Chi può praticare esorcismo?

Carlo Di Pietro

Traendo ispirazione da accesi dibattiti a cui sto partecipando su forum di varie religioni, ho notato che disgraziatamente c’è molta disinformazione, anche in ambienti cattolici, su 2 argomenti molto delicati e dei quali è bene parlare con estrema chiarezza, precisione e con dovizie di particolari, onde evitare sbagliate interpretazioni e sconfinamenti nel neo paganesimo e nelle arti occulte. Altra motivazione, non meno importante, che mi ha spinto a scrivere questo articolo è la gravissima situazione di sottomissione, circuizione psicologica e ritorsione morale / economica in cui versano decine di migliaia di persone disperate che, sentendosi sole ed abbandonate benché vittime di gravi problemi, decidono di rivolgersi a carismatici, maghi, santoni, spiritisti, esoteristi, pseudo religiosi, laici in cerca di gloria e di appagamento sessuale, stregoni, veggenti ed altri, al fine di ricercare soluzione definiva ai propri problemi. Si sappia in anticipo che, in caso di problemi, siano essi spirituali o di salute, è cosa giusta ed opportuna rivolgersi esclusivamente ad un medico riconosciuto dall’Ordine e ad un sacerdote della Chiesa di Roma, a secondo dei casi. Nulla impedisce, come nelle circostanze di possessione o vessazione demoniaca, che psichiatri e religiosi collaborino sinergicamente al fine di risolvere progressivamente i problemi della persona. Altra verità basilare da conoscere, onde evitare di rifugiarsi nelle mani sbagliate, è che nessuno può assolutamente praticare esorcismo, fatta eccezione per i Vescovi o per i sacerdoti che, dopo adeguata preparazione dottrinale e spirituale e dopo un lungo tirocinio, ricevono mandato dal proprio Vescovo dunque vengono autorizzati a pratica il rituale sacramentale di esorcismo in nome della Chiesa di Roma. Lo stesso discorso vale per l’imposizione delle mani, pratica ormai molto diffusa anche in ambienti laici, di cui si fa ogni uso ed abuso; si sappia che esclusivamente il sacerdote può imporre le mani, non un laico, un religioso od un mistico. Il gesto dell’imposizione delle mani fu usato da Gesù, dagli Apostoli e dai primi missionari evangelici (Discepoli) per guarire gli infermi e per liberare gli ossessi; è prescritto nella celebrazione della Messa, nell’amministrazione di alcuni Sacramenti e sacramentali, ed è materia esclusiva dell’Ordine sacro.  Diffidate, pertanto, dai falsi profeti che, in nome di una religiosità sicuramente disobbediente e più vicina al paganesimo che al Cattolicesimo romano, si vendono ai vostri occhi come esorcisti e vi impongono le mani; costoro sono degli impostori e, pur distinguendosi in consapevoli o profani, operano sempre e comunque seguendo dinamiche inconsciamente o volutamente diaboliche, pertanto non solo non risolveranno alcun problema, ma a lungo andare ne procureranno altri ben più gravi sotto il profilo della sfera spirituale, psichica e, a volte, anche fisica. Molti potranno obiettare e, usando il metodo protestante della “sola scriptura”, sicuramente citeranno Matteo 10,1 “Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità”, oppure Luca 10,17 “I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome»” e citazioni analoghe. In tutti questi casi ed anche in situazioni similari, è sempre raccomandato di seguire il consiglio di San Giovanni, così come ci insegna Pio XI nella Lettera enciclica “Mortalium animos”: “Se qualcuno viene da voi e non porta questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo nemmeno”. Ai santoni del caso, siano essi laici o religiosi, sappiate rispondere con fermezza e dite che voi non credete alla loro parola, bensì confidate esclusivamente nella Santa romana Chiesa, che è società visibile, religiosa e gerarchica fondata da Cristo e da Lui organizzata come Suo Corpo Mistico; Colei che chiama incessantemente i fedeli, mediante il Vescovo di Roma – Vicario di Cristo – e mediante gli altri istituti santificati e diretti dalla medesima Gerarchia, alla santità, all’umiltà, alla cattolicità, all’apostolicità ed alla romanità. Vistisi smascherati e consapevoli del vostro grado di preparazione, a questo punto gli “esorcisti della porta accanto” cercheranno di sedurvi, citando Marco 16,17-18 “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno ” o citazioni analoghe. A questo punto, data la palese circuizione mentale a cui vogliono sottoporvi, siate dapprima ironici e rispondetegli in russo (!!! lol), oppure date loro in mano un cobra e verificate se effettivamente sono in grado di sopravvivere ai veleni e di parlare lingue sconosciute. Ironia a parte, sappiate che nei primi secoli successivi alla morte e resurrezione di Nostro Signore, la Dottrina, che è la sola fucina di Verità, era in fase di formazione; all’epoca, difatti, la Rivelazione fu affidata da Cristo ad Apostoli e Discepoli in maniera orale “Parola Incarnata” e, nel tramandare e diffondere pubblicamente quanto alle verità in cui credere ed ai