Tu chiamali, se vuoi: comunisti!

Angelo Cennamo

Se la Tav sia un’opera utile al Paese, un’opportunità irrinunciabile per il pil e l’occupazione, oppure un clamoroso abbaglio destinato a pesare oltremodo sulle casse dello Stato, non lo saprei dire, anche perchè l’argomento non mi appassiona molto. Ad ogni modo, penso di fidarmi del governo e dei partiti che l’hanno voluta e sostenuta, più di quei quattro antagonisti scalmanati che vorrebbero smantellarla. Ma non è questo il punto. La realizzazione dell’alta velocità in Val di Susa è stata decisa ed approvata con una legge dello Stato. Una legge può piacere o meno, ma è una legge. Di fronte alla sollecitazione di Critone, che lo invita a scappare dal carcere per essere riuscito a corrompere una guardia, Socrate decide di rimanere in cella, perchè a un’ingiustizia non si risponde con un’altra ingiustizia. Ecco : se gli abitanti scomposti e irrequieti della Val di Susa avessero letto Platone, forse quella guerra assurda che stanno combattendo per un tunnel scavato in una roccia non l’avrebbero scatenata. Il gruppo di valsusini che si oppone violentemente alla costruzione della Tav è sicuramente più sparuto rispetto al numero di coloro che in Italia sono favorevoli, ad esempio, alla costruzione delle centrali nucleari, compreso il sottoscritto. Eppure a nessuno dei nuclearisti più convinti è mai passato per la mente di contestare l’esito del recente referendum arrampicandosi su un traliccio dell’alta tensione oppure occupando un’autostrada. Forse non tutti sanno che almeno la metà degli abitanti della valle è favorevole alla costruzione della Tav, e che molte di queste persone hanno votato per il centro destra anche perchè si erano stufate delle numerose manifestazioni di protesta che hanno messo  in ginocchio l’economia della zona, e minato la serenità di quei luoghi, fino a pochi anni fa piacevolmente isolati, anonimi e godibili. Alcune di loro, in una recente intervista, hanno dichiarato di subire continue minacce e di non volersi esporre ai media per paura di ritorsioni. Sì perchè in Val di Susa si è creato un clima bellico paragonabile a quello di altri conflitti militari o terroristici : si aggredicono ed insultano le forze dell’ordine, si minacciano coloro che non hanno intenzione di unirsi alle proteste ( e magistrati che stigmatizzano i metodi del movimento), si occupano autostrade e stazioni ferroviarie, si picchiano giornalisti e reporter. La sensazione, però, è che il tutto avvenga, come diceva Totò, “a prescindere”. E cioè che l’alta velocità sia solo un pretesto per consentire ai soliti gruppi sociali di sinistra di confluire in loco e dare libero sfogo alla rabbia e alle frustrazioni accumulate in decenni di emarginazione dalla storia, del nostro paese e del mondo intero. Questi giovani, spesso nullafacenti ( alcuni di loro hanno moglie e figli, ma preferiscono andarsene in giro a perdere tempo e a fare ammuina) hanno deciso di inseguire l’utopia che fu dei loro padri, già ribelli e contestatori nel ’68. E per questo rifiutano l’idea che il capitalismo e il libero pensiero, laico e democratico, possano imporsi sul comunismo e l’anarchia immaginifica delle droghe leggere ( che eccitano e solleticano le loro sensibilità) e della “fantasia al potere”. Sono rigurgiti di un passato ormai sconfitto che stenta ad integrarsi nello stato di diritto e ad aprirsi ad un confronto liberale con chi non la pensa allo stesso modo. La legge è legge, ma costoro della legge se ne infischiano : sono abituati a bivaccare in luoghi franchi ed astratti, dove il sogno vince sempre sulla realtà. Dove esiste il diritto e non il dovere, e dove tutto è dovuto, dall’alloggio al lavoro, dallo studio al “salario”. Guai a chi dissente! Anatema a chi propone soluzioni diverse e pretende il giusto rispetto : la democrazia è una perdita di tempo, la libertà un opzione. Quella che sfila e protesta in Val di Susa e in altre città italiane è una gioventù bruciata, se non da un traliccio, dall’arroganza e dalla paura di scoprirsi mediocre. In poche parole, è l’Italia peggiore.

