Bracigliano: amministrative, Iuliano, politica ancora un’arte!

Rita Occidente Lupo

La politica, che Pericle elesse ulteriormente come nobile arte da perseguire per il bene della democrazia e dei cittadini, troppo confusa e bistrattata. Ammuffita, dietro gl’impolverati scaffali annalistici, che registrano le fatiche di quanti si son lanciati nella sfera sociale, per contribuire allo sviluppo socialmente istituzionale della civitas. In tanti, ormai, non più colletti bianchi, ad imbarcarsi in avventure che masticano poco o niente. Improvvisati dall’entusismo del momento, che rischia di contagiare il protagonismo qualunquista. In pochi a saperne cogliere le dinamiche, a saper gestire ruoli, senza carpirne frutti personali. Pie intenzioni, la molla di quanti decidono di stampare depliants coloratissimi, con le ultime foto tratte da facebook. O con profili e programmi sempre più ritoccati dal complice photoshop. Ogni elezione, una chiamata alle armi. Ogni squilla per le urne, miccia per saggiare consensi, tastare umori, verificare credibilità. E, nei piccoli centri urbani, nelle realtà limitrofe alle metropoli asfissianti, la politica si tinge di chiacchiericcio davanti ai bar, di piccole indiscrezioni imbastite sull’inciucio, companatico di serate ingannate dall’abitudine. A Bracigliano, ridente Comune al confine tra la Valle dell’Irno e l’Agro-NocerinoSarnese, urne aperte il 6-7 maggio per la fascia tricolore. In corsa, al momento, quasi ufficiali le candidature di Antonio Rescigno e Gianni Iuliano. Se per il primo, il lavoro voto su voto, avviato già dalle precedenti amministrative, allorquando corse contro Ferdinando Albano, sindaco uscente al secondo mandato, dopo esser stato con lui in squadra nel primo mandato consiliare: per il secondo, all’opposizione, tutt’altra storia. La politica di Iuliano, viene da lontano. Nel senso che respira aria di partito e conosce le stagioni della Prima Repubblica. In varie mansioni, assessore, senatore, già sindaco bis di Bracigliano, vice presidente provinciale, presidente Comunità Montana e tanti altri ruoli ancora, l’ex parlamentare ritenta la sua corsa verso la fascia tricolore. Il suo modo di porsi, sempre connotato da estrema discrezione e squisita disponibilità. Un amico per tutti, un medico per tanti, riferiscono in paese, conoscendolo dai primi vagiti:  anche durante il suo mandato parlamentare, non rinnegò mai il contatto umano, alternando febbrilmente serrati ritmi istituzionali, a quelli legati alla professione ippocratica. Già plaudito da massicci consensi in altre competizioni, nonostante gli echi nazionali abbiano segnato una debacle per il centro-sinistra da qualche tempo. Ora, Bracigliano, suo paese natale, ancora una volta pista d’una corsa in cui l’ex senatore, sportivamente come sempre, cercherà di riconquistare quella prima poltrona comunale, ceduta al suo storico nemico Ferdinando Albano. Allorquando questi lo sfidava, agognando di voler servire il suo paese da sindaco. Dopo il secondo mandato, inevitabile il cambio della guardia: e Iuliano fece posto al suo rivale, col quale ricucì un’intesa politica, riponendo l’ascia della guerra partitica. Ed il paese, sembrò entusiasta che Albano, amato per le sue spiccate doti umane e professionali, sempre pronto a correre a capezzale  infermi, potesse sedere al posto del suo antagonista d’un tempo. Poi, nel tempo, gli umori mutati. La folla, quella stessa che aveva prima salutato il Cristo all’ingresso in Gerusalemme con ramoscelli d’ulivo, per poi decretarne la morte dopo qualche giorno, al posto di Barabba, pronta a dar sfogo allo scontento. E ad affidarsi ad un altro apparente veltro! Sempre così: specialmente quando la politica è intessuta di clientelismo, come avviene nelle piccole comunità, basata sul favoritismo da distribuire a destra ed a manca. Iuliano, che invece ha sempre perseguito una politica d’opinione, un servizio sotto l’egida d’un Campanile partitico, sotto il quale ritrovarsi anche per un lavoro di squadra, su tutt’altra sponda. Quella di chi non si tappa le orecchie dinanzi agli scandali dell’ultim’ora, di chi non distoglie lo sguardo dall’ennesima inchiesta politica, non avendo scheletri nell’armadio nè corruzione di cui temere. Questo, Bracigliano, lo sa bene, per cui, dopo la deposizione delle liste il 3 aprile, dovrebbe non nutrire indecisioni nel riconfermarlo Sindaco!