    Ricordo che in quei tempi la gente non era contro il fascismo e la Monarchia, ed è provato dal fatto che, quando si propose al popolo , se scegliere la monarchia o la Repubblica, la gente votò, si per la repubblica , ma non stravinse con grande margine di voti. I tempi delle “vacche magre non esistono più, né in Italia , ne in moltissime parti del mondo, tengo però a precisare che , seppure ho sofferto tutte le pene del mondo perché nacqui in quell’anno Santo del 1933 , rispetto comunque profondamente la storia del mio Paese, anche se sono uno di quelli che ha pagato di persona tutti i mali che hanno naufraga to i migliori anni della mia fanciullezza: senza pane, senza indumenti e senza istruzione scolastica, solo immane fatica fin da piccolissimo Ma amo ugualmente la mia Patria. bella e la benedico L’Italia sia, quindi, a beneficio delle nuove generazioni e di quei giovani che , eternamente , non trovano lavoro!
    Cordialità, Alfredo

  9. Condivido, gentile Direttrice, la conclusione del suo editoriale sul 25 Aprile. Anche se l’Italia di oggi non è certo quella per cui i partigiani hanno combattuto e per cui tanti sono caduti sul campo o sono stati torturati e poi impiccati o fucilati…Hanno combattuto non solo per un’Italia diversa e migliore ma anche per un mondo diverso e migliore. L’onore l’ha perso chi ha dimenticato o tradito quegli ideali, non chi ha dato la vita per realizzarli.
    Un riconoscente saluto da
    Fulvio Sguerso

  10. La grande Menzogna.
    La resistenza è stato il colpo MARAMALDESCO, ad una Patria Tradita, ad un alleato, anche se scomodo, che aveva aiutato (probabilmente anche in maniera interessata) l’Italia quando le “potenze” occidentali ci volevano prendere, con le sanzioni, per FAME.
    I GIOVANI e i meno giovani che aderirono alla RSI, erano, sopra ogni cosa, ITALIANI e vollero salvare l’ONORE della PATRIA, quella Patria che il RE, Badoglio, Togliatti, Pertini, e cento altri traditori, avevano svenduto allo straniero.
    La storia la scrive sempre il vincitore, ma viva IDDIO oggi c’è ancora chi ricorda la verità e la grida al “mondo assonnato e stanco”.
    Il Fascismo non fu mai un regime “TOTALITARIO”, certamente fu un regime AUTOREVOLE e per difendere l’Italia dalla deriva Stalinista degli anni venti e trenta, dovette indossare la “camicia dell’autoritarimo”.
    Dott. Sguerso, lei da studioso non può negare queste cose, solo chi guarda con occhi ideologici la storia passata può negare la realtà.

    Il Fascismo, come ho riportato sopra e viene affermato da un vecchio partigiano come Oscar Luigi Scalfaro, arrivò al potere DEMOCRATICAMENTE, gli eventi storici, la violenza dei comunisti e la violenza anche squadrista, portò Il DUCE, Benito Mussolini, a porre un freno tutto quanto stava portando l’amata Patria verso la guerra civile.
    Emblematica fu la figura di Italo Balbo che intervenne al gran consiglio del Fascismo, con le bombe a mano alla cintola, e chiedeva il permesso al DUCE di spazzare via dall’Italia ogni comunista, ogni opposizione.
    Cosa che Mussolini non ha mai neanche pensato.
    Infatti dicevo che il Fascismo non è stato mai “TOTALITARIO” poichè in Italia la Chiesa, Il RE, La Magistratura avevano grandi margini di indipendenza, cosa che in Russia ed in Germania(vere dittature) tali autonomie non erano concepite.
    Ricordiamoci che la magistratura ebbe la libertà, a conclusione di un regolare processo, DI ACCERTARE LA VERITà e di CONDANNARE gli esecutori materiali dell’omicidio del socialista Matteotti.
    Tanto per non dimenticare, il regime Fascista cadde quando nel consiglio dei ministri dell’8 settembre 1943, fu democraticamente sfiduciato.
    Quale parte avrebbero avuto i partigiani in tutta questa fase?
    Il loro intervento per “liberarci” dal fascismo è stato uguale a ZERO.
    Tutto il resto lo hanno fatto, i mercenari “marocchini-indiani-neozelandesi-sudafricani ecc. che hanno violentato le nostre donne e i nostri bambini ed i bombardamenti delle “fortezze volanti” americane che da oltre 15.000 metri hanno distrutto tutte le nostre città, la nostra PATRIA, uccidendo oltre duecentomila civili donne, vecchi, bambini ed obbligandoci a comprare la gomma masticante, quella che oggi tanti maleducati, sputano a terra sporcando le vie della nostre città.