16 pensieri su “Tu chiamali, se vuoi: comunisti!

  1. @Angelo:

    ma mescoli cose diverse (la tua posizione sul nucleare, intendo): qui non c’è stato nessun referendum, ad esempio e la questione sta in altri termini.

    Poi, al di là delle posizioni, mi dovresti dire se a te farebbe piacere che (ad esempio a Salerno, nella strada dove hai appena comprato con sacrifici la tua casa -dico per dire- dove ti sei ambientato ed hai amici, parenti, conoscenti, il tuo bar preferito, il tuo studio legale, la parrocchia ecc.ecc.) qualcuno, “con una legge dello Stato” ti espropriasse arbitrariamente la tua casa, il bar, un orticello che curi dietro casa, la parrocchia, lo studio e le case dei tuoi amici e dei tuoi conoscenti perché ha deciso che deve fare una fontanella con lo zampillo e per farla vanno abbattute le case di tutti nel raggio di 5 chilometri. Non troveresti un po’ ingiusto ricevere un ridicolo risarcimento ed essere costretto cercarti casa altrove?

    La democrazia (tu mi insegni) dovrebbe essere partecipativa, gli scontri non dovrebbero proprio avvenire: andrebbero prevenuti attraverso un dialogo che evidentemente non è avvenuto o è stato superficiale.

    I favorevoli alla TAV della valle sono quelli che non ne ricevono i più diretti “malefici” e si attendono qualche microscopico beneficio, tutto qui.

    Infine, sugli antagonisti sono d’accordo in larga parte con il tuo discorso.

    Però concedimi di dire che si trovano sempre più raramente (tra le alte sfere “capitaliste”, “liberali” e “moderate”, ma anche nel centrosinistra) grandi esempi di amore per la legalità (Silvio nella sua prima incarnazione addirittura si fece fare una legge appositamente, la cosiddetta Mammì, perché trasmetteva illegalmente su tutto il territorio italiano, infischiandosene abbondantemente della legge. Eppure non era “comunista”: http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Mamm%C3%AC ).

    Voglio dire: chi nella nostra società dovrebbe dare il buon esempio, negli ultimi 25/30 anni che esempio ha dato?