doveri da compiere in ordine della Salvezza eterna, nostro Signore concesse di accompagnare alle Parole, anche i fatti. Oltre agli Apostoli ed ai Discepoli, che adunavano anche folle di ammalati e di indemoniati per guarirli, negli anni un sempre maggior numero di fedeli ricevettero il Battesimo e, nel predicare la Parola in tutto il mondo, che era la loro principale fonte di nutrimento, anch’essi compivano segni miracolosi, prodigi e guarigioni, secondo le parole di San Paolo “[…] tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre” (Colossesi 3,17). In tale contesto, dunque, anche i “non consacrati” – gli attuali laici – votati alla santità ed al martirio, imponevano le mani e, comandando il demonio in nome di Gesù, erano in grado di liberare gli ossessi e di guarire gli ammalati ma, con l’incedere dei secoli, si diffusero pratiche pagane, nacquero i primi imbroglioni, molti laici si macchiarono di stregoneria, la simonia prese piede e, come accade anche oggi, con i religiosi seri e fedeli a San Pietro, ci fu il dilagare dell’apostasia più totale e nacquero tante eresie. La Chiesa, per evitare abusi e per arginare il problema dell’inganno a discapito della credulità popolare, ha decretato quanto segue: Codex Iuris Canonici – I Sacramentali Can. 1169 – §1. Le consacrazioni e le dedicazioni possono essere compiute validamente da coloro che sono insigniti del carattere episcopale, nonché dai presbiteri ai quali ciò sia permesso dal diritto o da legittima concessione. §2. Le benedizioni possono essere impartite da qualunque sacerdote, eccettuate quelle riservate al Romano Pontefice o ai Vescovi. §3. Il diacono può impartire solo le benedizioni che gli sono espressamente consentite dal diritto. Can. 1170 – Le benedizioni, che vanno impartite in primo luogo ai cattolici, possono essere date anche ai catecumeni, anzi, se non vi si oppone una proibizione della Chiesa, persino ai non cattolici. Can. 1171 – Le cose sacre, quelle cioè che sono state destinate al culto divino con la dedicazione o la benedizione, siano trattate con riverenza e non siano adoperate per usi profani o impropri, anche se sono in possesso di privati. Can. 1172 – §1. Nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi, se non ne ha ottenuto dall’Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza. §2. L’Ordinario del luogo conceda tale licenza solo al sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e d’integrità di vita. Ciò detto, si sappia che attualmente la Conferenza Episcopale Italiana, nell’introduzione al Rituale romano di Esorcismo, ammonisce come segue: “Il nuovo «Rito degli esorcismi» vede la luce in una situazione culturale segnata da una larga diffusione di pratiche cultuali deviate o apertamente superstiziose. La carenza in molte persone di un’incisiva esperienza di fede e di solide convinzioni religiose, la perdita di alcuni importanti valori cristiani e l’oscurarsi del senso profondo della vita concorrono a creare un clima di incertezza e di precarietà, il quale a sua volta favorisce il ricorso a forme di divinazione, a pratiche religiose venate di superstizione, a espressioni rituali di magia e talora perfino a riti estremamente aberranti, come quelli del culto a Satana. […] non è escluso che l’efficienza scientifica e tecnica, stimolando la bramosia di successo, possa in certi casi predisporre l’animo alla ricerca dell’ efficienza magica, conferire alle pratiche superstiziose una patina di scientificità e di rispettabilità […]”. In merito alla vigilanza cristiana, sempre la Conferenza Episcopale Italiana espleta le seguenti considerazioni: “Il discepolo di Cristo, alla luce del Vangelo e dell’insegnamento della Chiesa, crede che il Maligno e i demoni esistono e agiscono nella storia personale e comunitaria degli uomini. Il Vangelo, infatti, descrive l’opera di Gesù come una lotta contro Satana (cf. Mc l, 23-28. 32-34. 39; 3, 22-30 e passim). Anche la vita dei suoi discepoli comporta una battaglia che «non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male» (Ef 6, 12). “[…] La vigilanza deve essere esercitata soprattutto nei confronti dell’azione ordinaria di Satana, con la quale egli continua a tentare gli uomini al male. Proprio la tentazione è il pericolo più grave e dannoso in quanto si oppone direttamente al disegno salvifico di Dio e all’edificazione del Regno. Satana riesce a impadronirsi davvero dell’ uomo in ciò che ha di più intimo e prezioso quando questi, con atto libero e personale, si mette in suo potere con il peccato […]”. Quali sono le attenzioni pastorali che è bene tenere in mente ed a cui fare unico riferimento di verità? “L’attuale diffusione delle manifestazioni superstiziose, della magia e del satanismo richiede una certa sollecitudine pastorale, a tener desta la quale può contribuire la pubblicazione e l’uso adeguato del Rito stesso. A questo riguardo è necessario da parte dei pastori d’anime: – richiamare, con sapienza e prudenza, i fedeli a non