Savona: pedofilia, la Diocesi attua programma preventivo

Giovanna Rezzoagli

La Liguria, in particolare il territorio in provincia di Savona, è ultimamente balzato al dubbio onore della cronaca a causa di numerosi episodi di pedofilia e molestie sessuali di cui si sono resi responsabili esponenti della chiesa cattolica. Al fine di arginare il fenomeno e, con ogni probabilità, con l’intento di tacitare la crescente critica sociale verso una sostanziale inerzia sconfinante in alcuni casi in vera e propria omertà, la Diocesi di Savona Noli ha deciso di attuare un programma di prevenzione attiva. Il vescovo Vittorio Lupi si è mosso in prima persona ed ha invitato tutti i sacerdoti, nonché tutti coloro che a vario titolo hanno contatti con minori nel contesto diocesano, a partecipare ad una serie di incontri con esperti del CISMAI di Milano, ente preposto alla tutela dei minori. L’iniziativa è assolutamente unica in Italia e rappresenta il primo concreto tentativo di guardare in faccia un dramma che coinvolge molte vittime innocenti. Come più volte si è avuto modo di sottolineare, la pedofilia è una piaga che coinvolge tutti i contesti della vita sociale, l’ambiente ecclesiastico è solo uno di essi. Risulta utile soffermarsi a riflettere su quanto potrà essere utile il ciclo di cinque incontri programmati dalla diocesi savonese e rivolti a chi, potenzialmente, può avere pulsioni pedofile. Non sarebbe stato ben più utile sovvenzionare una campagna informativa e di sensibilizzazione direttamente rivolta ai bimbi e ai giovani, nonché alle loro famiglie? I pedofili sanno perfettamente di nutrire determinate pulsioni, non a caso sovente organizzano la loro vita in modo e maniera tale da garantirsi contatti con vittime potenziali e, nel contempo, una buona maschera sociale. Non sono i pedofili a necessitare di corsi, ma le loro vittime, che non cesseranno mai di soffrire per il male ricevuto. In nessun contesto si attua prevenzione attiva contro la pedofilia, neppure in famiglia. Sono rari i genitori che hanno il coraggio di affrontare l’argomento coi loro figli. L’educazione all’affettività, seriamente affrontata senza falsi tabù e senza faziosità sarebbe utile. Chi se ne occupa?

4 pensieri su “Savona: pedofilia, la Diocesi attua programma preventivo

  1. Sì, avevo letto di questa iniziativa. Peccato che sia la Curia ad averla promossa, peccato pertanto che anche i relatori siano scelti dalla Curia stessa. Sa, ho il sospetto che chi copre questi vergognosi crimini non possa offrire un valido servizio di prevenzione. Resto della mia idea: i bambini vanno tenuti lontani dai preti almeno fin quando non abbiamo educazione e capacità di potere reagire assestando un sacrosanto colpo sul naso del molestatore in abito talare.

  2. Gentile Corinna, l’iniziativa ha avuto piuttosto risalto, io resto fortemente dubbiosa sui risultati in base alle considerazioni formulate nel mio scritto. Una seria campagna di prevenzione dovrebbe coinvolgere l’intera società e non solo il mondo cattolico, poichè la pedofilia è una piaga universale. La prevenzione andrebbe posta in essere con i bambini, anche piccolissimi, non con gli adulti che ovviamente non possono più essere potenziali vittime. Temo che l’iniziativa i questione altro non sia se non un’abile mossa diplomatica atta a calmierare quella parte di società che non è più disposta a chiudere occhi, orecchie e bocca. Il tempo darà le risposte, ammesso e non concesso che vengano resi pubblici gli esiti di questa iniziativa. Personalmente ne dubito fortemente.
    Grazie per il commento.
    g.

  3. gentile Giovanna, non dubito del risalto dato all’iniziativa. Dubito molto che sia il lupo a dovere mettere in guardia Cappuccetto Rosso. Perdoni pertanto la mia poca diplomazia se insegno alle mie due figlie come assestare un efficace colpo di gomito alla radice del naso tale da far mollare la presa di chiunque e lasciare nel contempo un segno indelebile per una settimana o più…
    Perdoni la mia poca diplomazia. Credo di più nel “fai da te” diretto che nella prevenzione di chicchessia e peggio ancora della curia vescovile.
    Con stima
    Corinna

  4. Gentile Corinna, l’insegnamento dato alle sue figlie è sicuramente pratico,ma temo poco utile. Il pedofilo ha un potere psicologico molto forte sulle sue vittime. Magari bastasse qualche legnata ben data. Il problema è gravissimo e la soluzione molto complessa. Un buon inizio è quello di dire basta all’omertà ed alla connivenza

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