  2. Chi ha scritto questo articolo dovrebbe vergognarsi a prescindere se di destra o di sinistra!
    Pensa se venissero ad espropriare la tua terra o la tua proprietà perché lo Stato ha approvato una legge che lo prevede:
    Cosa faresti? Approveresti senza fiatare o difenderesti il tuo pezzo di terra ottenuto con fatica, sudore e sangue?
    Inappropriato il paragone con Socrate:
    Socrate con il suo pensiero “sapere di non sapere” dimostrò la superficialità e l’ignoranza della classe politica dirigente.
    Socrate fu accusato di corrompere i giovani insegnando dottrine che mirano al disordine sociale e lala sovversione, di contestare le leggi e di aver cospirato contro le istituzioni e l’ordine pubblico.
    Inoltre pur non avendo mai accettato incarichi pubblici, era odiato a morte dai politici.
    Durante il processo si difese da solo contestanto le basi stesse del processo.
    Egli accettò la sua condanna a morte e non fuggì per dare un esempio ai giovani che ingiustamente era stato accusato di corrompere: ha voluto dimostrare la sua verità (la vita è una malattia) se fosse scappato sarebbe passato alla storia come un corruttore e vigliacco!
    Un paragone più consono sarebbe quello con Ghandi, Don Lorenzo Milani, Henry David Thoreau, Howard Zinn, Marco Pannella, Emma Bonino, Francesco Saverio Caruso secondo i quali “E’ giusto disobbedire a leggi ingiuste, ed è giusto disobbedire alle sentenze che puniscono la violazione di quelle leggi”.
    Se le cose in Italia non vanno bene è proprio perché il popolo non si decide a scendere in piazza per protestare e dare vita a quella rivoluzione sociale mancata diverse volte nel corso della nostra storia.
    Quella del nucleare è una causa persa, nessuno si sognerebbe di arrampicarsi su un traliccio dell’alta tensione per difendere gli interessi borghesi di lobbies di potere o di grandi imprese appaltatrici multinazionali. Come anche le guerre di approvvigionamento del gas: la gente può rimanere benissimo anche al freddo d’inverno, basta un camino o una stufa e un po’ di legna..
    Avete studiato tutti Napoleone e la Campagna di Russia, penso!
    Per quanto riguarda quelli che tu hai etichettato come nullafacenti, sono padri di famiglia che in quanto tali pensano all’avvenire e al futuro dei loro figli allo stesso modo dei loro genitori appartenenti alla generazione del ’68 che hanno combattutto per dare alle nuove generazioni un futuro migliore:
    aumenti salariali, scala mobile, interventi nel sociale, pensioni, diminuzione delle ore lavorative, liberalizzazione dell’accesso all’università.
    Se hai continuato i tuoi studi all’università, beh credo che il merito sia di quella generazione e che tu abbia un debito perlomeno morale nei confronti di quelli che tu chiami ribelli e contestatori.
    Anche se discendi dalla generazione borghese che si è arricchita con il boom economico, senza i sessantottini, tu all’università non ci avresti mai messo piede e anche se hai il liceo classico non ti saresti mai laureato.
    Italia peggiore (alludi forse al Nano)? Gioventù bruciata?
    Io la chiamerei “La Meglio gioventù”.

    Spero che questo quotidiano online, anche se palesemente di destra, pubblichi questo mio pensiero.

    Per gentile concessione.
    G.D.V.

  3. Billy,
    quelle brave persone che se ne vanno in giro a devastare, insultare e picchiare chi non la pensa come loro, sono le stesse che in altre occasioni scendono in piazza impugnando la COSTITUZIONE italiana. Non puoi difendere la costituzione a giorni alterni e solo quando ti fa comodo. L’art. 42 ( III comma), lo stesso articolo per il quale si battè Togliatti e la sua parte politica, recita che la proprietà privata può essere espropriata, dietro indennizzo, per motivi di pubblica utilità. Lo Statuto Albertino del 1848, che era più avanti e più liberale della legge attuale, diceva che la proprietà privata era “sacra e inviolabile”. Cosa voglio dire : i comunisti si sono fregati da soli.

    La questione della legge Mammì è molto diversa. Anzi è contraria rispetto a quest’altra : Berlusconi non era libero di fare la televisione commerciale perchè una legge liberticida attribuiva alla televisione pubblica il monopolio. Il Cav dovette chiedere a Craxi una legge che rompesse quell’assurdo privilegio di Stato, per sè ma anche per chi è venuto dopo di lui. Non è vergognosa la Mammì, era vergognoso quel monopolio precedente. Grazie a quella modifica, oggi, migliaia di famiglie lavorano e campano di televisione e lo Stato incassa ( solo dal gruppo Medisaset) circa due milioni di euro di tasse al giorno. Vuoi mettere?

  4. @GDV:

    ma io penso (penso, eh, poi, se vuole, ce lo dirà lui) che Angelo ce l’abbia (al di là di un discorso di divergenze ideologiche) con la categoria dei “professionisti della protesta”, che spesso risultano essere dei ragazzotti un po’ vuoti, un po’ ignoranti, molto arroganti, un po’ figli di papà (come quelli famosi di Pasolini a Valle Giulia), i quali si recano organizzati a tutte le manifestazioni possibili allo scopo unico di fare danni, con la scusa ora di sostenere questo, ora di sostenere quest’altro. Costoro, nella loro patente imbecillità, si mescolano a quanti si trovano a manifestare pacificamente per qualcosa, vanificando il senso della manifestazione stessa e facendola apparire come qualcosa di sbagliato e violento agli occhi della stampa prima e delle persone poi (per cui alla fine pure chi ha manifestato pacificamente è visto come un terrorista).

