Salerno: San Giuseppe da Romolo, tra gusto e tradizione

Rita Occidente Lupo

La festività del papà, ricordata guardando alla famiglia di Nazareth, in cui il Padre putativo del Bimbo Gesù, protettore di ogni papà, esempio nella fatica della genitorialità. Con questa ormai consolidata festa, tante dolcezze. Per antonomasia, la zeppola, che omaggia la ricorrenza, in mille modi. “Non quella fritta natalizia- riferisce Remo Mazza, proprietario della pasticceria doc salernitana, in Corso Garibaldi 33– che riserviamo solo allo spaccato di fine anno. A marzo, i nostri clienti richiedono sempre maggiormente le zeppole a bignè, che da anni detengono il primato. La pasta, fritta o al forno, quella appunto dei bignè, poi farcita con crema bianca ed amarena di rito. In quanto alle graffe, quelle tutto l’anno occhieggiano dai nostri banconi.” Nessuno riesce a tirarsi dietro dinanzi alla ghiottoneria, capiamo al volo entrando nella vetrina del dolce d’ogni tempo, che coniuga qualità e sapore con estrema disinvoltura. E, per le imminenti festività pasquali, già le uova artigianali sorridono con mille fiocchi. Insieme alle pastiere. “Abbiamo creato una nuova qualità della tradzionale torta di grano- rivela Grazia Palo alla cassa.- Data la nostra localizzazione presso la stazione ferroviaria, in ogni tempo produciamo pastiere di grano, perfino nel mese di agosto, perchè le richieste non guardano al calendario. Per continuare ad essere innovativi, questa Pasqua ci vedrà alle prese con una produzione di tale propdotto, con alcune diversificazioni: alla pasta frolla, crema all’arancia e soufflè di pastiera, con tanta panna. La pastiera semifredda, potrà così essere degustata miscelando il classico dolce, al tradizionale gusto del freddo.” Un dolce da gustare anche a distanza di giorni, come gli altri che dai banchi frigo invitano alla degustazione: dalla nocciolotta, alla venere bianca e nera, solo per citare alcuni prototipi che l’arte di Romolo, non cessa di offrire ai clienti di ogni tempo ed età!