Vallo di Diano: Se non ora quando “Funerali di Stato per Placido Rizzotto”
Oggi il Consiglio dei ministri è chiamato ad esprimersi a favore dei funerali di Stato per Placido Rizzotto, dopo che è stato accertato che i resti ritrovati il 7 settembre 2009 presso le foibe di Rocco Busambra a Corleone appartengano al sindacalista socialista ucciso, all’età di 34 anni, dalla mafia nel 1948 a causa del suo impegno a favore del movimento contadino per l’occupazione delle terre siciliane. La richiesta di officiare le esequie solenni di Placido Rizzotto è da intendersi quale il giusto tributo a chi ha pagato con la vita la difesa a favore della dignità di chi voleva lavorare senza per questo essere costretto ad abbassare la testa ai soprusi di chi disponeva delle vite dei lavoratori a suo piacimento. Il Comitato Se non ora quando – Vallo di Diano invita ad apporre la propria firma alla petizione in rete promossa dall’associazione Articolo 21 che, finalizzata a sollecitare la celebrazione di tali funerali, vuole essere anche un riconoscimento a quanti, come Placido Rizzotto, hanno perso la vita contrastando le mafie di ogni natura e di ogni colore. Che questo dovuto riconoscimento avvenga proprio in prossimità della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafia, organizzata da Libera per domani a Genova, è un motivo di viva soddisfazione per don Luigi Ciotti che, fin dalla fondazione dell’associazione da lui presieduta, ha condiviso con la famiglia di Placido Rizzotto “il sogno che venissero celebrati i funerali di Stato, pensando a lui ed ai tanti altri di cui oggi non sappiamo ancora nulla”. Certo sono passati tanti anni dal vile omicidio di questo sindacalista siciliano profondamente attaccato ai valori della democrazia, in quegli anni così giovani in Italia, ma proprio nella sua figura c’è un richiamo fortissimo a ritrovare le radici della Repubblica per essere oggi ancora più forti a battere le nuove mafie. Il Comitato Snoq si associa all’iniziativa, proposta dalla Cgil siciliana, di far provenire da ogni regione e comune d’Italia una pietra, tipica del luogo di provenienza, per costruire la tomba di Placido Rizzotto a Corleone. Mariella Maggio,segretaria generale del suddetto sindacato, dice che “in tal modo si vuole dare un segno di un Paese unito nella lotta contro la mafia, che si stringe attorno a un suo martire”. Difatti siamo dell’opinione che ogni contributo, ogni proposta, ogni iniziativa tesa a commemorarlo contribuisca a dare ancor più valore ad un impegno civile, che ha bisogno sempre di nuove energie per rinvigorirsi e produrre nel tempo risultati sempre più positivi ed utili.
Comitato Se non ora quando – Vallo di Diano