Cava de’ Tirreni: Galdi risponde sul caso Marco Senatore

In risposta alla richiesta di dimissioni, avanzata dai consiglieri comunali Del Vecchio, Monetta, Palumbo e Alfieri, del consigliere Marco Senatore dall’incarico di capogruppo consiliare perché, a loro dire, colpevole del cattivo risultato riportato dal sindaco Galdi all’ultimo Congresso del Pdl e non in grado di gestire, nella maniera più appropriata, il gruppo,   il sindaco Marco Galdi ha dichiarato: <<Comunico di non condividere la pubblica mozione che alcuni Consiglieri comunali hanno mosso al capogruppo del Pdl Avv. Marco Senatore, a maggior ragione se proveniente da quanti, pur tesserati, hanno scelto di non partecipare al Congresso provinciale, che in ogni caso ha visto il sottoscritto eletto come componente del Coordinamento provinciale del Pdl. Nel riconfermare personalmente, nella qualità di componente del Consiglio comunale, la mia fiducia e stima al Capogruppo Marco Senatore, invito i Consiglieri a confrontarsi all’interno del Gruppo, evitando di aprire sterili polemiche sui mezzi di informazione>>. Il vicesindaco Luigi Napoli ha dichiarato:<<Da consigliere provinciale del Pdl e da componente dell’esecutivo provinciale del partito, non condivido in maniera più assoluta la mozione di sfiducia all’avvocato Marco Senatore. E’ un capogruppo che ha ben operato in questi mesi e che sta svolgendo un ruolo di coordinamento anche con gli altri gruppi, sull’indirizzo e sull’azione politica dell’Amministrazione. Quindi, al consigliere Marco Senatore va la mia personale fiducia e quella di tutti i consiglieri comunali che fanno parte del gruppo di “Cava per le Libertà”. Credo che tutte le motivazioni alla base di questa sfiducia, addotte dai consiglieri comunali Del Vecchio, Monetta, Palumbo e Alfieri, siano del tutto infondate. La partecipazione politica è fatta di presenzialismo che significa anche partecipare a quelle che sono le manifestazioni pubbliche del partito e ai Congressi. Probabilmente i consiglieri che hanno avanzato la richiesta di dimissioni dell’avv. Marco Senatore non si sono mai sentiti del Popolo della Libertà>>. Il capogruppo del gruppo consiliare “Cava per le Libertà – Pdl – Principe Arechi”, Vincenzo Landolfi, ha dichiarato: <<La mozione di sfiducia nei confronti del capogruppo Marco Senatore, proposta dai consiglieri Del Vecchio, Monetta, Palumbo e Alfieri, non mi trova assolutamente d’accordo poiché non riesco ad individuare una sua specifica responsabilità nelle ultime vicende che hanno interessato il partito. Del resto, devo dire che da quando l’avv. Marco Senatore è capogruppo del Pdl si è creata un’ottima sinergia, una maggiore coesione tra i due gruppi. E’ necessario che tutti i consiglieri facciano il proprio dovere e siano leali nei confronti del sindaco e dell’Amministrazione. Credo che questo sia l’unico modo per riuscire ad ottenere un’azione efficace e portare avanti una politica più attenta nei confronti della città>>. Il consigliere regionale, On. Giovanni Baldi, ha dichiarato: <<Piena solidarietà al capogruppo consiliare del Pdl, avv. Marco Senatore. Sta svolgendo il suo ruolo  in seno al Consiglio Comunale della Città con grande cura, scrupolo e capacità politica. Non condivido, dunque, e né comprendo l’attacco che gli è stato portato, anche perché non capisco cosa gli imputerebbero rispetto alle vicende legate all’elezione del nuovo coordinamento del Pdl>>. Il presidente del Consiglio comunale, Antonio Barbuti, ha dichiarato: <<E’ ingeneroso da parte degli amici consiglieri Del Vecchio, Monetta, Palumbo e Alfieri individuare nel capogruppo Marco Senatore responsabilità sui risultati del Congresso. Marco Senatore si è attenuto alle decisioni organizzative locali. Se il risultato è stato quello che è stato significa che qualcosa non ha funzionato nell’organizzazione, volutamente o non volutamente, “quien fabe”. Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che non è facile per nessuno essere capogruppo di un gruppo di 15 consiglieri comunali, con problemi che indubbiamente nella politica e, in generale, ci sono. Marco Senatore sta facendo bene e va sostenuto. Un suggerimento, infine, al capogruppo del Pd, il mio amico Vincenzo Servalli, di non commettere il mio stesso errore e di collaborare nel rispetto dei ruoli per un rilancio vero della politica e per porre in sicurezza la nostra comunità>>