    Onestamente, non capisco come potrebbero essere approvati personaggi di varia estrazione sociale che vanno ad incendiare a spese del contribuente camionette dei Carabinieri, autobus, cassonetti, vetrine di negozi e via dicendo. Non si tratta di essere “comunisti”: ce ne sono stati diversi milioni in Italia negli anni Settanta, che mai avrebbero approvato cose come quelle di Roma e simili, ed era gente che faceva lavori normali, in contesti normali (voglio dire: il PCI negli anni ’70 stava per superare i consensi della DC, e non credo proprio che l’elettorato fosse formato da gente violenta a prescindere). Vorrei dire lo stesso anche per la parte avversa: c’erano migliaia di missini che non erano assolutamente collegabili ad alcun tipo di violenza.

    Qui abbiamo dei ragazzotti che si sono semplicemente appropriati indebitamente di bandiere e concetti che stento a credere che abbiano capito.

  5. All’amico che evita di firmarsi ( forse perchè poco convinto di quello che ha scritto) vorrei suggrire la lettura del Critone. Potrebbe comprendere appieno il senso e la cultura della non violenza e della legalità che ci ha tramandato Socrate.
    Espropriare per pubblica utilità non equivale a rubare : lo Stato paga un indennizo. E’ una norma costituzionale per la quale i compagni del nostro amico si sono battuti in seno alla Costituente del ’47.
    Contro una legge ingiusta è lecito ribellarsi? Dove, a Cuba? E chi lo stabilisce che quella legge è ingiusta, un corteo di brave persone che sale sui tralicci, insulta i poliziotti, picchia i giornalisti e minaccia gli altri abitanti che non sono d’accordo? Abbiamo una diversa idea di giustizia. Per fortuna.

    Saluti – AC

  6. @Angelo:

    Angelo, stando alla legge dell’epoca Silvio era di fatto fuorilegge, su questo penso si possa convenire. Oppure pensi, come GDV, che le leggi ingiuste si possano infrangere liberamente? No perché a quel punto non ho capito per quale motivo il no-tav della domenica può essere incolpato di “infischiarsene” della legge e Silvio no…

    Che la legge fosse poi liberticida, beh, ce ne sono tante, non ultima quella dell’esproprio, che mi pare una cosa che andrebbe riformata. La Mammì (e i decreti Berlusconi) è una legge molto controversa: io penso si tratti solo di un grosso regalo. Nulla, insomma, a che vedere con qualsiasi ideologia liberale, secondo me (come detto altre volte) quasi del tutto assente, sia nel soggetto in questione, sia nella sua parte politica.

  7. @Angelo:

    il giornalista Vittorio Feltri (sarà un omonimo, ndbtk) commenta gli ormai superati decreti con queste parole:
    « Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l’altro la perla denominata ‘decreto Berlusconi’, cioè la scappatoia che consente all’intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna »
    (Vittorio Feltri, L’Europeo, fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_Berlusconi)

  8. Si può discutere della bontà della legge ( io ribadisco che è una buona legge che è servita – anche – a cancellare un monopolio assurdo)e delle sue motivazioni ( personali o meno che siano), Ma la Mammì è stata approvata dal parlamento, promulgata dal capo dello Stato e mai bocciata dalla corte costituzionale.

  9. @Angelo:

    sì, ma, buona o cattiva che sia legge, buona o cattiva che sia l’idea di fare regali ad Agnelli prima e a Silvio poi, PRIMA che fosse approvata la legge (e i vari decreti) il nostro se ne è infischiato della legge, o no? La risposta è sì. Bada, non sto facendo una crociata contro Silvio (non capisco nemmeno a cosa potrebbe mai servire): volevo solo dirti che l’illegalità è diffusa a prescindere dal colore politico delle persone, siano esse di destra o di sinistra (e a patto che questa distinzione abbia ancora il valore che ebbe un tempo).

