“Patentino dell’amore sicuro” e pratiche sataniche sesso prematrimoniale e contraccezione

Carlo Di Pietro

Ieri, su segnalazione di un amico esperto di economia, ho ricevuto la notizia pubblicata su “il Sole 24 Ore” secondo cui la “sessualità sarebbe un mistero per la metà dei ragazzi italiani”. Di sesso e sessualità se ne potrebbe parlare all’infinito, ma a noi cattolici, interessa sapere che il sesso è quell’insieme di proprietà anatomiche, fisiologiche, psicologiche, intellettuali e morali che caratterizzano l’uomo e la donna; ne determinano, dunque, la reciproca attrazione destinata (esclusivamente nel Matrimonio) a realizzare e perpetuare ciò che Cristo e  i Padri definiscono “persona umana integrale”, ossia la coppia feconda in una vita senza limiti nello spazio e nel tempo terreno. Sempre per noi battezzati, è noto che il Matrimonio è l’unione monogamica ed indissolubile celebrata per la procreazione della prole, possibile solo attraverso la massima integrazione d’amore fra coniugi. Il Matrimonio, inoltre, è un “contratto naturale” che si può avere fra battezzati e confermati, ed è elevato alla dignità di Sacramento in quanto è simbolo del “vincolo di amore” che unisce Cristo alla Chiesa. Alle doti che caratterizzano il matrimonio come “contratto naturale” e “Sacramento”, si oppongono le forze del male che si manifestano attraverso gli abomini del divorzio (quando non sussistano vizi invalidanti), della contraccezione, dell’adulterio, della sterilizzazione volontaria (quando non giustificata da problemi di salute), della fecondazione artificiale e dell’aborto. Il disordine morale derivante da queste aberrazioni – sostiene il Dizionario del cristianesimo (non Topolino o l’opuscolo della parrocchia col prete protestante) – è addirittura aggravato nel Sacramento stesso; San Tommaso insegna, nel Magistero infallibile, che tali pratiche non solo sono biasimevoli nei credenti, ma anche nei non credenti che si ritengono ancora “esseri umani” e non animali. (Cf. San Tommaso “Il matrimonio come contratto naturale”). Ma veniamo all’articolo leggibile integralmente qui: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/14077-sesso-dal-coito-interrotto-br-alla-pillola-un-mistero-br-per-un-teenager-su-due?refresh_ce Già il titolo è esempio di blasfemia e di disordine morale e, se scritto da un cattolico, è una vergogna per la Chiesa ed è una sconfitta per chi ha avuto in cura pastorale l’autore dell’articolo: “Sesso: dal coito interrotto alla pillola, un mistero per un teenager su due”. Sesso non ha nulla a che vedere con pillola o con coito interrotto; questi argomenti devono essere sconosciuti ai giovani cattolici, in quanto la sessualità va vissuta nel matrimonio e non nella perversa e lussuriosa pratica prematrimoniale e nella ostentazione del vizio, per altro favorito da questi strumenti contraccettivi che sono frutto di menti mefistofeliche. L’articolo procede, citando delle statistiche estrapolate dai sondaggi di “Scegli tu” della Sigo, che molti giovani non conoscono bene l’uso dei contraccettivi, dunque secondo uno staff di ginecologi (mi auguro che non siano cattolici e che non ricevano i Sacramenti) è opportuno inventare una sorta di “patentino” per colmare queste lacune. Nondimeno, questo satanico libretto dell’ “amore sicuro”  presentato a studenti e ragazzini con il fine di evitare contagi da malattie veneree e gravidanze indesiderate, è ritenuto da Nicola Surico, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) “vincente”, in quanto “parla la stessa lingua dei giovani”. Ora, che a causa del modernismo, dei preti eretici, delle catechesi protestanti spacciate per cattoliche e delle mostruosità interpretative post conciliari, i giovani