I giovani ed il divertimento

Giovanna D’Antonio

Nonostante il progressivo invecchiamento della società italiana il mondo dei giovani continua ad essere oggetto di attenzione costante e crescente a livello pubblico. Da sempre i giovani costituiscono la parte più dinamica di una società grazie alla loro capacità di abbattere le barriere della tradizione e di aprire percorsi inediti. Tuttavia in Italia le nuove generazioni sembrano aver perso queste caratteristiche e non riescono a reagire di fronte alla privazione del loro futuro; i giovani si sentono confusi e disorientati e il particolare momento che sta attraversando il nostro paese rende le cose ancora più complicate. Di fronte a una situazione così critica, alla quale nemmeno i governanti sono ancora riusciti a trovare una valida soluzione, i giovani si rifugiano, oggi più che mai, nelle diverse fonti di divertimento che hanno a disposizione. C’è chi sceglie di passare una tranquilla serata con gli amici in pizzeria, al pub o in casa a fare quattro chiacchiere e a guardare un film, chi  preferisce scatenarsi con la musica ad altissimo volume e con le luci intense ed intermittenti delle discoteche, chi prova divertimento oltre che emozione ad assistere ad un concerto del suo cantante preferito. E c’è chi, non riuscendo a trarre piacere da nessuna di queste “semplici” forme di divertimento, ricorre ad altri metodi e strumenti per sconfiggere la noia e l’insoddisfazione. Gli “insoddisfatti”, che purtroppo sono molti e giovanissimi, inizialmente provano a cambiare giro di amicizie, alla ricerca di persone che riescono ad infondere loro nuovi stimoli, ma nella maggior parte dei casi il cambiamento di amicizie non provoca gli effetti desiderati. Allora può capitare che si inizi a fumare marijuana o hashish con il desiderio di provare nuove sensazioni; molti ragazzi si fermano a questo punto ma ce ne sono altri, incapaci di resistere alla tentazione di spingersi ancora più avanti, che entrano in un baratro che può portare alla distruzione della propria vita. Si va dunque in discoteca non più per ballare e divertirsi ma per sballarsi con alcool e droga rischiando di finire la serata in modo tragico. Le cause di questi stili di vita sbagliati dei giovani vengono attribuite ad una società che è incapace di accoglierli e non ripaga i loro sforzi e i loro sacrifici, costringendoli a prolungare i tempi di permanenza nella famiglia d’origine e a mettere da parte le loro speranze di autonomia e di libertà. E’ sicuramente vero che la società italiana non incoraggia i giovani in nessun modo, tant’è che molti di loro preferiscono emigrare all’estero, ma i motivi che spingono i ragazzi a dei comportamenti autodistruttivi sono svariati e complessi. Ciò che induce alcuni ragazzi a comportamenti estremi e dannosi è la mancanza di valori ed ideali, dovuta anche alla carenza di un dialogo costruttivo tra generazioni. Gli unici valori in cui questi giovani sembrano credere sono il consumismo e la corsa al denaro, elementi che hanno inaridito il loro animo, trasformando in oggetti materiali anche i sentimenti con l’illusione che la felicità possa essere raggiunta mediante il consumo di una dose di una o dell’altra sostanza. E’ dunque importante che la società provveda a condurre la vita di questi giovani insoddisfatti e disillusi su sentieri migliori attraverso il recupero dei veri valori, perché credere in qualcosa, avere un fine nella vita, sacrificarsi e lottare può fare bene non solo al singolo individuo ma all’intera collettività.