    Ci sono moderati che se ne infischiano della legge e ci sono progressisti che fanno lo stesso, chi un modo, chi in un altro. Tra gli imprenditori trovi illegalità, tra i politici di qualunque colore anche. I moderati non possono dare lezioni di legalità ai progressisti e viceversa.

    Poi, come detto tante volte, se Silvio fosse stato un vero liberale avrebbe permesso ad altri soggetti di creare liberamente altri poli televisivi. Invece ha mantenuto (con l’aiuto dell’opposizione) una posizione di unico concorrente privato, una cosa che non mi pare abbia molto della teoria del libero mercato. Per non parlare del servizio fatto a Murdoch. E per non parlare della diffusione “fai da te” dei decoder per il digitale terrestre. E dell’influenza diretta sulla RAI.

    Caro Angelo, a volte pare che proprio che il monopolio logora chi non ce l’ha 😉

  10. Intanto, non mischiamo le capra con i cavoli. Il tema è : è normale, in un paese civile e democratico, che dei teppisti mettano a ferro e fuoco una regione perchè sono contrari ad una legge dello Stato che istituisce una linea ferroviaria? La risposta non può che essere no, non è normale. Poi arriva il comunista anarchico che dice di sì. Ma sì cosa?

    Altra questione è quella delle cosiddette leggi ad personam del Cavaliere. Le quali possono non piacere, ma sono pur sempre leggi votate, approvate, promulgate e ( talvolta) filtrate attraverso la Conusulta, secondo metodi e procedure compatibili con lo Stato di diritto. Tutto qui.

  11. comunisti! questo è l’unico modo che hai per affrontare una situazione a te sconosciuta.
    Costituzione! sono certo che tu la conosca a menadito solo che ti piace citare solo gli articoli che ti fanno comodo.
    il rispetto delle leggi è una cosa naturale, solo che con disinvoltura hai sorvolato su comportamenti da dittatura sudamericana del nostro ex governo che ha fatto leggi per sanare comportamenti e fatti anche di rilevanza penale a favore del suo capo. comportamenti questi reiterati ogni volta in cui vi è stata necessità.
    ti piace semplificare e parteggiare a priori e ti piace additare come indegni di parola un intero popolo che per la quasi totalità è non violento e quasi sempre moderatissimo nelle idee personali.
    rifiuti l’idea che la democrazia è anche contestazione e formare il consenso dimostrando il proprio dissenso.
    qua caro angelo per come l’hai messa la tav centra poco, tu stai cercando un’identità perduta, perchè sputtanata, e per questo spari assurdità che non stanno ne in cielo ne in terra.
    ti volevo rassicurare che di comunisti ce ne sono veramente pochi, secondo me sono estinti, ma di prepotenti e un poco fasciti, che covano sotto la cenere, questi si che ci sono. e sono affamati e alla riceRca di qualcuno che dica: A NOI!
    e tanto per precisare io sono a favore dell’ordine e contro i violenti. però se ti consola darmi del comunista fallo pure se così ti metti la coscienza a posto.

