Salerno: ultimo saluto a MariaGabriella Guglielmi

Rita Occidente Lupo

In una Chiesa attonita ed in religioso silenzio, si sono celebrati i funerali di Maria Gabriella Guglielmi, alle ore 11,30, a San Felice in Felline. Parenti, amici, colleghi e quanti in questi anni hanno avuto modo di conoscere la docente dal tratto sempre disponibile, impegnata nel mondo artistico-culturale, tra lacrime furtive e meraviglia per un decesso così improvviso. Recentemente ancora intenta a voler realizzare mostre pittoriche, a voler organizzare evnti nei quali fosse la cultura, l’unico denominatore comune. Il profondo affetto che la legava al padre, valente medico chirurgo, spesso l’aveva accompagnata tra i ricordi nella sua vita, non costellata di gioie. Infatti, dopo l’improvviso e prematuro decesso dell’amato figlio, per lei che sapeva tenersi tutto dentro e che portava spesso a fatica avanti i suoi kg di troppo, un periodo di grande prostrazione. Ma non senza la fede, che anche verso San Pio da Pietrelcina, l’aveva sempre sostenuta. La sua voglia di vivere, comunque, si alimentava attraverso il rapporto amicale, le conoscenze che non l’avevano mai resa orfana di rapporti costruttivi. La sua bravura artistica, le aveva a pieno titolo meritato l’autonomia cattedratica all’Ateneo fiscianese, dopo provata esperienza col professore Trimarco, verso il quale nutriva una stima incondizionata. Stamane, a porgerle l’ultimo saluto, c’era anche lui, con i colleghi dell’Ateneo, tra cui Adriano Caffaro, Giuseppe Esposito, Antonio Tateo, col quale aveva spezzato tanti lavori immortalati dalle magie del click fotografico. Quella di MariaGabriella, sempre una fertile vena ideativa, a tal punto da riuscire ad infilare l’arte ovunque: perfino all’ippodromo Valentinia, dove per anni presso la piattaforma del bar,  presentati insieme, apprezzabili artisti, non solo locali. Spesso, nei suoi momenti in cui sentiva di lasciarsi andare, rammentava le parole dell’amata sorella “Marciare e non marcire” riandando a quel messaggio futurista, che costituiva a volte il suo vademecum di vita: guardare avanti, lontano! Ora, la sua vita, in una dimensione non caduca, davvero la porta in un mondo nel quale senza dubbio, quelle spine della caducità,  solo retaggio terreno! Buon viaggio MariaGabriella, possa tu ora trovare quella pace di cui sei stata sempre assertrice, amica mia!

2 pensieri su “Salerno: ultimo saluto a MariaGabriella Guglielmi

  1. E’ con molto dolore che ho appreso la prematura scomparsa della cara Gabriella Guglielmi con la quale ho condiviso tantissimi momenti di amiciazia e di cultura. Fu la prima persona ad incoraggiarmi quando venne alla mia prima vernissage nel lontano 1989, e da quel momento nacque un rapporto di grande stima tra noi. Non trovo le parole per esprimere il vuoto che ha lasciato in me e, sicuramente, in tanti artisti che insieme con lei abbiamo, per anni, condiviso momenti d’arte. Dopo una pausa di riservato allontanamento da parte sua, eravamo felicemente in contatto per programmare nuovi incontri che ci avrebbero viste insieme, come ai tempi delle mostre al Valentinia. Se da questa vita il Signore l’ha tolta, non dobbiamo cedere al dolore, pensandola in missione in Paradiso e, da lì, ci guiderà ancora. Ciao, Gabriella. Poco tempo addietro mi dicesti: vediamoci, ti voglio bene. Te ne voglio ancora con affetto. Elena Ostrica

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