    GLI EROI SONO TUTTI GIOVANI E BELLI

    IO NON HO TRADITO.

    in bocca al lupo

  11. Signor Lupo, PRIMA di Mussolini in Italia c’era uno Stato Sovrano NON Stalinista! Matteotti era un socialista! Le purghe, l’olio di ricino, le leggi razziali NON sono un modo per difenderci da Stalin! Ma quale indipendenza! Ma se i dissidenti venivano CONFINATI!!!

  12. Calma Lupo …
    credo che parlare per ipotetiche sia poco colto, ma dato che ritengo che i valori della Storia siano relativi a chi scrive la Storia e a chi ha vinto ma non convinto, proverò ad abusare delle “ipotetiche”. Il sud non ha avuto la “Resistenza”. Appena arrivati gli anglo-americani tutto il sud fu risparmiato dalla guerra civile e fraternizzò con i cosiddetti “alleati”. Nonostante le truppe algerine si fossero dimostrate un po’ prepotenti in Ciociaria. Le più gravi responsabilità le vedrei in chi, anziché venire ad una resa senza condizioni, preferì un governo voltagabbana. Per quel po’ che so di Storia on trovo “nobile” sparare su un uomo da postazione protetta e fare scatenare rappresaglie sui civili. Non trovo nobile che i partigiani andassero e venissero con disinvoltura dalle carceri perprelevare e fucilare in proprio e/o saldare conti personali. A qualcuno non piace il termine “guerra civile”? Tra duecento anni quando si saranno persi i dettagli rimarrà solo questo. Soprattutto questa data non significherà più nulla.
    Un ululato di parziale condivisione al Lupo.
    Carla

  13. Mi scusi, signor Primo Carbone (lasciamo per un momento il lupo tranquillo nella sua tana), mi vorrebbe enumerare una buona volta gli “ideali” per cui combattevano i nazifascisti e quelli per cui combattevano le formazioni partigiane del CLN? La scelta di combattere dall’una o dall’altra parte non è stata semplice né per gli uni né per gli altri. Lei crede che darsi alla macchia, o salire sui monti, o vivere e agire in cladestinità fosse uno scherzo? E, in definitiva, chi ha “tradito” di più l’Italia e gli italiani? Chi li ha mandati sui fronti di guerra sperando (da vero incosciente – a dir poco – quale si è dimostrato in tutto il periodo bellico!)che la guerra finisse in pochi mesi? Chi ha attaccato la Francia con la famosa “pugnalata alle spalle”? Chi ha mandato gli alpini senza equipaggiamnto adeguato a morire in Russia? ecc, ecc. Di fronte a queste evidenze lei continua a insistere sul “tradimento” di chi, dopo l’8 settembre, si è ribellato alla guerra del duce e del fuehrer, e ha combattuto perché quella follia finisse al più presto!
    Lei rimarrà certo nelle sue convinzioni, ma almeno ammetta che la categoria del “tradimento” non è univoca.
    Saluti da
    Fulvio Sguerso

  14. Ecco dott. Sguerso, lei mi ha dato una risposta ideologica: “L’uno è migliore dell’altro perchè….”
    Per carità: le sue considerazioni sono legittime, ma………non ha risposto alla mia domanda.
    Sig.ra Sabrina lei non è informata.
    Gli storiografi ufficiali le hanno nascosto una realtà scottante.
    Negli anni venti, in Italia, furono uccisi da squadracce comuniste e socialiste centinaia di Fascisti, in agguati e in scontri violenti.
    Per questo motivo Si potrebbero anche giustificare le azioni dei fascisti del tempo, come azioni di legittima difesa.
    La stessa aggressione a Matteotti, che gli costò la vita( il figlio di Matteotti ha dichiarato che l’omicidio del padre fu organizzato da potenti lobbie del petrolio in quanto aveva denunciato i loro loschi affari.Quindi Il Duce ed il Fascismo non centravano per niente con la sua morte, tranne che ad ucciderlo fu un noto squadrista, prezzolato, del tempo.),avvenne il giorno dopo che un deputato Fascista, a Roma, fu ucciso su un tram, mentre si recava alla camera dei deputati.
    Per quanto riguarda le famigerate e maledette leggi razziali furono promulgate nel silenzio totale sia di Benedetto Croce che di tanti altri antifascisti, cattolici e non cattolici, che godevano di ampie libertà sia di movimento che di parola.