  12. Cara Direttrice,
    Caro Angelo,
    ne abbiamo fin troppo dei servi dei padroni.
    Se c’è una Comunità scientifica intera che mette in discussione l’utilità di un’opera faraonica, continuare a far il perbenista del cavolo e infangare quanti hanno a cuore la salvaguardia di un territorio, del paesaggio e di un’identità di comunità che trova ragione di un modello di vita, di lavoro e di aggregazione sociale che è costato anni di sacrifici e duro lavoro a tanta brava gente
    (e nella Valle di Susa c’è tutta una storia, non un’invenzione!) è qualcosa di diabolico!
    A chi serve quest’opera colossale?
    A mio avviso sono opere che servono solo alla speculazione del capitale finanziario e di chi progetta ed esegue l’opera.
    Ma rispetto alla salute della gente, ad un’economia agricola e turistica che viene sacrificata sull’altare di una presunta idea di progresso sulla quale a priore non si può nutrire il minimo dubbio. Ma pensate veramente che le Comunità possano veramente essere chiuse dentro le riserve indiane?
    Il nostro Paese è pieno di grandi opere che non sono servite e non servono a niente, opere che sono state imposte con la forza e sulla testa della gente in nome della continua emergenza rifiuti, di grandi eventi qwuali anni santi ed olimpiasdi, American Cup ecc. deliberate con decreti di urgenza, progetti obiettivi giustificate da esigenze di nuove infrastrutture utili al Paese per stare al passo con lo sviluppo sulle quali è stato impedito alle popolazioni dei territori interessati di pronunciarsi.
    Siamo in un Paese dove i discorsi sulla VAS, sui Bilanci socio/ambientali delle grandi opere i Governi,naz.li hanno sempre finto di non voler capire. Chi è più terrorista chi difende il proprio territorio senza svendere il proprio futuro o chi invece di ascoltare anche le sue ragioni offende, minaccia, criminalizza, impedisce una forma di dissenso. Si fa riferimento alle modalità di lotta e stranamente ci si riscopre tutti Gandiani: ma dalla parte di chi governa c’è poi veramente la volontà al confronto. A me pare di no! I furbetti del dialogo la sanno troppo lunga : discutiamo pure, ma comunque abbiamo già deciso ed andremmo avanti anche con la forza. E’ un copione che ormai i nostri Governi recitano da anni. Perciò cortesemter : basta con questa facciata di perbenismo e guardiamo in faccia la realtà! Il nostro territorio è stato già abbastanza devastato e questi Sigg.ri (compresi i dirigenti naz.li del PD che ci sono tutti dentro in questa politica di malaffare!) non possono sempre romperci le cosiddette “b”. trincerandosi dietro un grave crisi economica della quale non sono immuni da gravi responsabilità. A mio avviso questo Governo non ha niente di tecnico, ma è las continuazione – se non qualcosa di peggiore – di tutti i Governi (centro/destra e centro/sinistra!) trasversali nella tutela soprattutto se non unicamente degli interessi della Grande finanza, della Confindustria e di certe aggregazioni di Cooperative anche rosse che più che rafforzare un modello esemplare di economia alternativa nel Paese si sono dimostrate altrettanto aggressive nell’attacco all’integrità e alla tutela del nostro territorio.
    Non siamo più davanti ad un modello alternativo di elaborazione socio/economico di vita e di uno sviluppo che parta dai contasti dei territori.
    Anzi tutt’altro. Se questo è il quadro che ci troviamo davanti dobbiamo augurarci solo un gran tsunami che possa spazzare via tutto questo Mondo deviato e corrotto.
    Cordialmente,
    Onofrio Infantile
    07/03/2012

  13. @Angelo:

    la risposta alla tua domanda è ovviamente no: io, come le persone della Val di Susa, sono in disaccordo con la realizzazione dell’opera, ma mi limito a dirlo a te su questo spazio gentilmente offertoci da DentroSalerno [anzi, approfitto per ringraziarli per la pazienza che dimostrano nel leggere ed eventualmente approvare le tante corbellerie che scrivo], non me ne vado in giro a sfottere poliziotti (e tra le altre cose avrei anche di meglio da fare durante la giornata, per mia fortuna). Ma appunto, rilevo una differenza tra me (che penso di essere almeno sommariamente di sinistra) e un gruppo di teppisti qualunque, che secondo me (lo ribadisco), poco hanno a che vedere con le ideologie, anacronistiche o meno che esse siano. Non dico questo per difendere l’ideologia, sia chiaro, io di norma le rispetto tutte: sto a sentire “il comunista”, come vengo volentieri a leggere le tue cose “moderate”, come pure ho amici di destra (alcuni diventati militari di carriera) con i quali intrattengo rapporti più che cordiali, pur nella differenza che abbiamo di visione del mondo. Voglio dire: attaccare sulle idee non serve. Idee illegali per me non ce ne sono: ci sono persone violente che vanno semplicemente isolate in quanto persone violente (poi pensino quello che credono).

