Vallo di Diano: Codacons, copiare bene per informare meglio

Quando si dice la forza delle idee. E non si ha idea della forza che si impiega nell’affiggere, a spese dei cittadini, degli avvisi riportanti un parere della Commissione Nazionale per la Vigilanza sulle Risorse Idriche. Con dati errati. Come in campagna elettorale, il numero di manifesti è proporzionale alla forza che si vuole mostrare di fronte ai cittadini, che devono così sentirsi obbligati a credere che esista l’articolo 153 comma 2 del D.Lgs.vo 252/2006. Forse si voleva citare qualche altra legge, magari la 152/2006. Ma non crediamo che vi sarà un eguale dispiegamento di forze per chiedere scusa ai cittadini di questo errore e, soprattutto, del burocratese con il quale si è tentato di spiegare il “parere” della Commissione. Da tutto questo si evince solo il disturbo di un manovratore che non ha alcuna intenzione di essere disturbato oltre. Questa lotta di liberazione dell’acqua salese, che da quest’anno sarà ribattezzata acqua salata, per via degli aumenti dell’ordine del 40% delle tariffe e per via dei vari balzelli a cui la Carta dei Servizi (nuova stella polare degli utenti, secondo il Sindaco – ex membro del CdA dell’ATO 4) dovrebbe tuttavia passare attraverso il referendum che il Comitato ABC di Sala Consilina ha proposto. Due quesiti: il primo di caratttere consultivo, per la creazione di un’azienda speciale di diritto pubblico; il secondo abrogrativo della delibera con la quale il Comune di Sala Consilina trasferisce al CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania, senza il consenso dei cittadini, la gestione della rete idrica comunale. E per superare l’impasse del consenso, quella del referendum potrebbe essere la strada maestra. Così anche l’Amministrazione di Sala Consilina potrebbe evitare di arrampicarsi su scivolosi specchi. E, chissà, durante la campagna referendaria, si potrebbero far apparire dei mega-cartelloni, dove si avrà cura di riportare il nome del vero “mandatario elettorale”, riproducenti scene di tripudio per questa bellissima conquista amministrativa. Eppure, a notare l’impatto visivo dato dal numero dei manifesti sbagliati affissi in paese, ci tornano alla memoria le rappresentazioni iconografiche dei cartelloni Hollywoodiani, visibili a tutti, tranne che ai controllori del buon andamento della campagna elettorale, che intanto si svolgeva in modo scorretto, essendo i manifesti della lista n. 1 sistematicamente occultati da entrambe le liste avversarie (2 e 3). Tiremm’ innanz’! ebbe ad esclamare il patriota Antonino Sciesa, in contesti più drammatici di questo. Ma questo potrebbe esser il nostro motto, perché – per i cittadini salesi – da questo punto in poi si tratterà di mostrare tutta quella dignità e quella compostezza di cui sono capaci per affrontare una lunga e non semplice lotta per l’acqua salese contro l’acqua salata.

Il Responsabile della Sede

dott. Roberto De Luca