Bellizzi: il comizio fantasma di Volpe

Non si fa attendere la risposta del sindaco Giuseppe Salvioli alle parole del capogruppo di opposizione Volpe. Una risposta che ha l’obiettivo di sgombrare ogni dubbio ai cittadini: “Da un organo di stampa abbiamo appreso di un convegno svoltosi in una piazza gremita. Peccato che in quella piazza non ci fosse nessuno e nessun convegno si sia svolto lì. Delle due l’una: o il giornalista ha scritto sulla base di un comunicato non verificato, apponendo la propria firma o il capo dell’opposizione ha la bugia e la mistificazione nel suo dna, ma arrivare a mentire sul luogo e sul numero dei partecipanti mi sembra eccessivo. Ma entriamo nel merito. La ditta che si occupa della raccolta rifiuti deve avere delle mensilità, ma è una problematica che riguarda tutti gli enti in cui la società opera ed è dovuto anche ai difetti funzionamento dello Stir di Battipaglia che ci obbliga a conferire altrove con un aumento delle spese. Il problema esiste, abbiamo incontrato la proprietà, con la quale stiamo pianificando un piano di rientro che ci consenta di garantire il servizio e tutelare la società stessa.  Rispetto ai lavoratori di Cooperazione e sviluppo, abbiamo più volte spiegato che abbiamo operato nel rispetto delle norme, abbiamo inserito nei  bandi, dove era previsto per legge, il trasferimento di cantiere, negli altri la continuità occupazionale. Ci sono lavoratori che hanno accettato l’offerta ed altri che hanno rifiutato. Per altri lavoratori vale il principio che, finito l’affidamento del servizio, sono in attesa del nuovo bando che consenta il nuovo assorbimento. La qualità dei servizi presenti su questo territorio è presa ad esempio dai comuni limitrofi, Bellizzi è considerata una città dove vengono garantiti e assicurati condizioni di vita di buona qualità. L’idea che a Bellizzi si paghino più tasse rispetto ad altri comuni, è un’assurdità, basta dare uno sguardo ai numeri, la realtà non è questa.  C’è una cultura del rispetto delle regole che contrasta con quanto fatto negli ultimi 14 anni che ha portato qualcuno a pensare che i tributi siano facoltativi, ma non è così. Esiste una reale difficoltà economica, frutto di una pesante eredità, fatta di mancati pagamenti degli espropri, mancati pagamenti di fornitori, di una grande esposizione finanziaria a cui ci siamo sottoposti per Cooperazione e Sviluppo e in ultimo, ma non per importanza, un elenco chilometrico di parcelle legali degli ultimi 14 anni  giunti che arrivano copiose, tutto ciò, in un’ottica di continuità gestionale, sta inaridendo i bilanci comunali”.