    Non ti avevo risposto sulle leggi ad personam (mi sa che non ci siamo capiti, sicuramente per colpa mia), ma sul fatto che in Italia maestri di legalità, questi ragazzi, che tu in qualche modo definisci post-sessantottini (pur senza usare questa espressione), non ne hanno avuti molti. Avrei potuto fare l’esempio di Silvio, come altri (Silvio è il primo che mi è venuto in mente, purtroppo). Considera che la generazione di quelli che adesso hanno 20/22 anni è NATA all’epoca di Tangentopoli. E che esempio hanno potuto avere? E da chi? Era appena caduto il Muro di Berlino, le ideologie erano crollate, i vecchi partiti anche, molta gente si era riciclata, il PCI passava a PDS, Berlusconi, pieno di debiti, entrava in politica, la Lega portava i suoi contenuti antimeridionali in Parlamento e organizzava buffi meetings con delle ampolle vicino al Po, la magistratura, onnipresente, trovava mille cose sul conto di tantissima gente (Silvio compreso, che però credo sia stato l’unico ad annullarsi le probabili condanne per via parlamentare), la stampa amplificava un clima orrendo di contrapposizioni tra blocchi che per 20 anni hanno letteralmente devastato un paese, allontanato le persone e diviso la nostra società in fazioni. Per rigetto e mancanza di rappresentazione sono nati movimenti di ogni genere, mentre alcuni partiti non sono nemmeno più in parlamento. Abbiamo visto cose come orrende come la Diaz e scandali di ogni genere (non ultimi i vari Penati, Boni, ecc.ecc.).

    E vuoi che tutto questo produca tutti giovani educati alla legalità e dai modi civili? E prendendo esempio da chi? Appigliandosi a cosa?

    Caro Angelo, questi non sono figli del ’68: questi sono figli del nulla a cui ci siamo sottoposti come cittadini italiani dai tempi di Tangentopoli ad oggi.

  14. Mi sono firmato eccome!
    Il Critone l’ho letto tanto di quelle volte che ho perso il conto dato che è stato l’argomento della mia tesi di laurea.
    Certo l’esproprio è previsto dall’art.42 della Costituzione.
    E’ l’utilità pubblica che non vedo, né tantomeno quella economica e sociale. Come è finita la storia del “Ponte dello Stretto”?
    Il CIPE sta pagando ancora la Commissione per un’opera che non è stata e non verrà realizzata.
    Anch’io come Socrate “so di non sapere” ma resto comunque informato e ancorato alla realtà.
    Ti consiglio un paio di letture che sicuramente potranno servirti a non essere troppo superficiale sull’argomento:
    http://www.pro-natura.it/torino/index.php?c=tav

    Purtroppo devo darti ragione: la mia idea di giustizia è diversa dalla tua. La mia è una giustizia sociale, del popolo, comunista.
    La tua è una giustizia borghese, gretta e meschina.

    Si è parlato della legge Mammì che disciplina il sistema radiotelevisivo pubblico e privato, ma credo che non sia un esempio poco calzante di illegalità e anche lontano nel tempo.
    La vera illegalità ce l’abbiamo a casa nostra con membri delle Forze Armate che sono anche deputati e presidenti di provincia e assessori regionali con doppi, tripli incarichi e perdipiù con il conflitto di interessi, sprezzanti delle leggi e al di fuori di ogni logica giuridica senza che nessuno (partiti, Istituzioni) abbia mosso un dito per denunciare tale stato di cose.

