Benessere ad ogni costo…

di Rita Occidente Lupo

Al di là dei ritmi della vita moderna…bevi Cynar! Antico spot del Carosello d’un tempo, con tanto di tavolino al centro d’una strada, su cui sfrecciavan veicoli a tutto gas. E lui, Ernesto Calindri, che sorseggiava tranquillamente un bicchiere di Cynar “Contro il logorio della vita moderna, bevi Cynar, l’ aperitivo a base di carciofo!” Un invito al relax nel trambusto, attraverso un nettare liquoroso, che doveva compensare, nonostante di per sé il carciofo detenga intatto il gusto amarognolo, quelle amarezze quotidiane che mandano in tilt nella foga moderna. Gl’Italiani, brava gente, avvezzi un tempo a poetare e navigare, oggi caparbi nell’afferrare la vita dal lato migliore, giacchè pare che il declino, al di là di blande profezie Maya o d’apocalittici vaticini bisestili, possa porre fine ai giorni senza preavviso. La qualità della vita, dunque, da recuperare per il proprio corpo, nel voler star bene sotto ogni aspetto. Così, in Lombardia, un vero e proprio boom di centri massaggi, che non registrano picchi di crisi. L’estetica va forte, all’insegna del made cinese, che anche in tale campo, sbanca la concorrenza. Da Monza, alla Brianza, contrariamente a quanto si registra a Brescia. Milanesi spendaccioni per il proprio aspetto: circa 450 milioni all’anno, per “farsi belli” e la regione italiana in testa alla classifica: un centro estetico su cinque, nel Milanese. A dispetto di ogni strigliata economica, di ogni presagio di “povertà”, la terra della Madonnina dribbla ed esorcizza ogni panico a riguardo, coniando il motto “Vivi…a tutti i costi belli!”

 

Un pensiero su “Benessere ad ogni costo…

  1. “Kòsmos” in greco significa “ordine” ma anche “ornamento”, da cui il “cosmo” inteso come “universo ordinato” ma anche “cosmetica” intesa come “arte dell’abbigliamento” e, in seguito, come tecnica per la cura della pelle e della bellezza in genere, in particolare del volto (o faccia); e infatti, in senso figurato, significa rinnovamento, cambiamento di facciata; di qui l’espressione “cosmesi di bilancio” , per indicare la manipolazione dei conti di un’impresa. E non solo dei conti aziendali! Oggi la manipolazione si è estesa dalla faccia(ta) a tutto il corpo, e dal corpo “siliconato” all’informazione, e dall’informazione a quella che un tempo si chiamava “formazione dell’uomo (e della donna)”, non c’è da stupirsi, quindi, se così l’uno come l’altra siano sovente così deformati e frastornati da trattare le ombre (mediatiche e pubblicitarie) come cose salde e serie. “Consumo (tanti cosmetici) ergo sum”, non è forse questa l’etica del consumismo “liberale” alla Piero Ostellino e delle tivù commerciali? Non è questo il messaggio che viene oggi dall'”alto” più “basso” che si sia mai visto dai tempi della decadenza dell’impero romano (o è anche questo stucchevole “moralismo” che non comprende il progresso della vantata e presunta “rivoluzione liberale”)?

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