Conosciamo i Balega (Congo Rd): la donna saggia e la stolta

Padre Oliviero Ferro

C’erano due ragazze molto amiche. L’una, Arieti e l’altra, Zizele. L’una e l’altra erano brave, serene e contente. Arrivò per tutte e due il giorno delle nozze e fecero in modo di essere sempre molto vicine: abitavano nel villaggio di Kama. Ebbero ciascuna una bambina e la crebbero con tanto amore. Pure le due figlie, raggiunta l’età, si sposarono, ma andarono ad abitare a Kindu, molto lontano dalle rispettive mamme. Pure il loro matrimonio raggiunse lo scopo e le due giovani mamme ebbero un bel bambino. Un giorno, le due nonne si misero d’accordo per andare a vedere il loro nipotino con l’intenzione di rimanere qualche giorno insieme alla figlia. Ciascuna si caricò una grossa gerla, piena di ogni ben di Dio. Durante il loro viaggio, incontrarono tutte le miserie di questo mondo. Arieti aveva il cuore buono e, incontrando bambini affamati e nudi, tolse dalla gerla un po’ di cibo, qualche vestitino e diede dei soldi alle povere mamme. Zizele rimproverò aspramente la compagna:”Tu, piano piano, stai svuotando la tua gerla. Quando non avrai più niente, non venire a domandare a me. Come fai ad essere così stolta?”. Ma Arieti aveva un cuore grande. Quando incontrò una donna della sua età, piena di piaghe, adagiata su una stuoia, fu presa da tanta pietà che svuotò la gerla e anche le tasche. L’amica le disse soltanto:”Non so con che cuore arriverai da tua figlia a mani vuote. Sei veramente pazza”. Lei si teneva stretto il suo tutto, sicura di portare gioia e festa nella casa della figlia. Poco prima di arrivare al fiume Congo, incontrarono una vecchia che, a fatica, teneva insieme un po’ di legna. Arieti ebbe pietà e le disse:”Non ho altro, ma vedo che la mia gerla ti potrà essere utile. Prendila, è tua”. La vecchia ringraziò, mentre Zizele continuava a apostrofare duramente l’amica. Arrivarono al fiume, dove erano pronte due piroghe per traghettarle all’altra riva. Il proprietario della prima piroga accolse Arieti con tanta gioia e i due guardarono della parte dell’altra piroga, dove il conducente cercava d convincere Zizele a lasciare tutto. “Noi non possiamo portare della roba, ma solo delle persone”. “Ma senti, vado a trovare mia figlia e mio nipote. Non posso andare da loro a mani vuote”. E tanto disse e tanto fece che convinse il conducente a traghettare lei con tutta la sua roba. Le due piroghe procedevano insieme. Ma mentre quella di Arieti viaggiava leggera sulla superficie delle acqua, quella di Zizele, arrivata a metà del fiume, incominciò a immergersi, sempre più giù, finchè scomparve con tutto il carico nel profondo delle acque.