Maiori: XII ediz. premio Roberto Rossellini

Si apre il 15 e proseguirà fino a sabato 17 marzo la dodicesima edizione del Premio Roberto Rossellini a Maiori all’insegna del cinema indipendente e d’autore. Anche quest’anno la selezione dei film  è stata pensata in pieno spirito rosselliniano, che cercava di fare del cinema “un’arte utile”. Tra i tanti sogni di Roberto Rossellini c’era sicuramente quello di avere una macchina da presa senza pellicola per abbattere i grandi costi di produzione e rendere la realizzazione di un film accessibile ad un numero sempre maggiore di persone. La rivoluzione digitale ha attuato in gran parte i sogni del regista di Paisà e la maggior parte dei lavori audiovisivi che sono proposti in questa edizione del Premio ne sono una conferma. Giovedì 15 marzo dà inizio alla kermesse “Di mestiere faccio il paesologo” di Andrea D’Ambrosio (60’ documentario 2010) all’Auditorium “L’incontro” delle Scuole medie alle 10.30. E’ un film documentario su uno scrittore particolare e “nuovo” nel panorama letterario e poetico italiano. Infatti, Franco Arminio, che vive e lavora in Irpinia, si è inventata una nuova forma di letteratura e di disciplina: la paesologia. Ma il film non è una banale, nostalgica apologia idilliaca sui paesi della profonda provincia italiana. Il protagonista non riesce a vivere nel paese di Bisaccia, ma nemmeno riesce ad andarsene via. Gira nei paesi dell’Irpinia e della Lucania abbandonati e sperduti, quelli dove a vivere sono rimasti solo i più deboli, perché la maggior parte sono andati via a cercare la vita. Alle 18 (Palatenda Porto turistico) sarà la volta del film “Zio Angelo ai tempi moderni” di Daniele Chiariello (86’ 2011). Frizzante e di grande ironia il film ha un cast di giovani pensionati, divertiti, esilaranti, di una gioia contagiosa, alle prese col mondo moderno. Il protagonista, Zio Angelo Lopardo, di 85 anni saldo nel suo tradizionalismo che ci affascina e rassicura, non è tuttavia al di fuori dalla modernità, ne è fortemente incuriosito, ripone dubbi, quesiti, critiche, tutto nello scorrere leggero e fluido della propria quotidianità, e ci pone il vero grande interrogativo: oltre il materialismo dov’è il senso dei tempi moderni? A seguire “Ageroland” di Carlotta Cerquetti (50’ documentario 2010). È raro che un documentario che tratti della Costiera amalfitana, o anche dei paesi limitrofi, non scada inevitabilmente nel folklore da cartolina, nello stereotipo e nel convenzionale. Invece Carlotta Cerquetti – grazie soprattutto all’intraprendenza del vulcanico Sabato Cuomo – è riuscita a confezionare un film intrigante, divertente, che per un documentario è cosa rara. Conquistata dai messaggi via internet di Sabato, che le ha raccontato la magìa della sua tabaccheria, è partita da Roma per conoscere Agerola. Il documentario è imperniato sulla figura del tabaccaio, ma soprattutto sulla variegata umanità che frequenta il negozio. Questo posto è l’esatto contrario di quanto sintetizzato da Marc Augè nel concetto di non luogo. È il luogo per eccellenza. Protagonista della mattina del 16 marzo sarà “La volpe a tre zampe” di Sandro Dionisio (90’ 2002 Auditorium “L’incontro” Scuole medie ore 10,30). Sarà lo stesso regista a raccontare il suo film: Napoli, 1956. Una città che più delle altre vive sospesa fra tracce di guerra e speranze di un futuro diverso; un anno più degli altri destinato ad essere ricordato. Nel campo sfollati della periferia di Napoli il piccolo Vittorio si divide tra lo squallore della sua realtà e il sogno di una vita migliore oltre Oceano. Il suo rifugio, il luogo della fantasia e dei sogni, è la sala cinematografica dove i primi piani della splendida Susan Hayward si confondono con il profilo di Ruth, la dolce americana sposata con un generale della Nato che per Vittorio diventa il legame con quel mondo dorato, e il simbolo di una femminilità delicata ed elegante che lo seduce. Molto atteso il film “I primi della lista” di Roan Johnson, ( 2011 85’ Palatenda Porto ore 18.00), autore finalista di un  cortometraggio realizzato in una delle prime edizioni del premio Rossellini  e che torna a Maiori da regista “adulto” con un film di successo dell’appena trascorsa stagione. I primi della lista racconta di una storia vera, successa il 1 giugno 1970. Dopo le manifestazioni degli studenti e gli scioperi, l’Italia è a un bivio: da un lato ci sono ancora l’ingenuità e i sogni sinceri della stagione del ‘68 dall’altra sta iniziando una lotta interna sempre più cruenta. A chiudere la manifestazione sarà la serata di gala (17 marzo ore 19.00 Palatenda Porto turistico) con la consegna del premio Roberto Rossellini.