Andy Warhol, mostre in tutto il mondo per ricordarlo

di Rita Occidente Lupo

Un’impronta indelebile quella del padre della pop art, deceduto a New York 25 anni fa.  Andy Warhol ha consacrato un’era, quella del Novecento, alla nobile arte figurativa, dove l’immagine assurge ad icona. Nato in Pennsylvania, il 6 agosto del 1928, da una famiglia di etnia rutena, emigrata dalla Slovacchia negli Usa, graffia la notorietà nel tubo catodico pubblicitario. Soltanto nel 1960 i primi passi artistici con dipinti che rimandano a  fumetti ed immagini pubblicitarie. Un cocktail con informale ed astrattismo, ben presto. Caricato di drammaticità, anche nel riprodurre sulla tela personaggi famosi,  celebrità con lo sguardo inespressivo di santi e madonne. Fonda la ‘Factory’, in cui negli anni ’80 convergono le nuove generazioni ed esegue fra i 50 e i 100 ritratti all’anno, giacchè le sue opere ben presto s’impongono nei musei di tutto il mondo. Famosa la serie dedicata all”Ultima cena’ di Leonardo. Dopo esser scampato ad un attentato, muore in seguito ad intervento alla colicisti. Un genio per molti, dalla fertile creatività, giammai prona ad appiattimenti ed a convenzioni sociali. Avanguardista per vocazione, Warhol ancora riesce a polarizzare fruitori per le coloratissime tele, ritraenti personaggi contemporanei.