ricercare il sensazionale e ad evitare sia la stolta credulità che vede interventi diabolici in ogni anomalia e difficoltà, sia il razionalismo preconcetto che esclude a priori qualsiasi ,forma di intervento del Maligno nel mondo; – mettere in guardia i fedeli nei confronti di libri, programmi televisivi, informazioni dei mezzi di comunicazione che a scopo di lucro sfruttano il diffuso interesse per fenomeni insoliti o malsani; – esortare i fedeli a non ricorrere mai a coloro che praticano la magia o si professano detentori di poteri occulti o medianici o presumono di aver ricevuto poteri particolari. Nel dubbio circa la presenza di un influsso diabolico è necessario rivolgersi prima di tutto al discernimento dei sacerdoti esorcisti e ai sostegni di grazia offerti dalla Chiesa soprattutto nei Sacramenti; – presentare il significato autentico del linguaggio usato dalla Sacra Scrittura e dalla Tradizione e far maturare nei cristiani un atteggiamento corretto riguardo alla presenza e all’azione di Satana nel mondo; – ricordare nella catechesi e nella predicazione che la superstizione, la magia e, a maggior ragione, il satanismo sono contrari alla dignità e razionalità dell’uomo e alla fede in Dio Padre onnipotente e in Gesù Cristo nostro Salvatore”. Chi è l’esorcista? “Ministro del Rito dell’esorcismo è esclusivamente un sacerdote che per la sua pietà, scienza, prudenza e integrità di vita sia ritenuto dall’Ordinario idoneo a tale ministero e da lui espressamente autorizzato ad esercitarlo”. Esorcista è anche ogni Vescovo della Chiesa di Roma. Quale deve essere il compito dei laici e dei religiosi – non esorcisti (preti, frati, suore) – durante il rituale di esorcismo? ” Se, come indicato al n. 35 delle Premesse, sono presenti anche alcuni fedeli, questi siano esortati a pregare intensamente secondo quanto previsto dal Rito”. Ovvero i laici ed i religiosi – non esorcisti (preti, frati, suore) – possono solo ed esclusivamente pregare, in presenza dell’esorcista e solo alcune preghiere, quali il Padre Nostro od i Salmi, così come previsto dal Rituale romano; sarà l’esorcista ad indicare i momenti di preghiera collettiva e quelli di silenzio. E’ opportuno anche sapere che: “È doveroso che i fratelli sofferenti siano accompagnati dall’aiuto orante della comunità cristiana, ma in tali incontri di preghiera deve essere accuratamente evitato ogni abuso e ambiguità. Per questo è importante fare riferimento alle direttive della Congregazione per la Dottrina della Fede nell’ Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione”. Conclusione: 1) In caso di problemi bisogna anzitutto consultare un medico iscritto all’Ordine (diffidate da chi pratica medicina orientale o altre forme non riconosciute); 2) In confessione parlate dei vostri problemi al sacerdote, con lui e con il medico, valutate se questi problemi possono essere di natura diabolica o non risolvibili seguendo le normali terapie mediche; 3) Se necessario, consultate un esorcista, facendo attenzione che il sacerdote a cui vi rivolgete sia realmente autorizzato dal Vescovo della vostra Diocesi (telefonate alla Curia); 4) Non rivolgetevi mai a maghi, guaritori, santoni, sciamani, amici “super religiosi”, stregoni e simili. Diffidate anche da tutti i carismatici, anche se questi sono devoti e apparentemente molto fedeli; è sempre meglio rivolgersi al Vescovo per farsi indicare un vero esorcista; 5) Non fatevi mai imporre le mani da nessuno. Solo i sacerdoti (anche non esorcisti) hanno ricevuto tale “dono”, pertanto spetta a loro gratuitamente farne uso durante i sacramentali ed i Sacramenti. I laici cosa impongono? Cosa hanno nelle mani l’energia aliena? 6) Sappiate vivere il male fisico, psichico o spirituale, con la consapevolezza che la situazione, seppur breve o prolungata nel tempo, è sempre transitoria, può essere santificante e mai potrà turbarvi oltre la morte, dato che Gesù ha vinto il male.

 

 

 

Un pensiero su “Chi può praticare esorcismo?

  1. Sia lodato Gesù e Maria.

    Gent.mo Signor Carlo Di Pietro, DIO la benedica per la diffusione benefica di santi consigli.
    Devo dirle, purtroppo con rammarico, che c’è una discordanza di opinioni tra la classe clerica circa l’ esistenza reale o meno di Satana.
    Gran parte di essi parlano del male in maniera generica, senza rendersi conto che Satana è spiritualmente ben presente con i suoi dannati seguaci nella nostra reale vita.
    Poichè LA PAROLA non solo va letta ma anche concretizzata, non crede che i Vescovi debbano pubblicare i nomi di Sacerdoti esorcisti, come richiesto anche dal Santo Padre Benedetto XVI, i quali collegati con medici iscritti all’ Ordine dei Medici siano più facilmente contattati anche da tutti coloro che si interessano di aiutare caritatevolmente i propri fratelli e sorelle in Cristo e che necessitano, eventualmente, di essere guariti?
    Cordialmente
    marialuisa.cavaliere@libero.it

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