parlino la lingua di Satana, è ben noto a chi, da laico, religioso o sacerdote, conosce la vera Parola di Dio, ma c’è di più; questa iniziativa è palesemente diseducativa, secondo la retta morale cristiana, e si rivela come un’astuta invenzione di Satana per deviare i giovani dalla pratica virtuosa della castità. La vita di coppia non è una palestra di pornografia e le relazioni sentimentali, secondo chi è credente, vanno vissute in castità e sobrietà. Per evitare malattie veneree o severe bastonate come l’A.I.D.S. non è necessario il preservativo, basta rispettare la parola di Cristo e ubbidire: se si è cattolici il sesso è a fine esclusivamente procreativo e va consumato dopo il matrimonio. Insegnamenti differenti da quanto la Chiesa fornisce, sono parola di Satana e non di Dio e, i preti che sponsorizzano questi abomini, sono essi stessi strumento del Maligno, giacendo sotto le seduzioni del mondo. Sono elementi da evitare e non in comunione con Roma. Per evitare le gravidanze indesiderate, vale il discorso su scritto. Ma parliamo di contraccettivi, pillole, preservativi e diavolerie varie: lo capite che sono strumenti di Satana nelle mani delle astute ed opulente compagnie farmaceutiche che, non solo vi vendono praticamente Satana, ma si fanno anche pagare molto profumatamente? Il Magistero infallibile, a cui ogni cattolico è obbligato a credere ed a ubbidire con estrema gioia in Cristo, ci insegna che il contraccettivo è tutto ciò che volontariamente è usato come mezzo per impedire la fecondazione nell’incontro sessuale. L’uso dei contraccettivi è intrinsecamente e gravemente illecito perché offende 1’amore che porta al dono totale di sé restando aperto alla vita. Esso separa violentemente il “fine unitivo” da quello “procreativo” dell’unione sessuale tra coniugi e, nel caso di fidanzati, conviventi o altro, è ancor più grave, viòla un preciso comandamento di Dio. La condanna dei contraccettivi da parte della Chiesa, ribadita nell’enciclica «Humanae vitae» di Paolo VI (25 luglio 1968), è chiara, categorica e indeformabile, essendo pienamente coerente con il Magistero Universale Ordinario che in materia di fede e costumi non può non ritenersi infallibile. Coloro che, siano essi laici battezzati, religiosi o preti, sono ammaliati e fanno apologetica della cosiddetta “svolta antropologica”, non solo negano il dogma dell’infallibilità del Magistero – quindi sono eretici – della Chiesa, ma altresì il valore stesso del pensiero umano, dichiarato incapace di sostenere tesi assolutamente vere, formulando la sentenza di morte sia della fede che della ragione. Sempre riguardo alla contraccezione, contro alcuni teologastri, noiosi riesumatori del vecchio criticismo kantiano, Giovanni Paolo II, il 5 giugno 1987, ha confermato: “Quanto è insegnato dalla Chiesa sulla contraccezione non appartiene a materia liberamente disputata tra teologi. Insegnare il contrario equivale a indurre nell’errore la coscienza morale degli sposi […]. Questo accade soprattutto quando si alimentano dubbi e si creano confusioni con pubbliche contestazioni di insegnamenti magisteriali costantemente ribaditi”. Molto prima di Giovanni Paolo II, Pio XII poteva affermare inequivocabilmente: “Questa prescrizione – riferendosi alla condanna della Casti connubi – è in vigore oggi come ieri, e tale sarà anche domani e sempre, perché non è un semplice precetto di diritto umano, ma l’espressione di una legge naturale e divina”. (Discorso alle ostetr., 29.10.1951, Discorsi e Radiomessaggi, voi. XIII, p. 341). Meditiamo insieme la Parola di Dio e rifuggiamo dai falsi profeti, fosse anche il nostro stesso parroco ad insegnarci qualcosa di diverso rispetto a ciò che è materia di Magistero infallibile.