    Dott. Sguerso, il fascismo non fu solo guerra perduta, ma a lei certamente non le saranno sfuggite più di Mille riforme che il “REGIME” apportò in soli 15 anni di governo dell’Italia.
    …..e non mi tentate….in caso contrario vi elencherò tutte e MILLE le GRANDI RIFORME del il Regime.
    Una per tutte:
    ” 1929: crisi finanziaria mondiale. Il mondo del capitalismo è nel caos:il Duce risponde con 37 miliardi di lavori pubblici e in 10 anni vengono costruite 11.000 nuove aule in 277 comuni, 6.000 case popolari che ospitano 215.000 persone, 3131 fabbricati economici popolari, 1.700 alloggi, 94 edifici pubblici, ricostruzione dei paesi terremotati, 6.400 case riparate, acquedotti, ospedali, 10 milioni di abitanti in 2493 comuni hanno avuto l’acqua assicurata, 4.500 km di sistemazione idrauliche e arginature, canale Navicelli; nel 1922 i bacini montani artificiali erano 54, nel 1932 erano arrivati a 184, aumentati 6 milioni e 663 mila k.w. e 17.000 km di linee elettriche; nel 1932 c’erano 2.048 km di ferrovie elettriche per un risparmio di 600.000 tonnellate di carbone; costruiti 6.000 km di strade statali, provinciali e comunali, 436 km di autostrade. Le prime autostrade in Italia furono la Milano-Laghi e la Serravalle-Genova (al casello di Serravalle Scrivia si trova una scultura commemorativa con scritto ancora “Anno di inizio lavori 1930, ultimato lavori 1933″)
    77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24)
    78. Attacco al latifondo siciliano
    ecc…..ecc.

    Pensate che in sessanta anni questo vostro regime democratico non è stato neanche capace di riformare la GIUSTIZIA.
    Ha saputo solo cancellare reati o accorciarne i tempi di prescrizione….bahhhhh.

    Per quanto riguarda il CONSENSO voglio solo ricordare che il “Manifesto degli Intellettuali Fascisti”, di Gentiliana memoria, fu sottoscritto da tutti, dico tutti, i professori italiani di ogni ordine e grado.
    Solo in 9, dico NOVE, non lo sottoscrissero e questi non subirono neanche un richiamo scritto dal regime, anzi alcuni di loro furono chiamati ad “arricchire” la grande enciclopedia TRECCANI.
    Ecco pregiatissimi VOI, questo è quanto ha fatto il Regime fascista ed oggi vediamo ciò che la Vs democrazia sta distruggendo:
    Se a voi questo sta bene………….

    in bocca al lupo

  15. Mah, il Bienno Rosso rispetto al Ventennio Nero non ha prodotto quasi nessun danno: una cosa è rileggere la storia, un’altra è avere gli occhi foderati di prosciutto.

    Abbiamo avuto un gruppo di disperati che tornavano da una guerra ALIENATI in un paese che ha provato a metterli a coltivare delle terre senza risultati: i vari Arditi non potevano che entrare in conflitto con chi lavorava quotidianamente PIU’ di otto ore al giorno con paghe ridicole. Questa banda di disoccupati ha poi formato le squadracce da tre soldi di cui si serviva Mussolini (e, anzi, a volte pare quasi che comandassero più questi squallidi figuri che Mussolini stesso).

    VIVA LA LIBERTA’, ABBASSO IL FASCISMO!

  16. Speravo in una risposta, non ideologica ma da studioso, dal prof Sguerso…..purtroppo non c’è stata:
    -.-.-.-.-.-.-.-.-.
    Sabrina ha detto
    Lupo, tiri fuori queste FONTI di cui è in possesso solo LEI!!!

    – 28 Aprile 2012 alle 08:4
    ———————————————
    1- Giorgio De Angelis (L’Economia Italiana fra le Due Guerre).

    2- Sabino Cassese, “L’Economia Italiana tra le due Guerre”.

    3- Roosevelt aveva impostato la campagna elettorale all’insegna del New Deal, ossia ad un vasto intervento statale in campo economico, in altre parole proponeva un’alternativa al liberismo capitalista. Una volta eletto, Roosevelt (e questo nel dopoguerra fu accuratamene celato) inviò, nel 1934, in Italia Rexford Tugwell e Raymond Moley, due fra i più preparati uomini del Brain Trust, per studiare il miracolo italiano. In merito lo studioso Lucio Villari osserva: .

