Il Farro: antico tesoro ritrovato

Giovanna Bergamasco

Antichissimo cereale (10.000 anni), sembra essere originario della Mezza Luna Fertile (tra Iran, Iraq, Siria e Palestina), da qui si è poi diffuso in Egitto (è stato trovato nelle tombe egizie), nel Bacino del Mediterraneo e in Italia dove fu introdotto dalle colonie degli antichi greci. Nella Bibbia Ezechiele lo usava come uno degli ingredienti per il suo pane. Per secoli il farro è stato l’alimento fondamentale dei romani che preparavano due tipi di pane: la puls, pappa di frumento di uso comune; e il libum, un pane edulcorato con il miele che si offriva agli dei. Trattato alla pari di un bene molto prezioso, il farro era considerato merce di scambio come paga per i soldati (i cosiddetti “chicchi della potenza”). E ancora, nel rito della cumfarreatio, durante il matrimonio, la sposa offriva allo sposo un dolce o un pane fatto con la farina di farro, che consumavano insieme. Inoltre, in alcune cerimonie religiose veniva offerto come dono propiziatorio agli dei. Insomma sembrava che il suo successo non dovesse avere mai fine ma, dopo la coltivazione di altre varietà di cereali come riso, frumento e mais, la coltura del farro cominciò progressivamente a rallentare fino a scomparire. Nel medioevo la coltivazione del farro venne infatti abbandonata perché la raccolta era resa difficoltosa dal fatto che i chicchi tendono a cadere e disperdersi sul terreno, man mano che maturano. Il chicco era inoltre avvolto da una pellicola esterna molto dura e perciò i Romani si videro costretti a inventarsi una festa agricola, la Fornacalia,  in onore di Fornax, l dea delle fornaci, che presiedeva alla tostatura del farro bruciato in suo onore, affinché i forni non s’incendiassero durante l’anno in corso. La festa doveva  servire a  diffondere la pratica di arrostire il farro, per liberarlo dalla buccia. Ma poi fortunatamente, sono state riscoperte le ottime proprietà dietetiche del farro e si è ripreso a coltivarlo in Italia, soprattutto nella Garfagnana, in provincia di Lucca. Il farro è senza dubbio il cereale in chicchi più indicato per la facilità di cottura, il gusto e le caratteristiche nutrizionali. Cresce bene in terreni poveri ed è molto resistente al freddo. Quindi per concludere si può ben dire che la Terra  nonostante i millenni – abbia fatto ritrovare e splendere nuovamente la sua antica vena d’oro, per farne dono ai suoi figli e continuare a vivere.