Il caso Amazon

Laura Iuorio

Il libro è stato il primo bene di consumo ad avere successo nell’e- commerce, grazie ad Amazon. com, rinomata società statunitense specializzata nella vendita online di libri. Fondata da Jeff Bezos nel 1994, ha poi allargato la gamma dei prodotti venduti a cd musicali, dvd, videogiochi, abbigliamento, prodotti elettronici, ecc.. Nonostante vi fossero stati precedenti tentativi alcuni anni prima ( si pensi al programma pay per click lanciato dal sito Cybererotica ), è ad Amazon che si deve il primo grande  successo di un programma di affiliazione ( cioè un accordo tra proprietari di siti web, blog inclusi, per fare in modo che l’affiliato pubblicizzi i prodotti di un altro sito e ricavi una percentuale sulle vendite che riesce a procurare ) . Siamo nel 1996, Internet in Italia è un hobby di pochi fanatici, ma negli USA è già in atto una trasformazione culturale di ampio raggio. Nascono in questi anni le prime dotcom ( le società che lavorano solo su Internet ) come eBay, Yahoo ed appunto, Amazon. Quest’ultima era già da diversi mesi impegnata in costose attività promozionali online, quando la società ebbe un’intuizione e cioè che la maniera migliore per aumentare le vendite in modo esponenziale e a costi ridotti, fosse quello di permettere ai semplici webmaster di poter rivendere i libri ed altri prodotti tramite le proprie pagine web. Jeff Bezos ha scelto questo settore merceologico perché, dopo un attento esame, ha ritenuto che il libro fosse il prodotto più adatto ad essere commercializzato via Internet per le sue peculiarità : forma e dimensione che agevolano il trasporto, un target molto esigente e frammentato ( accanto ai best seller da milioni di copie, ci sono moltissimi titoli che vendono poche copie all’anno ), un’offerta enorme e variegata e per di più ben lieto di mettere a disposizione di altri le proprie competenze e discutere i propri gusti, attraverso consigli di lettura e recensioni online, insomma di creare una comunità. Tramite questo semplice sistema, gestito mediante un complesso software di tracciamento elettronico sviluppato dallo staff di programmatori della società, Amazon era in grado di premiare i webmaster capaci di generare vendite (mediante i banner e i link pubblicati ) con una percentuale sul valore del venduto, attuando per la prima volta un programma pay per sale su vasta scala, un sistema tuttora applicato con successo da Amazon e numerosi suoi concorrenti. Il 18 novembre del 2010 è iniziata l’attività di Amazon in Italia e dal 2011 Amazon ha aperto a Castel San Giovanni il suo primo centro di distribuzione. La compagnia sta ampliando l’offerta di libri disponibili in lingua italiana e dal 2 Dicembre 2011 ha lanciato ufficialmente il Kindle ( lettore di libri elettronici che permettere di scaricare da Internet)  sul mercato italiano insieme al suo Kindler Store. Certamente oggi il panorama non è più dominato unicamente dal libro. Con il cinema, la radio, la televisione, Internet, la mediasfera si è arricchita e articolata in maniera diversa, e anche il ruolo del libro è cambiato e continua a cambiare. Tuttavia resta determinante. In una cultura sempre più globalizzata, è sempre più facile vedere gli stessi titoli nelle librerie di tutto il mondo e nelle classifiche dei best seller nei vari Paesi, per poi plasmare l’immaginario collettivo anche attraverso le versioni per cinema e tv. E’ così che nasce il fenomeno dei mega seller, titoli venduti in milioni e milioni di esemplari in ciascuna lingua, basti pensare a libri come ‘ Il nome della rosa ‘ di Umberto Eco o ‘ Il codice da Vinci ‘ di Dan Brown ( oltre 75 milioni di copie in tutto il mondo ).