    Roosevelt inviò Tugwell a Roma per incontrare Mussolini e studiare da vicino le realizzazioni del Fascismo. Ecco come Lucio Villari ricorda l’episodio, tratto dal diario inedito di Tugwell in data 22 ottobre 1934 (anche l’Economia Italiana tra le due Guerre ne riporta alcune parti, pag. 123): . In altre parole, anche Roosevelt per fare uscire gli Stati Uniti dalla crisi, propose il New Deal, che altro non era che una forma di STATO CORPORATIVO FASCISTA.


    Vi avevo “minacciato” di umiliare questi 67 anni della Vs. democrazia, citando le “MILLE” Opere e le “MILLE” riforme che il regime Fascista ha realizzato in soli 15 anni di gestione della vita italiana, quelle riforme e quelle opere che ancora oggi continuano ad essere attualissime e che ne continuiamo a godere i “frutti”.

    A voi antifascisti in buona fede, vi darò il tempo di rivedere le vostre idee, “studiate” e “conoscerete”.
    La prossima volta sarò “spietato”: vi dirò tutta la VERITà.
    .
    in bocca al lupo

  17. Nel New Deal era previsto il confino? Nel New Deal era previsto l’olio di ricino? Le leggi razziali? L’inutile spreco di gioventù inviata a morire con mezzi ridicoli al fronte (qualcuno ricorda le reni da spezzare alla Grecia)? Noi non possiamo parlare del BENE fatto dal Fascismo senza parlare dei suoi mali e delle sue degenerazioni.

    Posso anche convenire sul fatto che le sue parti buone non siano passate alla storia, però, lupissimo lupo, gli errori fatti sono macroscopici, a partire dal trattamento di chi dissentiva. Il problema non è solo economico, è anche sociale: tu non puoi creare una società dove ci sono squadracce che vanno menando a destra e a manca. E non ci si può attendere oggi che qualcuno non ricordi questo e ricordi invece le pensioni, la difesa del posto di lavoro o la bonifica della paludi pontine. Inoltre: è un CASO che tutte queste cose siano state fatte sotto questo regime, perché in altri posti in cui non c’era un regime del genere queste cose si facevano comunque.

  18. Vede, signor Primo (a proposito, non ha mai letto niente di e su Primo Levi? Le garantisco che le farebbe un gran bene!), lei definisce “ideologiche” le mie risposte, mentre considera le sue, evidentemente, fondate sulla realtà dei fatti. Io le avevo chiesto di elencarmi gli ideali, cioè i valori, per cui combattevano gli uni e gli altri, e lei mi risponde con un elenco delle opere del Regime e con il consenso che Mussolini ebbe, è vero, negli anni dal 1929 al 1938 (tra l’altro anche fuori d’Italia). Non si è mai chiesto perché nel ’43 questo consenso gli è venuto a mancare? Devo rifarle l’elenco degli errori disastrosi commessi dal Duce dal ’38 (anzi, dal’36)in poi? Quanto ai disastri della democrazia, direi che non sono della democrazia in quanto tale, ma
    dell’oligarchia economico-finanziaria e del sistema liberalcapitalista che riduce il lavoro a merce e la merce (e il mondo tutto)a danaro. Ideologia? Può darsi, ma il disastro attuale è frutto anche di una ideologia e di una prassi, appunto, liberalcapitalista tutt’alro che democratica. O per lei democrazia e sistema capitalistico-finanziario sono la stessa cosa?
    Un cordiale saluto.
    Fulvio Sguerso

  19. @Fulvio Sguerso:

    beh, attenzione: il lavoro è merce anche sotto i regimi comunisti. L’operaio sovietico veniva retribuito, quindi il suo lavoro sempre merce era.

  20. dott. Sguerso, mi fa specie la sua risposta, parla di ideali e di valori e mi dice che le sue non sono risposte ideologiche?
    Quello che per lei è una cosa “ottima” per l’altro non potrebbe esserlo e le confuterebbe con altri “valori” e con altre “idee”.
    Però lei è anche un CATTOLICO e quindi se non è un eretico le mie “idee” potrebbero collimare con le sue…..pardon….forse ho osato troppo………non vorrei che mi dicesse che è un “cattolico ADULTO”.

