Caro Presidente…

Angelo Cennamo  

“Chi evade il fisco non merita di essere italiano”. L’ultima esternazione del presidente della Repubblica a qualcuno potrà sembrare ovvia, a molti altri, inopportuna. E’ inopportuna, e aggiungerei infelice, ad esempio, per quei lavoratori ed imprenditori ( e sono tanti) che, nel tempo della peggiore crisi, per pagarle, le tasse, arrivano a commettere gesti estremi o a doversi privare del frutto di anni ed anni di duri sacrifici. Loro che non hanno mai goduto del privilegio ultradecennale di sedere nei banchi del parlamento, con tutti gli annessi e connessi che quegli scranni tutt’ora garantiscono anche a chi non ha avuto il merito di essere stato eletto, nè la fortuna, come lei, di alloggiare in palazzi sontuosi, pagati quattro volte quelli della Corona inglese. Caro Presidente, non pagare le tasse è contro la legge, ed è anche poco etico, ha ragione. Ma dare addirittura dell’antitaliano a chi non è in regola con l’agenzia delle entrate, talvolta per poche migliaia di euro, ci sembra un’iperbole crudele e intempestiva. Un maligno paradosso per chi sulla propria pelle non ha mai vissuto gli affanni e la disperazione che la ricerca o la perdita di un lavoro troppe volte provocano, invece, a milioni di contribuenti. Gli stessi che con i loro miseri proventi sovvenzionano le stanze di quei palazzi, così eleganti e stonanti rispetto alla quotidianità più diffusa. Non pagare le tasse è un’ingiustizia inaccettabile, dice bene. Ma lo è anche sottrarre ai cittadini oltre la metà dei loro redditi per mantenere una casta di politici tristemente supplita da un’aristocrazia di professori e di banchieri, per reiterata e manifesta inettitudine. E allora, Caro Presidente, il suo monito severo ce lo risparmi. Ci risparmi il moralismo facile e scontato sulla rigida fedeltà fiscale : non è il tempo, non è il luogo. Anche perchè, qui in Italia, di tasse si può anche morire. 

Un pensiero su “Caro Presidente…

  1. @Angelo:

    sì, ma si muore di tasse perché c’è qualcun altro che fa il furbo (e penso che il Presidente della Repubblica ce l’avesse con i furbi, non con gli altri). Se pagassero tutti probabilmente si pagherebbe tutti di meno. Che poi la pressione fiscale sia inaccettabile (fatto non considerato da nessuno dei governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni almeno), beh, non ci sono dubbi.

I commenti sono chiusi.