Cava de’ Tirreni: Senatore, Città Unita risponde a Cicco

Caro Cicco (segretario del PDL), apprezzo molto il Tuo garbo nel difendere di fiducia l’indifendibile. Che l’amministrazione comunale non va è ormai opinione comune e generale. Questa amministrazione capitanata dal Tuo sindaco è la stessa che per cambiare un senso unico a Pregiato ha dovuto indire un referendum. Ponzio Pilato non è nessuno vicino al tuo primo cittadino. I toni miei un po’ accesi, indignati e forse un po’ troppo aggressivi  fanno parte della politica, quella vera, sanguigna, passionale, verace. Giammai ho inteso intaccare la sfera personale. Lungi da me. E’ come politici che non stimiamo più il Tuo tanto agognato, sospirato e amato sindaco, il quale, presto, da par suo, Ti mollerà nelle fauci delle belve, -iene fameliche politiche-.Saprai sicuramente che a Napoli il grido di dolore e della ribellione fu “la <<pernacchia>>,  espressione di un popolo derelitto, sofferente e timoroso del tiranno. <‘o pernacchio non è un suono; ‘o pernacchio è rivoluzione, è libertà; ‘o pernacchio è ‘a voce d’à gente ca nun tene voce; ‘o pernacchio è un calcio in culo a tutt’e putiente> .Ho usato, pertanto, parole meno offensive di una “ pernacchia”  e, proprio per evitare tanto che ho gridato, senza un sonoro pernacchio, all’ormai, solo Tuo, sindaco, torna a casa e per sempre, per il bene di Cava e dei cavesi.