Roma: Iannuzzi, finalmente prospettive positive per il potenziamento della linea ferroviaria Salerno-Battipaglia-Reggio Calabria. Buone notizie dal Governo Monti e dal CIPE

L’on. Tino Iannuzzi, Deputato del PD, ha rilasciato la seguente dichiarazione:  “Esprimo soddisfazione per la risposta del Governo Monti alla mia interrogazione sulla questione dell’ammodernamento ed il potenziamento della linea ferroviaria Salerno-Battipaglia-Reggio Calabria. Infatti, in Commissione Trasporti, il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Guido Improta ha comunicato che nell’Aggiornamento 2010-2011 del Contratto di Programma di Rete Ferroviaria 2007-2011′, finalmente approvato nell’ultima seduta del CIPE, sono inclusi, fra  gli interventi di potenziamento della rete ferroviaria meridionale, quelli di adeguamento tecnologico e di potenziamento della linea Battipaglia-Reggio, attraverso diverse opere (adeguamento di alcune gallerie, velocizzazione degli itinerari di stazione, nuove stazioni elettriche, eliminazione di alcune limitazioni di velocita’ lungo la linea). Ne derivera’ la possibilita’ di realizzare un collegamento piu’ adeguato e moderno con il c.d. Treno veloce, capace di raggiungere i 180/200 km. orari. Tale progetto definitivo e’ interamente finanziato ed e’ in vista dell’approvazione finale in Conferenza dei Servizi e del CIPE. Le opere in alcune tratte calabresi sono gia’ iniziate. Altri interventi di carattere  essenzialmente tecnologico sono  progettati sull’asse Salerno-Reggio. Infine e’ prevista ed e’ in progettazione preliminare la Variante Ogliastro-Sapri nel Salernitano, suddivisa in due macrofasi, la prima da Ogliastro a sud di Vallo della Lucania, la seconda da Vallo a Sapri. La modernizzazione della linea da Salerno e fino a Reggio e’ fondamentale per sostenere  lo sviluppo economico e produttivo e per incrementare i sistemi di collegamento e di mobilita’ nel Mezzogiorno. Dopo tanti rinvii e dopo tanti ritardi e tante promesse non mantenute dal Governo Berlusconi, finalmente dal Governo Monti e’ arrivato un quadro preciso e positivo di progetti, di risorse e di interventi. E’ ora necessario accelerare al massimo tutte le procedure per la sollecita realizzazione dei lavori. Sarebbe ora che il Presidente della Giunta Regionale della Campania Caldoro, che fino ad oggi non si e’ mai impegnato per questa infrastruttura  strategica, facesse sentire la sua voce per il rapido raggiungimento di questo obiettivo cosi’ essenziale.

2 pensieri su “Roma: Iannuzzi, finalmente prospettive positive per il potenziamento della linea ferroviaria Salerno-Battipaglia-Reggio Calabria. Buone notizie dal Governo Monti e dal CIPE

  1. Come al solito l’On. Iannuzzi si è dimenticato dell’esistenza della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, con trafficp SOSPESO dal 1 APRILE 1987. Festeggeremo il prossimo 1 Aprile il VENTICIQUESIMO ANNIVERSARIO del fatto(purtoppo NON è un pesce d’aprile) !!! Intanto da Salerno partiranno anche i TRENI ad ALTA VELOCITA’ di NTV ed i cittadini, meglio chiamarli “SUDDITI”, del Vallo di Diano, a differenza di quelli del Cilento, continueranno a viaggiare in AUTOBUS, velocità massima in autostrada di 100 KM/ORA. Si dovrebbe avere il pudore di non parlare sulle disgrazie dei propri elettori!Per dovere di cronaca diciamo che il CIPE ,nella stessa seduta, ha deliberato l’ammodernamento della linea ferroviaria POTENZA -FOGGIA, a binario unico ,non elettrificato, di 110 Km, con un costo di 200 MILIONI di euro. Si preoccupi ,l’On.Iannuzzi, di far deliberare dal CIPE i 100 MILIONI di euro occorrenti per riaprire i 55 KM di loinea ferroviaria da Sicignano a Montesano( la metà della Potenza-Foggia),visto che la maggioranza dei suoi elettori valdianesi NON HA MAI VIAGGIATO SU UN TRENO, a differenza dei Cilentani, pur essendo state costruite le due linee ferroviarie(Battipaglia-Sapri e Sicignano-Lagonegro) negli stessi anni del 19° secolo.

  2. Giustificato il disappunto di Rocco. Le ragioni della mancata riapertura al traffico della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, che serviva un’utenza di oltre centomila abitanti, sono molteplici. Esse vanno ricercate principalmente nella concomitante “morte della politica”, intesa come un utile servizio al cittadino, e dell’avvento della pratica amministrativa utilitaristica fatta per soddisfare gli appetiti di clan politico-affaristici e piccole lobby locali. A tutto questo si deve sommare l’indifferenza della stampa – per un tempo davvero troppo lungo – su queste vicende di vitale importanza per lo sviluppo del territorio, con conseguente addormentamento dell’opinione pubblica, che non ha mai preteso, in questo modo, stretti controlli dell’azione politico-amministrativa. Questo, nonostante voci solitarie gridassero con quanta più forza potessero, elencando i rischi che la vallata stava correndo: isolamento, regresso socio-economico (oggi conclamato), rischio di perdita delle attività produttive caratteristiche, inquinamento del suolo e delle acque, etc. Da ultimo si stanno sollevando voci preoccupate per la salute di molti di noi, in seguito a vari sversamenti di rifiuti effettuati a più riprese proprio nel Vallo di Diano. Ma l’addormentamento (funzionale alla pax politico-sociale di cui sopra) è ancora un fenomeno con il quale bisogna confrontarsi.

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