Sulle tracce di Francesco Saverio (missionari saveriani)

Padre Oliviero Ferro

3 dicembre 1895 nasce il “seminario emiliano per le missioni estere”. Il fondatore era un giovane sacerdote di Parma, don Guido Maria Conforti. Era stato affascinato dalla lettura della vita di s.Francesco Saverio. Voleva diventare missionario anche lui, ma poi, per cause superiori (il vescovo lo aveva chiamato a collaborare con lui, il papa lo aveva fatto diventare arcivescovo di Ravenna, e poi vescovo di Parma) aveva scelto di fondare questa famiglia religiosa che diventeranno i Missionari Saveriani. Voleva continuare la missione del Saverio e per questo li inviò in Cina. Guido Conforti (san Guido dal 23-10-2011) era nato a Casalora di Ravadese (Pr) nel 1865 e morto a Parma nel 1931 (prima di morire aveva fatto tempo ad aprire una casa missionaria a Vallo della Lucania). Il Carisma saveriano è racchiuso nel suo motto “In tutti Cristo” e lo dobbiamo portare a tutti, perché è “la carità di Cristo che ci spinge”. Insomma il Cristocentrismo, vedere-cercare-amare Dio in tutto. I Saveriani lavorano soprattutto nell’animazione missionaria, nella promozione umana e nei vari luoghi del mondo sono al servizio della Chiesa locale per farla sentire parte di una grande famiglia. Era il suo “audace progetto”: fare del mondo una sola famiglia. Sono presenti, oltre che in Italia, Spagna, Inghilterra,Francia, in Congo Rd, Sierra Leone, Camerun, Ciad, Burundi, Mozambico, Brasile, Stati Uniti, Messico, Colombia, Bangladesh, Filippine, Giappone, Cina. E fra poco, inizierà la missione in Tailandia. Sono all’incirca 900.Dallo spirito del Conforti e da padre Spagnolo e madre Bottego sono nate le Saveriane e da alcuni anni anche i Laici Missionari Saveriani. A Salerno sono presenti dal 1960 (precedentemente: 1930 a Vallo della Lucania e 1947 a Salerno in via Tasso). Dopo aver avuto una casa apostolica(seminario minore), ora si dedicano all’animazione missionaria della diocesi, alla cura della cappella universitaria, all’animazione degli scout, seguono molti gruppi di giovani, collaborano alla pastorale giovanile e vocazionale e naturalmente aiutano le parrocchie delle diocesi della Campania e chiunque ha bisogno di sentirsi parte della grande famiglia del mondo. Tra le varie iniziative, c’eravamo dimenticati, c’è l’animazione nelle scuole per un discorso interculturale e sulla mondialità (mostre interculturali e visite nelle varie classi).