Bloccato Stir di Battipaglia

 Un fulmine manda in tilt lo STIR di Battipaglia e questo basta per mettere in ginocchio la raccolta dei rifiuti dell’intera Provincia di Salerno. Si tratta di una circostanza inconcepibile, pari solo al fatto che si continui a discutere da anni di competenze sul ciclo integrato dei rifiuti: servono gli impianti! Soluzione obsolete e discariche sono il male peggiore.”, ricorda il Coordinatore provinciale di FA, Eustachio Voza. L’impianto di Battipaglia rimarrà probabilmente chiuso a tempo indeterminato perché i ricambi sono difficilmente reperibili per impianti vecchi e così datati, come comunicato dal Presidente di Ecoambiente, società di gestione dell’impianto. “E’ inaccettabile che gli altissimi costi degli improbabili trasferimenti di rifiuti in Sicilia piuttosto che in Puglia continuino a ricadere sui cittadini, ignare reali vittime di disinformazione o bassa strumentalizzazione delle informazioni sul ciclo integrato dei rifiuti”, aggiunge Voza. Fare Ambiente Salerno annuncia una campagna di informazione sul ciclo dei rifiuti che toccherà le realtà sensibili della Provincia, a cominciare da Battipaglia e Vallo della Lucania, dove “la Comunità dei Sindaci del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha avuto il coraggio di affermare il dovere di utilizzare il metodo scientifico alla luce di un corretto bilanciamento dei valori, per garantire rispetto dell’ambiente e una buona qualità della vita ai propri cittadini. Infatti, impianti di smaltimento che utilizzino la migliore tecnologia disponibile rappresentano l’unica soluzione possibile per chiudere il ciclo dei rifiuti a Salerno e in Campania”. Nell’attesa che gli ormai annosi problemi di competenza tra Regione, Provincia e Comune di Salerno trovino soluzione, è fondamentale “non ricadere nell’emergenza o nella maledizione di pericolosi impianti obsoleti e nell’utilizzo di incontrollabili discariche deve divenire imperativo assoluto”, poiché il rischio di tornare alla vergognosa “emergenza rifiuti” del 2008 non è ancora del tutto scongiurato, nonostante siano trascorsi ben 4 anni.