    Concludo, visto che hai citato Platone, con il dialogo de “La Repubblica”, opera che ruota intorno al tema della giustizia.
    Platone, tramite le parole di Socrate, costruisce uno Stato ideale dove vige una giustizia teoricamente perfetta, definita Kallipolis. La città deve essere pensata in rapporto alla tripartizione dell’anima del singolo uomo, e quindi essere ripartita in tre classi sociali: aurea (governanti-filosofi), argentea (guerrieri), bronzea (lavoratori):

    Classe dei lavoratori (popolo) (Parlamento)
    caratteristica: la temperanza e la produttività
    parte dell’anima: “concupiscibile”

    Classe dei guardiani (o guerrieri) (FF.AA., Polizia, Magistratura)
    caratteristica: il coraggio
    parte dell’anima: “irascibile” o “passionale”

    Classe governativa (re-filosofi) (Governo, Esecutivo)
    caratteristica: saggezza
    parte dell’anima: “razionale”

    La classe dei governanti-filosofi deve stare al potere, in quanto classe di innata sensibilità, di inesauribile curiosità intellettuale; i filosofi vogliono capire e non solo constatare, ma anche far funzionare la convivenza. Essi sono pertanto gli unici che dispongono dei mezzi intellettuali appropriati per non far sprofondare la città nel caos e nel conflitto interno ed estero.

    Dal dialogo de “la Repubblica” di Platone, Montesquieu prese spunto per elaborare la sua teoria della separazione (o divisione) dei poteri che è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto. Consiste nell’individuazione di tre funzioni pubbliche – legislazione, amministrazione e giurisdizione – e nell’attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario (gli stessi termini vengono usati anche per indicare la funzione a ciascuno attribuita).

    In particolare nelle moderne democrazie:

    la funzione legislativa è attribuita al parlamento, nonché eventualmente ai parlamenti degli stati federati o agli analoghi organi di altri enti territoriali dotati di autonomia legislativa, che costituiscono il potere legislativo;
    la funzione amministrativa è attribuita agli organi che compongono il governo e, alle dipendenze di questo, la pubblica amministrazione, i quali costituiscono il potere esecutivo;
    la funzione giurisdizionale è attribuita ai giudici, che costituiscono il potere giudiziario.

    Rifiutando tale principio si degenera nello stato autoritario, nella dittatura, nelle giunte militari, nella cleptocrazia ovvero governo del furto, forma di governo che rappresenta il culmine della corruzione politica e che rappresenta una forma estrema dell’uso del governo per la ricerca della rendita.
    In una cleptocrazia il governante e i suoi accoliti usano i meccanismi di governo per tassare pesantemente la popolazione allo scopo di ammassare delle fortune personali. I “cleptocrati” possono impiegare diversi metodi (riciclaggio di denaro, conti bancari anonimi, falso in bilancio e altri) come sistema per proteggere e nascondere i loro guadagni illeciti.
    Inoltre, i politici corrotti ignorano i problemi economici e sociali sottostanti, per via della loro ricerca del benessere e del potere. Siccome non vogliono cercare di costruire uno stato funzionante, né possono mettere in piedi delle grandi forze repressive, a causa del pericolo di subire un colpo di stato, i governi sono spesso incompetenti di fronte alle crisi sociali. Quindi, alcune cleptocrazie sono sprofondate nella guerra civile e nel caos, nel migliore dei casi in indebitamento pubblico eccezionale. Un po’come sta succedendo ora in Italia con il rapporto DEBITO PUBBLICO/PIL al 120% e con lo spread non si sa ancora bene per quanto tempo intorno ai 350 punti base.

    Cordialissimi saluti e tanti auguri di buona fortuna! Vi serviranno!

  15. Bravo GDV, Anarchico Comunista Qualunquista.

    Che ne dice ora di parlare un pò del Fedone, del Simposio, del Timeo. O magari del Protagora e del Gorgia? Vogliamo innaugurare una rubrica sulla filosofia greca?

  16. Certo, perchè no! Se vuoi anche dell’Eutidemo!

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