Salerno Calcio con la Cynthia, il Marino resta a – 6

                        Maurizio Grillo

Non c’è due senza tre. Il Salerno conquista la terza vittoria consecutiva battendo la Cynthia all’Arechi. Massimo risultato, minimo sforzo: l’undici di Perrone non fatica più di tanto per avere la meglio sulla compagine laziale. Vanno a segno tre dei “fantastici quattro” (Mounard, Caputo e De Cesare) e la squadra compie un altro importante passo verso la Lega Pro. Il vantaggio sul Marino rimane inalterato, ma il traguardo finale si avvicina. La gara ha avuto un padrone incontrastato per tutto l’arco della sua durata perché la Cynthia, dopo un inizio favorevole, è calata di intensità con il trascorrere dei minuti. Il Salerno ha impostato la gara per offrire il periodo di massimo sforzo offensivo nei momenti topici della stessa. Alla stessa maniera di un diesel, la Perrone band ha trovato la rete alla prima vera occasione ed ha messo in cassaforte l’incontro con il rigore di Caputo a fine primo tempo. La ripresa è vissuta sulle numerose chances da gol sprecate dalla squadra, del primo gol siglato in casa da De Cesare e della marcatura della bandiera realizzata da De Angelis sempre dagli undici metri con una conclusione che ha lasciato di sasso Sestito, praticamente inoperoso quest’oggi. La difesa ha retto abbastanza bene l’urto degli avversari: Calori ha disputato la solita gara diligente; Chiavaro, al rientro nell’undici base, ha fornito solidità ad un reparto difensivo nel quale capitan Giubilato si è reso protagonista di una prova insufficiente per la troppa libertà concessa a Marco De Angelis e per il grave errore sul finire di gara quando, anziché servire il tutto solo Gustavo, ha preferito continuare l’azione personale facendosi ribattere il tiro dal portiere avversario. Anche Avagliano non ha offerto una gara sufficiente poiché la Cynthia ha creato diversi pericoli dalla sua zona di campo ed il terzino stava per compromettere l’intera gara della propria squadra con il pallone perso in area e l’occasionissima sciupata da De Angelis. Il centrocampo sembra, invece, aver trovato la propria quadratura. Giacinti e Proia sono motorini inesauribili e forniscono il loro prezioso contributo alla causa recuperando numerose palle ed impostando l’azione di gioco; Montervino ha giocato la solita gara di sostanza e spesse volte si è reso protagonista con inserimenti offensivi. Il mastino di Taranto avrebbe potuto mettere il proprio sigillo al match se non avesse sbagliato clamorosamente il pallonetto a tu per tu con Boccolini nel finale. L’attacco è stato devastante: i tre uomini che si alternano in avanti sono di categoria superiore e trascinano sempre la squadra alla vittori. E’ bastato un lampo di Caputo per accendere la lampadina. Il trequartista blaugrana ha propiziato il gol di Mounard e poi ha timbrato il cartellino trasformando dagli undici metri. Mounard ha il merito d’aver sbloccato la gara (decimo gol stagionale) e di aver regalato un assist al bacio per De Cesare, autore quest’ultimo di una gara volitiva. Il Toro di Mariconda, alla seconda marcatura con la maglia del Salerno, la prima in casa, avrebbe preso mezzo voto in più se non avesse causato il penalty in favore della Cynthia con il suo fallo di mano sulla punizione di De Angelis. Il più in ombra dei fantastici quattro è stato, senza dubbio, Biancolino, autore di una prova non scintillante e reo d’aver mancato diverse facili occasioni da gol. La Perrone band può gioire, dunque, per tre punti importanti ed è sempre più capolista. Numeri alla mano al Salerno bastano 16 punti per raggiungere la Lega Pro se il Marino mantiene il suo stesso passo. L’obiettivo è quello di conquistare nel più breve tempo possibile i punti necessari alla promozione già a partire dal prossimo impegno esterno di Budoni.