    Io sto parlando di Storia, quella storia con la “S” che i “vincitori” continuano a distorcere e oscurare solo perchè, come disse uno scrittore napoletano, Enzo Erra,scomparso solo da qualche anno, questi “signori” vogliono mantenere vivo la guerra civile , e quindi l’antifascismo militante, solo per mantenere divise le masse proletarie.
    Quindi ci possono dare in pasto al capitalismo selvaggio.
    Ad oggi, le voglio ricordare, sono 52 i suicidi, da Gennaio ad Aprile, di imprenditori ed operai che presi dalla disperazione hanno compiuto l’insano gesto.
    Lei sa che il Fascismo pose “concordia” fra il capitale ed il lavoro”, oggi la vostra democrazia ha compiuto un’opera simile, ha eliminato le disuguaglianze: OGGI SI SUICIDANO SIA IMPRENDITORI CHE OPERAI.

    sig. Stefano, ma lei sta scherzando????????????
    Si rende conto di ciò che sta dicendo?
    L’olio di ricino?
    Il confino?
    Le squadracce di picchiatori?
    Le ripeto,tutto questo si poteva guardare come un fatto “goliardico” a differenza di quanto avveniva negli altri “paesi” sia dittatoriali che cosiddetti democratici.
    In America ed in Inghilterra, come in Russia ed in Germania in Francia si sparava sui dissidenti e gli operai che scioperavano.
    Altro che olio di ricino, altro che qualche manganellate,il confino? una “vacanza” pagata in qualche paesino di montagna, oppure al mare. Voglio ricordare ai più che la polizia segreta Fascista, pagava l’esilio dei dissidenti(PERTINI) in quanto si preoccupava di dare una vita dignitosa all’estero anche a loro.
    Negli altri paesi la gente veniva mandata in Siberia quando gli andava bene.
    – Le cose sbagliate, dopo il 1938? ci sono state e per questo il Fascismo ha perso la guerra.
    Ma l’ONORE dell’Italia è un’altra cosa.
    Nella R.S. I. i giovani e i meno giovani si ritrovarono poichè i politici del tempo AVEVANO PRIMA CONDOTTO LA PATRIA AL MACELLO e dopo si defilarono dando la colpa esclusivamente al DUCE.
    Questa è la sola VERITà.
    Infatti nel mondo si ricordano degli italiani solo per coloro che da sempre, hanno iniziato una guerra su una”SPONDA” e l’hanno terminata sulla SPONDA OPPOSTA”………VERGOGNA!!!!!!!!!!!
    Onore a chi è ha avuto il coraggio di MORIRE per l’onore dell’ITALIA.

    GLI EROI SONO TUTTI GIOVANI E BELLI

    IO NON HO TRADITO.

    in bocca al lupo

  21. un amico presente in piazza, sull’onda dell’emotività (i manifestanti più accesi stavano cantando “Bella ciao”) affermava che la nostra Repubblica è nata dalla Resistenza. Io mi sono permesso di fargli osservare che Essa nacque da un referendum popolare (su cui gravò l’ombra di brogli elettorali) che mandò in esilio il Re d’Italia. L’amico, naturalmente, non ha condiviso e il dibattito è andato avanti per un po’. Mezz’ora dopo il tutto si è concluso al bar davanti a un buon caffè.
    Alla fine della mattinata mi è rimasta una constatazione deprimente, vale a dire che tanti parlano ed esprimono giudizi storici ad alta voce, pur avendo una conoscenza assai scarsa della storia.

  22. La mattina del 25 aprile ero in Piazza Ferrovia.
    Un amico presente in piazza, dichiaratamente di sinistra, sull’onda dell’emotività (i manifestanti più accesi stavano cantando “Bella ciao”) affermava che la nostra Repubblica è nata dalla Resistenza. Io mi sono permesso di fargli osservare che Essa nacque da un referendum popolare (su cui gravò l’ombra di brogli elettorali) che mandò in esilio il Re d’Italia. L’amico, naturalmente, non ha condiviso e il dibattito è andato avanti per un po’. Mezz’ora dopo il tutto si è concluso al bar davanti a un buon caffè.
    Alla fine della mattinata mi è rimasta una constatazione deprimente, vale a dire che tanti parlano ed esprimono giudizi storici ad alta voce, pur avendo una conoscenza assai scarsa della storia.

  23. @ Billy the Kid (che strano pseudonimo banditesco!).
    Beh, attenzione: dove mai ho scritto che la soluzione è (era)nel comunismo sovietico, cioè nel capitalismo di stato, e per di più totalitario? Lei mi applica etichette che non mi appartengono!
    Semmai, ho detto che l’ideologia unica, quindi totalitaria, del capitalismo finanziario globale produce disastri. Non crede?

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