A te che leggi dopo mezzanotte…”Oh Toffee…”

Giuliana Rocci

Canzoni che non stancano mai: perchè non mollano mai la presa del cuore. Il mitico Vasco, che riesce ad inebriare una serata anche con la pioggia a catinelle, che se ne vien giù dritta dal cielo, con l’unico scopo d’innaffiare anche i pensieri. Lei ci pensava al settimo cielo, col naso appiccicato al finestrino posteriore della macchina, che stranamente quella sera l’ospitava. Una rarità che non guidasse lei. E che una volta tanto ci fosse qualche altro a farle da scudiero autoveicolare. Tanto, era sempre sola a doversela cavare: ed a dover sbrogliare le mille matasse che ogni giorno non temevano mai d’esser ripetute! Lui l’aveva telefonata: irraggiungibile in tarda mattinata, l’aveva richiamata…e questo contava! E le faceva salire il cuore alle stelle, la colonnina di mercurio pressoria, schizzar in alto…”Oh Toffee…”  Vasco le rimandava immagini suggestive. Quella canzone che poteva apparir noiosa, per il continuo ripeter sempre e solo il nome di lei: poche parole, giocate sulle suggestioni. Quelle che lei provava, mentre i pensieri le fuggivano dal finestrino, con l’unico anelito di raggiungerlo. Lui era su di giri: rideva a crepapelle dal solito cell, come  lei: entrambi, superfelici. Le vibrazioni, le percepiva perfino il fedele Motorola, che lei non mutava negli anni, se non nel modello. Anche in questo, era fedele..come le ricordava un suo amico, alto esponente che, per l’ uniforme che avrebbe dovuto indossare, ne capiva eccome di fedeltà! E mentre si trastullava tra i ricordi, le scene che Vasco le proponeva, le serravano il cuore “OhToffee…hai già preparato il caffè?? Saresti proprio una brava moglie”…un’intima dimensione domestica, due che convivono sotto lo stesso tetto amandosi tra mille scherzi. Mentre lui pensa che Toffee sia la sua compagna ideale, per osare in un rapporto duraturo nel tempo: Una moglie che sappia come stargli accanto, nella semplice quotidianità. Pensò a come sarebbe potuto essere con lui accanto: a cuscinate dal mattino, tra mille scherzi e risate. Eh sì, loro, insieme esplosivi, suggeriva qualche puttino che le svolazzava intorno, dileggiandola perchè ancora a distanza di tanto tempo, riprovavano stesse emozioni! “Oh Toffee…prendimi l’asciugamano, quello bianco …” ancora  Vasco, continuava a tentarla nei desideri, mentre doveva aver la testa da un’altra parte. Ma ormai, non le importava di dove doveva esser, tra volti ed applausi: voleva solo star con lui! Accidenti, che brutti scherzi fa il tempo, pensava stupita! Eppure credeva d’aver archiviato un sentimento, dopo altri volti che s’eran affacciati nella sua vita, tentando di mandarle in tilt il cuore. “Oh Toffee… dai che ho freddo….”Brr, continuava a piovere: avevano agganciato, con la promessa che l’indomani si sarebbero sentiti. Lei voleva vederlo: lui aveva un sacco da fare, ma lei insisteva, l’avrebbe raggiunto anche in capo al mondo e, anche non vedendo chiaramente… avrebbe visto come sbarazzarsi di tanto lavoro per incontrarlo…se lui avesse voluto… lui che non aveva tempo, preso dagl’impegni… ma che voleva ugualmente vederla!!! Lo sentiva, su quelle onde che il cell amico, quella sera le rinviava mandandola in tilt! “Oh Toffee…saresti proprio una buona moglie…” Sarebbe stato davvero bello potersi muovere con lui, in qualcosa di comune, perchè loro avevano tutto in comune, erano fatti l’uno per l’altro, come se da sempre si fossero conosciuti e quella sera, Vasco, con la sua Toffee, che le strapazzava sempre il cuore, le aveva ricordato che anche in passato, aveva pensato con lui a voce alta, addirittura ad un figlio in comune, quali caratteristiche avrebbe avuto: oggi, il figlio entrambi lo avevano allevato e nutrito senza rendersene conto, a perfezione…il loro amore che non li avrebbe mai abbandonati!